mercoledì 26 settembre 2007

Parlare male di Oliviero Toscani è troppo facile. Quindi perché non farlo?




Siccome le discussioni sui manifesti di Toscani sono sempre noiosissime (più che altro sono le stesse da oltre 20 anni), provo ad affrontare la materia da un altro angolo. Questo: ma quanto è brutto quel poster?
Per prima cosa: che font hanno usato? mi fa spavento, è un vero choc. E il gioco No-(del marchio Nolita)-Anorexia? trucchetti che sono Disbanded (vietati) dagli anni '80 in poi. Per non parlare della spaziatura voraginosa delle lettere, immagino studiata ad arte per far venire un buco allo stomaco e indurre all'acquisto di un supplì.
Infine due sole parole (serie) sul messaggio in sé: l'anoressia è una malattia che ha origini molto più complesse e profonde di un semplice desiderio di essere magre delle ragazzine. Quindi dire No-anorexia è quasi come dire No-infarto, No-cancro, No-esaurimento nervoso. Perché non fare allora una campagna No-suicidio? Io non ne ho mai viste infatti. Ma potrebbe essere la next idea di Oliviero Disbanded. Sappiate che dopo aver visto questo poster, Elvis ha fatto l'unica cosa che era lecito fare.

Elvis has left the building.

martedì 25 settembre 2007

"Caro Ted, come devo vestirmi se voglio apparire Disbanded?"



Con questo post inauguriamo e nello stesso momento chiudiamo la nostra rubrica della Posta DSBND. Ci scrive Sansone dalla provincia di Ascoli, e noi gli rispondiamo volentieri. Egli in pratica vuole sapere se esiste una Disbanded divisa.
Caro Sansone, intanto la regola principale è riassumibile in questa massima: "Se Disbanded vuoi apparire, per niente devi soffrire". E' verissimo: più ti sforzerai di apparire Disbanded con capi di abbigliamento eccessivamente vistosi o talmente fuori moda da precorrerla come in un giro della morte, meno Disbanded sarai. Prendi ad esempio questi tre campioni: ti starai chiedendo chi sono. Potrebbero essere tre pornoattori. Oppure il cast di una campagna della United. O un gruppo funky di New York del '72. Invece sono tre modelli di una pagina di un catalogo JC Penney del 1975. Guarda i pantaloni F: dove ci vai se non allo Studio 54? E che dire del cappello K, così alto da nascondere probabilmente qualcosa, forse un koala. Quel signore ha anche delle scarpe (L) che devo aver visto da qualche parte: probabilmente su una bambola. Di ceramica. Il più sobrio è certamente Mr B, pronto per un incontro di business, e per goderne i frutti riposando, in galera.
Nel 1975 tre individui del genere non sarebbero mai stati definiti Disbanded, perché il catalogo JC Penney non era il genere di dizionario in cui trovare una simile definizione. Ma la notizia è che anche tu, caro Sansone, nel 2007, vestito così non sarai Disbanded, ma solo Pagliaccio. Per cui non farlo. Strappa il catalogo, e scegli il tuo stile tra le cose che hai nelle retrovie del tuo armadio, oppure fatti consigliare dalla tua fidanzata. Già, dimenticavo che non ce l'hai. Mai avuta. Fidati del tuo istinto, allora. Non ci sono regole per vestire Disbanded. E se ci sono, appena qualcuno le pubblicherà varranno Zero.

Elvis has left the building (with style).

lunedì 24 settembre 2007

Nonostante le apparenze, questo non è l'ennesimo post su Elvis.



Vorrei che gli amici Franco Agostini, Josè Bagnarelli o le mie amiche Antonelle mi spiegassero perché in Italia non possiamo avere una voce rotonda e calda come quella dello speaker di questo video (un glorioso cantante gospel americano). Una voce che non sembra uscita da una bocca, ma da un tunnel scavato a mano dai nostri padri, che sale su dalle viscere di qualche campo di fango e zolle bagnate dalla pioggia, e al termine del quale ti aspetta una cioccolata calda o un cognac. Dopo la scomparsa del grande Pino Locchi, da noi di voci così non ce ne sono più state.
Qual è il problema delle corde vocali italiane? Dov'è Alberto Lupo? Cosa abbiamo fatto per non avere uno speaker così per le NOSTRE pubblicità, per i NOSTRI trailer, per i NOSTRI (veramente sarebbbero i loro) film?
Mi chiedo quali siano oggi le grandi voci italiane rimaste. Tira fuori un nome, tu che lo conosci, e scrivilo a Ted Disbanded. Giancarlo Giannini (doppiatore, non attore) lo scrivo intanto io così non ci pensiamo più.

Nel frattempo, sudato ma ancora nel pieno delle sue corde vocali, Elvis has left the building.

sabato 22 settembre 2007

Disbanded post.

La questione se Disbanded sia una condizione positiva o negativa, non ha senso.
Per questo esatto motivo non articolerò un post sull'argomento. Mi limito a ribadire che Elvis has left the building.

giovedì 20 settembre 2007

The Disbanded Champion.



Leggerezza, genio e lardo sono gli ingredienti del perfetto cervello Disbanded. Il problema spesso è nel frullatore, che può non reggere tanta potenza. Questo vecchio-finto spot ha come protagonista lui, il Disbanded #1, l'unico uomo che avrebbe potuto togliere a Elvis lo scettro nel sondaggio qui a destra, se solo lo avessi inserito tra i nomi in concorso (colgo l'occasione per ringraziare tutti i frequentatori di Ted Disbanded per i zero voti finora conquistati dal finto DSBND Pete Doherty).


Elvis has left the building.

mercoledì 19 settembre 2007

(Re-posted) Il primo video di You Tube: totally Disbanded.



Questo che stai vedendo è il primo video in assoluto di You Tube.
Ted Disbanded l'ha trovato per te. Gratis.
Venne postato il 23 aprile 2005 da questo ragazzo qui, che si chiama Jawed Karim. Inspiegabilmente non passò alla storia per il suo giubbotto multicolore, ma solo per aver inventato insieme ad altri due nerds il sito di video più cliccato al mondo.
Però - a differenza dei due furbi amici - lui si tirò indietro quasi subito. Diventò, appunto, un Disbanded. Decise che era meglio restare come consulente esterno, e incassare 64.6 milioni di dollari da Google, contro i 326 degli altri due. Cinque volte di meno.
Ma tu ragiona su questo: qualcuno è uscito di casa, quella mattina, con un'invenzione in mano chiamata You Tube. E l'ha sfruttata per riprendere degli elefanti in una gabbia.
Ragiona su questo: il genio e l'immaginazione spesso non viaggiano insieme.
Il più delle volte sono Disbanded.


Elvis has left the building.

Ecco il nuovo manifesto del Partito Democratico.



I nuovi manifesti per le primarie del Partito Democratico sono davvero troppo brutti per essere mostrati in questa home page che ha ospitato icone nobili come John Belushi, Elvis e Picasso. Ho preferito mettere al loro posto una foto di Don Lurio, che mi sembrava molto più espressivo, invitante al voto e tutto sommato anche più profondo come messaggio. Se sei curioso, comunque, puoi vedere i veri manifesti qui. Dopo aver visto manifesti di questo genere vi giuro che mi sento Disbanded, e ho la tentazione di votare altrove. Perfino il Cavalier Ferrero (quello della Nutella e della Fiesta) li giudicherebbe vecchi e cliché. Se questa è l'immagine che la sinistra ha del nostro lavoro, della nostra vita e di noi (cioè la vita secondo un catalogo Image bank), mi spiego perché comici come Beppe Grillo o la Brambilla facciano proseliti. La cosa triste è che questo effetto-nullità si ritrova ogniqualvolta la sinistra tenti di comunicare. Proprio non ci riesce più. Eppure un tempo - almeno nella pubblicità - l'ironia e le idee erano da questa parte, non da quella: basti pensare alle vecchie campagne di Reggio-Del Bravo per il PCI, o a quelle dei vari movimenti Verdi o dei quotidiani rossi. Oggi non più, e mi chiedo perché. Non dico di volere uno straccio di idea (vacci piano con le parole), ma almeno una foto di un essere umano e non di un pupazzo che si sta per impiccare con la cravatta o soffocando con una Fiesta, sarebbe stata cosa gradita.


Elvis has left the building, piuttosto disgustato.

martedì 18 settembre 2007

Il primo raduno mondiale dei Disbanded avrà luogo qui.



La geografia mondiale dei luoghi Disbanded contempla deserti, cattedrali, motel abbandonati, metropoli spaesate, cittadine decadenti, casinò. E se perfino quel bluff di Second Life ha la sua guida, non si vede perché non dovrebbe averne una il movimentato Disbanded world. Ebbene, la nostra guida segnala solo due luoghi dove puoi alloggiare in questo mondo. Uno è il Chelsea Hotel di New York - l'hotel con il payoff più bello del mondo: "A rest stop for rare individuals" - di cui un giorno parleremo, sempre che sopravviva ai compratori che si dice vogliano trasformarlo in qualcos'altro.
L'altro è lo Chateau Marmont, leggenda del Sunset Strip, a Hollywood. A chi fosse così ingenuo da pensare che un DSBND hotel dovrebbe avere rubinetti che perdono solo acqua fredda e una vecchia cieca alla concierge, ricordo che qui non siamo in un video di Tom Waits. Questo è un hotel da ricchi. Il complesso è così descritto nelle righe introduttive di una guida americana: "If you're ever in Hollywood with the intention of committing adultery, do it at Chateau Marmont". Le stanze totalmente insonorizzate sono solo uno dei tanti motivi per sbilanciarsi in un consiglio del genere. E' soprattutto una questione di atmosfera. Qui, il 5 marzo del 1982, in uno dei bungalow in giardino, morì John Belushi, senza tornare mai più. Sempre qui Jim Morrison utilizzò l'ottava delle sue nove vite buttandosi da una finestra. Anche James Dean (altro Disbanded mica male) si lanciò attraverso i vetri pregiati di questo resort, ma con pochi danni. Helmut Newton, il fotografo, morì in un incidente d'auto qui dentro. Sì, proprio nella rampa di accesso. Un hotel sfigato quindi? Al contrario: queste sono cose che giovano alla reputazione di un posto del genere. Si può presumere che a ogni incidente i proprietari facessero "gimme five!" e alzassero i prezzi. Non chiedermi perché ma sai bene che è così. Insy Loan affitta sempre una stanza qui, ma non ci dorme: la tiene per i suoi vestiti. Per divertire gli ospiti dell'Hotel, ma un po' meno la proprietà, i Led Zeppelin entravano in moto nella lobby, provocando danni a ripetizione. E non è un caso se il fondatore della Columbia Pictures usava dire: se dovete cacciarvi nei guai, fatelo allo Chateau Marmont.
Insomma, questo è il luogo ideale per il Primo raduno mondiale dei Disbanded, che avverrà non appena Google comprerà questo blog. Ma se ne hai altri da segnalare, scrivili qui sotto prima che la guida vada in stampa.
E soprattutto prima che Elvis abbia left the building.

domenica 16 settembre 2007

Disbanded book of the year (1731).



Se proprio dovessi consigliare una lettura Disbanded agli amici che ogni giorno sposano questa filosofia, segnalerei senza alcun dubbio il libro scritto da Antoine-Francois Prévost nel 1731. Così facendo opererei una scelta a sua volta Disbanded, di colui che invece di consigliare roba pulp o noir americana del nuovo millennio, va a pescare un libello di secoli fa. Il mio è quindi un Atteggiamento, però vi assicuro che c'è anche molta sincerità in questo consiglio. Definita in una prefazione italiana "un'opera Punk molti anni prima del Punk" (ma sospetto che chi ha scritto ciò non avesse chiara la definizione di Punk), Manon Lescaut è la storia modernissima di una coppia di amanti in fuga che lasciano una scia di sangue e malefatte dietro di loro. Questo accade perché lei è una creatura diabolica, bellissima, pericolosa: Donna con la D grande di Repubblica e Terribile con la T di Ted. La cosa prodigiosa è che, per temi toccati e stile usato, il libro sembra scritto ieri pomeriggio alle sei. E rido pensando al fatto che Prevost era un ex prete: a quel tempo se ne dovevano combinare parecchie. Del resto senza Internet e i telegiornali, potevi permetterti di fare il diavolo a quattro fino al giorno di incontrarlo davvero a casa sua, il diavolo. Ma non divaghiamo. L'opera venne condannata al rogo dal Parlamento di Parigi, e Prévost, tanto per cambiare, morì sommerso da debiti e topi.
Sullo stesso filone di Manon Lescaut, secoli dopo, sono arrivate la sceneggiatura di Tarantino per Natural Born Killers (voto medio IMDB: 6,8), e il meraviglioso Badlands - "La rabbia giovane": il titolista italiano dopo questa prova fu arrestato - di Terrence Malick (voto medio: 8.), oltre a migliaia di libri, film, dischi e opere varie sulla stessa falsariga.
Insomma, in tutta questa storia i Disbanded sono 4: io che la consiglio, Prevòst che l'ha scritta, Manon Lescaut che l'ha
vissuta ed Elvis, who has left the building.

sabato 15 settembre 2007

Dove tutto ebbe inizio. Dove tutto ricominciò.




Si era sparsa addirittura la voce che fosse un fenomeno viral. Invece la Disbanded philosophy ha origini molto più tradizionali, e da stasera torna nella sua casa natale: Chiamami Aquila, su Radio 2, dal lunedì al venerdì alle 22.30. Qui puoi vedere la raccapricciante imitazione di Al Pacino/Giannini del più DSBND dei due conduttori. Ma la scena è ancora meno che Disbanded, se Ric me lo consente.


Dimenticavo: Elvis has left the building.

mercoledì 12 settembre 2007

Disbanded Italic Condensed




Si sa che nei paesi di questo Disbanded World il Big Mac viene usato come unità di misura per calcolare potere d'acquisto, salari e altre squisitezze economiche della popolazione. Oggi però è il McDonald's di Corso Francia in persona (proprio l'edificio, non la polpetta) a stabilire un importante parametro planetario. La scena è questa: cassa appena chiusa, una signora ha bisogno della maionese. In teoria dovrebbe rifare tutta la lunga fila di un'altra cassa, per comprarla. Ma la giovane cassiera del "ristorante" (loro lo scrivono senza virgolette) le concede il privilegio - giustissimo secondo me - di comprare lo stesso i 30 centesimi di maionese alla cassa chiusa. Anzi, forse gliela sta addirittura regalando. Normale, si dirà. Ma cerchiamo di vedere questa scena a Bruxelles. O a Berna. O a Stoccolma. O a Londra. O a Dusseldorf. O a Chicago. Il risultato: scena non disponibile. Da Ortisei in su, si rifà la fila.
Ecco. Questa è la Disbandedness italica che ci piace. Forse la sola di cui disponiamo e la sola di cui possiamo vantarci. Puoi chiamarla Elasticità, Leggerezza, di fatto è l'unica buona DSBNDness che sappiamo produrre. Quella che ci rende diversi e, per una volta, migliori di tutti.
Eppure, se vai a scavare in fondo in fondo, sotto ai due cetrioli, il dubbio ti resta. Non sarà proprio questa Disbandness che al dunque ci fa perdere colpi? Ed ecco che - inscatolati cone chicken mc nuggets - ti passano davanti un po' a caso: la sciatteria delle sceneggiature, l'approssimazione dalla politica, il minimalismo dei nostri film, la mediocrità dell'urbanistica, la povertà della televisione, l'avversione alle regole, la scarsa serietà di tutto. La prigrizia. La furbizia. La maionese.
E allora che dobbiamo fare con questa bustina? La diamo alla donna che la chiede, o le facciamo rifare la fila? Qui si deve decidere chi siamo, più ancora che da che parte stiamo. Possibile che da una bustina di ketchup dipendano le sorti di una nazione? Eppure è così. Come siamo arrivati a questo, signorina? Che ci fanno qui tutti questi giornalisti? Come mai l'esercito staziona nel parcheggio? Dov'è il Direttore di questo ristorante? Chiamatemi subito Ronald Mc Donald il clown. Dov'è?
Ma soprattutto, Elvis che fine ha fatto?


Elvis has left the building.

Diffida di chi, come me, si dichiara Disbanded senza esserlo.



Per anni ho ordinato l'imbevibile White Russian nei bar, solo per assomigliare a Jeff Bridges del Big Lebowsky. Poi, ho messo tutto me stesso nel perfezionamento del bowling, solo per essere il Jesus di questa scena madre del Big Lebowsky. A un certo punto ho anche pensato di trasformare il mio troppo accomodante carattere, perché volevo essere John Goodman del Big Lebowsky. E per finire, ho desiderato con tutte le forze di essere assente al mondo, come lo è Steve Buscemi nel Big Lebowsky. Ho fallito quattro volte, semplicemente perché non sono un Disbanded, ma solo uno che vorrebbe esserlo. Peraltro solo in teoria, nemmeno in pratica. Il che mi rende, forse, paradossalmente, Disbanded in extremis. Fai dunque attenzione, perché il mondo è pieno di uomini e donne che si dichiarano Disbanded e non lo sono affatto, che si dicono ribelli come una palla da bowling e sono conformisti come un birillo.
E comunque un giorno vicinissimo chiuderò questo blog, e al suo posto metterò la sequenza di Jesus che fa strike e guarda gli altri tre Disbanded al ralenty. Basterà per spiegare un'intera corrente filosofica molto meglio di qualsiasi post. Incluso questo.



Elvis has left the building.

martedì 11 settembre 2007

"Sir, you are a charlatan".




Le mail spam hanno tutte dei titoli prevedibili. Così prevedibili che ormai nessuno le apre più, specie se il subject contiene complimenti o promesse. L'altro giorno me ne è arrivata addirittura una da me stesso, ma non ci sono cascato. Non so quale sarà la prossima frontiera dello spamming, so però qual è stata l'ultima volta che mi hanno fregato. E' stata quando mi hanno inviato una mail con questo insulto di vecchio stampo nel subject. Un ciarlatano? e perché? cosa avrò mai combinato, di grazia? Così non ho potuto fare a meno di aprirla, e trovarmi davanti il solito listino di medicinali per allungare il pene e simili. Una vera lezione di Disbandedness, o di ragionamento al contario: ti insulto per farmi amare. E scelgo anche con cura il mio insulto, così da cucinarti per bene.
Sinceramente impressionato dall'astuzia dei (veri) ciarlatani, ho deciso che meritavano il mio acquisto per essere riusciti a fregarmi. Una sorta di obolo o di tassa che è giusto pagare quando incontri uno troppo più furbo di te.
La cosa positiva è che ora ho un pene veramente Disbanded.



Sir Elvis has left the building.

lunedì 10 settembre 2007

Disbanded* (*imprevedibile).





Nel segnalare che domani sarà l'undici settembre per la sesta volta, ti ricordo che ben due torri vennero abbattute nel centro di New York con l'utilizzo di questa arma. Un taglierino. Costo: un euro. Questa cosa mi ha sempre fatto riflettere. Come del resto ci ricordava Brezsny pochi giorni fa, quasi tutto nasce da quasi nulla. Le cose più devastanti, o quelle più eclatanti, sono spesso quelle più inattese o più microscopiche. In fondo il 10 settembre del 2001 era un giorno qualsiasi in tutto e per tutto. Eppure scudi spaziali, missili a lunga gittata, ordigni nucleari assemblati in segreto, sono improvvisamente scomparsi di fronte alla potenza distruttiva di un taglierino. Fenomeno che comunemente viene chiamato Lateral Thinking, e che noi abbiamo ribattezzato Disbanded Thinking. E' noto, per fare un esempio più pacifico, che la NASA investì milioni per creare una penna capace di scrivere nello spazio (la Space Pen), quando sarebbe bastata una matita. E' tutto, sempre, una questione di idee.


Elvis has left the building.

domenica 9 settembre 2007

Risolto il problema della vecchiaia (Disbanded Ragionamento).




In coda a un fine settimana Totally Full of Disbanded Events, tra i quali spicca Lele Mora cacciato con i suoi boys al funerale di Pavarotti, Bin Laden che invita a non pagare le tasse e il cinema italiano che conferma il suo valore a Venezia (=zero, come i premi vinti nel Festival di casa), ecco arrivare questo Disbanded e spiritoso ragionamento del Director dell'Internazionale, Mr. De mauro.

"Oggi, nei paesi sviluppati, la durata media della vita ha raggiunto gli ottanta anni. Un'indagine di qualche anno fa (settembre 2003, Demos-Eurisko) rivelava che secondo gli italiani la vecchiaia comincia dopo i 79 anni. Più o meno a un'età che coincide con la speranza di vita. In altre parole, la vecchiaia comincia con la morte. Cioè non esiste. E quindi non esistono neanche gli anziani. Problema risolto. Siamo tutti giovani, per sempre."


Elvis has left the building (prima di non-diventare vecchio).

Academy Awards of Disbanded Movies: 21 fuck in 2 minutes.



Ecco cosa succede a mettere insieme due attori italoamericani, un regista italoamericano e un copione che prevede una lite.
L'Academy Award of Disbanded Movies ci ha segnalato questa celebre sequenza di Casino (uno dei film preferiti di sempre da Ted Disbanded) in cui la parola "fuck" viene pronunciata 21 volte. Quasi tutte e 21 da Joe Pesci, che ha la voce di Paperino quando imita il cantante degli Streets (succede spesso). Ci troviamo certamente davanti a qualcosa di molto Disbanded, almeno a giudicare dal linguaggio.

E' chiaro che poi la gente abbandona il building, anche piuttosto contrariata.
(Ehltb)

venerdì 7 settembre 2007

Academy Awards of Disbanded Movies.



Recentemente sono volato a Hollywood per proporre l'Oscar per il film più Disbanded agli organizzatori della prossima edizione. Mi hanno detto che qualcosa si può fare, di ripassare tra qualche giorno e chiedere dell'Ingegner Tartarelli, al 3° piano. E' incredibile come in tutto il mondo le dinamiche siano le stesse. In attesa di questo, mi diverto a cercare le sequenze cinematografiche che a vario titolo possano spiegare al pubblico di Los Angeles cosa intendiamo noi in Italia per Disbanded. Ne ho tante a disposizione. Vorrei però iniziare da questo film forse sfuggito a qualcuno. Si chiamava The Limey (L'Inglese), meravigliosamente interpretato da Terence Stamp, e girato da un Soderbergh al suo meglio, con un montaggio totally Disbanded che lo caratterizza fin dalla prima scena.
La trama entrerebbe in un Post-it: un inglese pazzo vola come una furia a LA per cercare di capire che fine ha fatto la figlia.
Guarda che recitazione e che montaggio già in questi pochi secondi. Non capirai una parola, né ti aiuteranno i sottotitoli olandesi, ma il senso è chiaro. Lui chiede informazioni, ma il poliziotto - proprio come te - non ha capito una parola.
Attendo altre segnalazioni di Disbanded sequenze, la storia del cinema ne è piena.


(Se mi date una macchina da presa riprendo Elvis che has left the building e vinco io.)

giovedì 6 settembre 2007

Automatismo. La nuova frontiera Disbanded.




Il mio calzolaio sosteneva poco fa di essere "contrario agli automatismi", motivo per cui si rifiuta di mandare sms dal suo vecchio telefono Nokia. Tutto questo mentre mi aggiungeva un buco a una cinghia, per cui ho evitato di contraddirlo. Avrei potuto osservare ad esempio che gli sms devi prima scriverli, non si compongono in automatico, ma ciò avrebbe allungato i tempi della foratura del cuoio. Sempre per questa filosofia veramente Disbanded dell'essere contrari agli automatismi, il mio calzolaio ha sostenuto anche di detestare tutte quelle tesserine per pagare l'Autostrada al casello. Mentre guardavo la mia borsa che coraggiosamente si faceva bucare ascoltando queste stronzate, pensavo agli sforzi fatti negli anni scorsi con le nostre campagne per convincere gli italiani dell'inopportunità di fare file inutili al casello . Che sciocco sono stato - pensavo - a non prendere in considerazione il target dei Contrari agli automatismi. Poi è stata la volta dei computer, e naturalmente dei bancomat. Ma per fortuna la borsa era pronta, e sono uscito con un automatismo piuttosto accelerato.
Voltandomi verso la sua piccola bottega, lo osservavo chiudere la saracinesca (io ero l'ultimo cliente) e avviarsi a piedi verso la fermata dell'autobus. Mentre una voce da un altoparlante informava la cittadinanza:

"Elvis has left the building."

mercoledì 5 settembre 2007

Il giorno in cui Elvis Disbanded.



Per qualche strana ragione, all'età di 40 anni ho scoperto Elvis. La sua musica continua a non piacermi come quando ero sano di mente, ma la cosa che mi affascina sempre di più è il Personaggio. Anche per questo ogni tanto lo faccio apparire.
A volte - al culmine dei miei bagni di cultura, solitamente dopo aver letto Sofocle la sera - mi chiedo: che senso ha cercare personaggi di fantasia nei libri e nei film, quando è esistito Elvis veramente? In questo video, che è breve e ti impongo di vedere, si spiega che la causa della Disbandedness di Elvis sia stata la separazione dalla bella Priscilla (e dalla piccola Lisa Marie). Un evento che spezzò il cuore a The King, ma che fortunatamente lo portò temporaneamente primo nella classifica qui a destra realizzata con i vostri voti. Le immagini in Super8 possono causare commozione. Oggigiorno le usa solo Colgate nelle sue pubblicità, e anche questo è commovente.

Priscilla has left Elvis, who has left the building.

Pablo Picasso e il disegno Disbanded.



Non c'è quasi ristorante, a Roma, che non possa annoverare sulle sue pareti dei ritratti di celebrities incorniciati variamente, con il proprietario o meno, con l'autografo o senza. Succede in tutte le città del resto. Ma ce n'è uno, ingiustamente considerato "da turisti", che alle pareti non ha foto normali. No. Da Alfredo a piazza Augusto Imperatore a Roma, tu puoi trovare chiunque rinchiuso in un quadretto e intento a mangiare le sue famose fettuccine. Quando dico chiunque intendo dire le diverse presidenze degli Stati Uniti d'America (Nixon, Reagan, i Bush. Non ricordo se c'erano pure i Kennedy). Intendo dire qualsiasi attore o regista. Cercavi Alfred Hitchcok? C'è. Vuoi vedere se c'è Cary Grant? Eccolo. Ha ha, voglio proprio vedere se c'è John Wayne. Eccolo qui, nella parete in fondo, con le fettuccine fumanti in mano al posto della pistola. E quel tizio con gli occhiali che assomiglia a Woody Allen? Forse un un suo sosia con la sosia di Soon Yi?
A un certo punto diventa quasi un gioco. Allora fammi trovare Walt Disney. Trovato. Marilyn Monroe: ce l'ho. Groucho Marx: eccolo (ti chiedo: l'hai forse mai visto in una foto "rubata"?). E' un gioco che non finisce mai. Arrivi a pensare che per far capire alle civiltà extraterrestri chi siamo noi umani, basterebbe spedire in orbita direttamene Alfredo.
Ma il bello arriva quando uno degli anziani camerieri, divertito dal mio divertimento, si offre di mostrarmi i libroni su cui questi e altri personaggi hanno posto una firma, uno schizzo o un disegno. Sono classificati e rilegati per anno, da non so quando ai giorni nostri. E così perdo due battiti secchi quando vedo le orecchie di Topolino disegnate per Alfredo da Walt Disney in persona. Penso: ci manca solo che trovo E=mc2 tracciato da un Albert Einstein ubriaco, e giuro che me ne vado e forse li denuncio pure. Ma il mio stupore diventa incredulità quando vedo, su una pagina mostrata quasi con leggerezza dal cameriere, un disegno con autografo di Pablo Picasso. Picasso, avete presente? Valore: chiedere agli extraterrestri di cui prima, perché deve essere stellare. Ovviamente domando se è Picasso-Picasso, e il cameriere non fa altro che indicarmi la foto di Pablo con le fettuccine.
Allora io trovo che in questo post ci siano almeno una decina di personaggi Disbanded. A cominciare dal grande Pablo Picasso, che ti ricordo, a 7 anni disegnava come Raffaello, per finire con Alfredo e i suoi nipoti che tengono un tesoro tra le pagine di un libro.

Anche se il più Disbanded di tutti resta sempre Elvis, che - mi dicono - ha appena left the building.

martedì 4 settembre 2007

I nomi sono tutti brutti finché non fai qualcosa di bello.



Devo ringraziare un Dj di una radio privata di Roma piuttosto sfigata che qualche anno fa ebbe la bizzarra idea di tradurre, annunciandolo, il nome dei Police: "E questa era Roxanne dei Police: La Polizia". Come se ce ne fosse stato bisogno. Prima di allora non mi ero mai accorto di quanto fosse brutto "The Police". Avevo sempre associato quel nome ai loro bei dischi, automaticamente, fregandomene del fatto che si intitolassero "Outlandos d'amour" o "Zenyatta mondatta", cosa che di per sé avrebbe dovuto fruttare almeno 2 o 3mila lire di sconto. Invece questi qui si erano chiamati proprio così: La Polizia. Un nome da maestro elementare, ora che ci penso.
La storia della musica è piena di questi esempi, su cui però io non vorrei soffermarmi se no mi viene tristezza.
Preferisco indugiare sui miei nomi preferiti. Che sono: Dead Kennedys. Ramones. The Who. Foo Fighters. Ma anche Rolling Stones, che è epico, Nirvana che è perfetto, AC/DC che è giustissimo. Groove Armada. Fatboy Slim. Interpol. Mi piacerebbe poi leggere anche i tuoi, se li vuoi scrivere qui sotto. Dimenticavo i Joy Division, che mi è sempre piaciuto.
Ma insomma anche questi nomi, bellissimi, sarebbero stati cacca se fossero stati stampigliati su dischi da massimo una stella di Q magazine o da pollice verso di RS. Prendi Madonna: un bel nome se l'operazione ha successo. Un brutto nome se ti fermi ai tempi di Patrick Hernandez. Era il 1979, lei è quella che balla in prima fila con il caschetto nero.
Ma indovina chi è l'unico davvero Disbanded di tutta questa lista?
Hai indovinato, proprio lui. Vuol dire che hai capito la filosofia Disbanded.


Elvis has left the building. (Luca e Ted have left S&S).