domenica 15 settembre 2013

Questo genio è Disbanded.




Mi auguro che i brand anche in Italia tornino presto a chiedere delle storie alle loro agenzie di pubblicità. Ma la vedo dura perché fare uno spot costa. E non parlo solo di soldi: costa fatica creativa, capacità di approvare quell'idea, coraggio a venderla ai propri capi. Insomma lungaggini insopportabili per un'azienda quasi certamente in crisi. All'estero però non è così, tanto che l'industria degli spot funziona ancora abbastanza bene. Ecco qui uno spot esemplare, realizzato per Burger King dalla norvegese Try/Apt. Bello lo spunto, il cast, la regia. Quale direttore marketing rifiuterebbe un'idea secondo la quale il gusto del panino vale tutti gli altri sensi più importanti? Bè, sì ne conosciamo tutti diversi. In ogni caso questo spot è un'ulteriore prova abbastanza concreta di come i filoni non dovrebbero mai costituire un limite per la creatività (è invece una causa piuttosto comune di auto-castrazione delle idee tra i creativi). Mille volte abbiamo visto i Geni della lampada in pubblicità, e altre mille il filone dei 5 sensi? Pazienza. Ben venga la 1001 esima volta, se è la migliore. Quello che conta è la storia, come sempre. Altro insegnamento: se il genio non fosse così Disbanded, lo spot non sarebbe così super.

(Agenzia: Try/Apt, Norway. Director: Pal Asberg)

Elvis has left the building.

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