mercoledì 27 aprile 2011

Quando il ministro Giovanardi non era ministro.






Nel 1998 per questa campagna (foto in alto) che facemmo in S&S e che girò a Roma in affissione per un bel po' di tempo, nessuno ebbe da ridire nulla. Paradossalmente si sollevarono polemiche solo dal mondo dei gay. Avevano - credo - interpretato male quell'"apertissimi". A 13 anni di distanza, un analogo messaggio firmato da Ikea desta le ire del ministro Giovanardi. Per me è il segno chiaro di quanto questo paese invece di andare avanti, va indietro. Ma non serviva Ikea per capirlo.

Elvis has left the building.

venerdì 15 aprile 2011

Forse cercavi: How to waste paper.



Una bacheca che non ha convinto nemmeno i suoi autori. This is Disbanded.

Elvis has left the building.

martedì 5 aprile 2011

Vince Eva.



I lettori di Campaign votano il più bel manifesto pubblicitario mai affisso sui muri del Regno Unito. Avrei preferito "l'uomo incinto" di Saatchi, o lo storico Carl Lewis per Pirelli, o qualcosa di The Economist. Invece vince Eva Herzigova con lo storico Hello Boys, classico esempio di uso del corpo femminile in modo accettabile e intelligente. E' un tema molto attuale in Italia, dopo le bassezze di alcuni manifesti e soprattutto spot dell'ultimo periodo. Il confine tra cosa sia etico e cosa no è come sempre molto sottile; ma in questo paese dove accadono cose incredibili (a giudicare dalle intercettazioni, ma non solo da quelle), è giusto che almeno la pubblicità si interroghi su questo, e si dia delle regole come ha fatto l'ADCI con il suo codice deontologico. Non servirà a molto se i creativi per primi sono attratti da modelli e da cliché un po' anni ottanta che ancora imperano largamente, ma è di certo sempre meglio di niente.

Elvis has left the building.