martedì 30 giugno 2009

"Bible-Dispensing Family Arrested At Pride Festival".



Arriva proprio in extremis la notizia più Disbanded di giugno.

Elvis has left the building.

Elvis è vivo, Michael Jackson lo sarà tra poco.



Gli americani (molti di loro) non si sono mai bevuti la morte di Elvis. Era braccato dalla CIA, no, era protetto dalla CIA, aveva debiti, era malato e non mi ricordo quante altre cause per fingersi morto. Mi domando allora quanto ci vorrà per dichiarare vivo anche Michael Jackson. Qualche indizio: aveva 500 milioni di debiti. Si era obbligato a fare 50 concerti di seguito a Londra, e non stiamo parlando di concerti di Ben Harper, che suona da seduto: per fare 50 concerti di quel tipo devi essere super allenato come Madonna, mentre leggiamo su tutti i giornali che MJ a malapena si reggeva in piedi. Ma un milione di biglietti erano già stati venduti, ormai: roba da scappare, appunto. Inoltre, è morto senza troppi testimoni intorno e consceva tutti i più grandi maghi degli effetti speciali. E come se non bastasse, vediamo foto in cui il padre è felice, e la madre va a fare shopping. Bisogna solo scegliere in quale isola collocarlo, poi scattare qualche foto opaca, raccogliere un paio di testimonianze e aggiungere il suo nome alla lista, capeggiata da Paul McCartney, l'unico vivo presunto morto.

Michael has left the building.

sabato 27 giugno 2009

Tutti i premi italiani a Cannes (nella foto: la sobria esultanza di un giovane leone).



MEDIA LIONS Bronzo BWIN online poker, Arnold
MEDIA LIONS Bronzo COCA COLA Illumina Milano, JWT
MEDIA LIONS Oro BACI PERUGINA Giovanni, Armando Testa
PRESS Bronzo MUSEO DEL FUMETTO, JWT
OUTDOOR Argento SUPERATTAK, DDB
OUTDOOR Bronzo MUSEO DEL FUMETTO, JWT
CYBER Bronzo ZOOGAMI BEER, Saatchi&Saatchi
FILM Bronzo FLORA by GUCCI, REM
FILM Oro FLORA by GUCCI, REM (Best use of music)
FILM Argento CITROEN, Euro RSCG.
YOUNG LIONS COMPETITION (cyber) Oro (Antonio Di Battista - sì, è quello della foto - e Massimiliano Bibbo)

A letto dopo Carousel.



Il festival di Cannes si conclude stasera con il Grand Prix che andrà a una delle produzioni più belle di tutto l'anno, il Phlips Carousel di cui già ampiamente abbiamo trattato. Per l'Italia a Cannes pochi pezzi ma sufficienti per rialzare la testa. Alla fine il bilancio è ottimo: una decina di leoni, inclusi l'argento a Citroen in TV di Euro RSCG (al momento non lo trovo in rete, è quello con il prezzo che scende mentre la macchina si svuota), e l'oro e bronzo per Gucci Flora di REM. Insomma forse torniamo in serie A direttamente dalla C, come la Fiorentina di qualche anno fa.

Elvis has left the building.

venerdì 26 giugno 2009

Ecco l'oro italiano nella TV.



Ha! Arriva un oro per l'Italia in Best use of music, come è sacrosanto che sia, visto questo gioiello di remix. Complimenti a Ruini e alla sua R.E.M. E a LSD che l'avrà anche spinto a dovere. E non è un caso che l'unico premio dorato della televisione lo porti un cliente che ha i soldi. Che ha potuto investire su Cunningham, autore egli stesso della manipolazione musicale. Perché questo livello lo ottieni solo se paghi per avere un vero talento a disposizione. Con i fake non si arriva mai così lontano.

Elvis has left the building.

Siamo animali, come ci insegnano quando abbiamo 3 anni.




Forse Cannes è diventato troppo ed esageratamente importante. E quindi può succedere che nelle sale delle giurie si svolgano guerre, ci si facciano dispetti e sgambetti, o si voglia gridare al mondo di aver fatto una scelta originale, diversa da tutti gli altri awards, quelli semplicemente bellissimi dei comuni mortali. Non saprei dare altra spiegazione al Grand Prix scelto quest'anno nel Print di Cannes, una campagna che sembra uscita dai primi anni novanta, che ha il solo merito di far crollare tutte le nostre certezze su cosa è da premio e cosa no. E se ci pensate non è poco. Allora grazie giuria, ci hai tolto qualche certezza. Tanto non ci facevamo niente.

Elvis has left the building.

giovedì 25 giugno 2009

(Cannes #5) Rubato all'Italia, come la Gioconda.



C'è un altro oro italiano al festival di Cannes, anche se il medagliere giustamente lo conterà come francese. E' della Grey Paris, firmato dalla brillante triade Stillacci (creative director) e Settesoldi/Del Gobbo, art e copy, anche vincitori di un bronzo in Poster con la stessa campagna. Da non dimenticare anche il primo successo italiano di sempre nei Cyber Lions, firmato da Massimiliano Bibbo (art) e Antonio Di Battista (copy). Basta varcare il confine, e già a Mentone le cose riescono meglio.
CORRIGE: la coppia ha vinto l'Oro nella Cannes Young Lions competition. Il bronzo è sempre di Di Battista, ma con il grande Manuel Musilli come art. Bravi tutti.

Elvis has left the building.

(Cannes #4 Late night news) Due shortlist italiane nella TV, così pare.



Che in un anno di assoluto deserto, e con un presidente di giuria severissimo, è quasi un successo. Passano (ma sono solo voci raccolte la sera di mercoledi) Parmalat Roulotte della Publicis di Milano e il già descritto qui Flora by Gucci, forse l'unico lavoro veramente internazionale che abbiamo presentato in questo festival. In attesa di vedere se diventeranno anche dei metalli, complimenti ai sopravvissuti.

Elvis has left the building.

mercoledì 24 giugno 2009

(Cannes #3) Ted La Pompe.




Come il noto sito che trova le campagne copiate o già esistenti in giro per il mondo, anche Ted Disbanded fa la sua denuncia oggi: una campagna premiata ieri a Cannes con l'argento in affissione (sopra), praticamente identica a quella già partorita per lo stesso cliente nell'ormai lontano 2007 (sotto).

Elvis has left the building.

(Cannes #2) Iscrivere il proprio cortile di casa nella categoria Radio.



C'è questa strada in Giappone che se percorsa a 40 km orari ti fa ascoltare delle melodie, grazie a delle scanalature nell'asfalto che solo da quelle parti potevano tirare fuori. Ieri questa iniziativa (abilmente adattata a posteriori a un messaggio sulla guida prudente) ha giustamente vinto un premio a Cannes. Anche il video per promuovere il nuovo disco degli Oasis ha come previsto portato a casa un premio. Ma c'è una cosa Disbanded che accomuna questi due lavori così diversi: sono stati premiati entrambi nella categoria Outdoor. La strada (ma non era stata creata appositamente la categoria "Media"?), e il video degli Oasis (nemmeno mi ricordo con quale scusa). Sono solo due casi, nemmeno i più eclatanti forse, della confusione che regna tra le categorie di questo festival. Che continua ad allargarsi, eppure si restringe.

Elvis has left the building.

(Cannes #1) Se intasi la mia casella mail ti do un bacio.



Ecco l'oro di Armando Testa nella categoria Media (use of mixed media), con tutti gli episodi successivi che potete cercare da soli sul web. Credo che non sperassero nemmeno loro di vincere un premio con un lavoro così (posso dirlo?) semplice. Invece ha funzionato, eccome, nella neonata categoria in cui - ricordiamolo - i giurati provenienti da centri media non giudicano tanto la bontà dell'idea creativa, quanto sia adatta o abbia realmente funzionato su un certo mezzo. Complimenti a tutto il team, e soprattutto a Giovanni, la cui vicina di casa evidentemente non teme lo spam, lo stalking e la mail intasata.

Elvis has left the building.

martedì 23 giugno 2009

Suoniamo ora God save the queen, con questo piccolo personal computer.



Decenni prima di Garage Band, lustri prima di iTunes. Questa la versione pre-techno di God Save the Queen*, il primo pezzo musicale prodotto da un computer, secondo questo articolo della BBC. *(No, non quella dei Sex Pistols, che non erano neanche nati.)

Elvis has left the building.

lunedì 22 giugno 2009

"They should give Crispin Porter & Bogusky every statue on Monday and send everybody to the airport. Gold. Silver. Titanium. Plutonium. Whatever."



L'analisi di Bob Garfield sul festival di Cannes appena iniziato è spietata. Non è solo una questione di crisi, di costi e di lavori fake. E' proprio la povertà di idee a preoccupare Bob. Già sfogliando i 50 lavori delle Cannes Predictions di Leo B, si avvertiva un po' di insoddisfazione. Come avverte Garfield (forse il più importante critico pubblicitario del mondo) su 50 lavori solo 29 sono dei veri e proprio commercials. E fin qui niente di male, anzi. Il fatto è che sia tra questi 29, sia nei restanti 31, c'è ben poco da sorridere. Personalmente penso alla abissale differenza tra il "moonwalking bear" dello scorso anno e il "whodunnit" del 2009, sempre per la London Transport. Devo ammetterlo, io non mi esalto mai ai karaoke di massa di T-Mobile, né amo passare 4 minuti e 44 secondi guardando questo, o anche un solo minuto di questo. O ancora, con tutto l'amore che posso avere per gli Oasis, non sono proprio così sicuro che il luogo giusto per apprezzare questi 18 minuti su di loro sia Cannes. E lo stesso direi di Obama. L'impressione - purtroppo non solo mia - è che Cannes si sia allargato un po' troppo, e questo suo sconfinamento su tutte le aree della comunicazione (quest'anno addirittura la categoria PR) sia stato dapprima la sua salvezza, ma oggi potrebbe aver raggiunto le sembianze di un vero limite. Il risultato è - a tratti - addirittura la noia, che a questi prezzi è veramente la cosa più lussuosa che si può trovare in quel tratto di costa.

Elvis has left the building.

sabato 20 giugno 2009

Cavalcando Scoiattoli. (Cyber, la giuria più giovane di Cannes.)



Non riceviamo, ma pubblichiamo, questa nota di Laura Sordi, giurata italiana a Cannes. (N.B: Il titolo e la foto non hanno alcun senso, ma mi sentivo di voler dare un contributo).

"Immagina una ventina di persone in una stanza, ognuna al proprio pc, con le proprie cuffie e il proprio stato di alienazione. Immagina un silenzio assoluto e un altissimo livello di concentrazione. Ok, questo e' quello che avviene nelle altre stanze, ma nella giuria cyber no. I Cyber Jurors sono 25 persone (in media molto piu' giovani degli altri giurati "traditional") che impugnano la webcam e soffiano come pazzi nel microfono e si dimenano come scimmie kubrickiane davanti ai monitor. Immaginami mentre guido una macchina virtuale con il solo movimento della testa. Immagina a fianco a me un altro giurato che batte fortissimamente le mani sulla tastiera mentre combatte per un chewing gum. Immagina quando la call to action dice: now scream in your mic. Oppure, quando mi provo i vestiti di un e-commerce in piedi tramite augmented reality. Poi il giurato Cyber ride fortissimo. A volte, invece il giurato cyber piange, si toglie le cuffie, chiama il collega alla sue destra e si commuovono insieme. I giurati cyber sono attenti, si appuntano un sacco di cose, sono severi, si appassionano molto ai progetti profondi, complessi. Si entusiasmano come dei bambini e la sera non vedono l'ora di vedersi per confrontarsi sulle cose piu' belle che hanno visto. Ah, poi il giurato cyber fuma un pacchetto di status al giorno su twitter. Alcuni anche di piu'. :) Il giurato cyber si ricorda tutti i link e ne parla a pranzo e a cena, e alle due di notte e' ancora li' che ti tira fuori il virale che non hai mai visto e vorresti abbracciarlo.
Forse quest'anno, la tecnologia e' realmente piu' presente. Considerando che noi ancora ci stupiamo per un rich media, l'interazione via microfono, webcam, augmented reality e' davvero far away from us. Certo, spesso e' solo un pretesto dietro il quale non c'e' molto contenuto ma chiaramente non vale per tutto. Secondo me e' ancora e' presto per trarre conclusioni. Confido nel fatto che nei prossimi giorni, dopo la prima scrematura, vedremo la vera ciccia. Ad esempio, ci sono molti piu' riferimenti all'antropologia e alla diverista' delle varie culture nei lavori di quest'anno e i giurati cyber hanno un piacevole confronto a riguardo, ogni volta che un lavoro non e' chiaro o se mancano pezzi nella traduzione, ma anche e soprattutto per afferrare a pieno le sfumature culturali e calarsi di piu' nel progetto, chiedendo "come ha vissuto questa cosa il tuo paese?" perche' l'interactive e' innegabilmente piu vicino alla vita della gente di qualsiasi altra forma di pubblicita'. Ci chiediamo se ha funzionato, se se ne e' parlato, se la gente ha provato curiosita', se e' stato utile, efficace, offensivo o divertente. Come gli altri mezzi si sono integrati rispetto a questa o a quella operazione. Gia', perche' le cose piu' sorprendenti sono senza dubbio quelle che coinvolgono le persone fisicamente, concretamente, emotivamente, nella vita reale. Quando tu, pubblicitario, partorisci un'idea e vedi che la gente la tocca con mano, la sposa, la contrasta, la manda in giro, la canta, la fa sua, la usa, la vive, se la porta in tasca, quando sei in grado di far spegnere il computer del tuo utente, per portarlo per strada, li' ti rendi conto che l'accezione tecnologica della parola "interactive" e' davvero riduttiva.
p.s.la cosa piu bella di questa giuria cyber - alla faccia di chi ci vuole male - e' che siamo quasi tutti copywriter! La cosa ha sorpreso anche noi."

Elvis has left the building.

venerdì 19 giugno 2009

Notimewasters (esclusi perditempo).





C'è qualcosa di abbastanza Disbanded nell'inziativa di questi amici, che hanno pubblicato decine e decine di annunci sui giornali con le richieste e le offerte più improbabili. Vale la pena di leggere le più belle, e magari inserire questo tra gli esercizi per aspiranti copy, sempre che ce ne siano ancora.

Elvis has left the building.

martedì 16 giugno 2009

Sempliciotti.



Questo, proprio questo su You Tube, è il website della Boone Oakley di Charlotte, NC. Ovunque tu clicchi si apre sempre un'altra pagina di You Tube. Una di quelle idee così belle e semplici che quando le vedi ti dispiaci quasi.

Elvis has left the building.

Di come se prendi un normale saluto americano ("Nice to see you, my friend") e lo traduci alla lettera, tutto diventa più bello e più alto.


(thanks Cifra)


Elvis has left the building.

domenica 14 giugno 2009

"L'avevo detto il 15 giugno."



I giurati di Cannes iniziano a scegliere la pubblicità più bella da tutto il mondo, nell'edizione della Big Crisis e dei lavori sempre più fake. Segnala qui, in tempi non sospetti, i lavori che pensi vinceranno qualcosa di grosso. Quelli stranieri, certo, ma anche qualche possibile sorpresa italiana. Come? No Surprises? Non è detto. Fai il mago, non hai nulla da perdere.
(Qui, qui, qui e qui, alcune vostre segnalazioni.)


alcune vostre segnalazioni)


Elvis has left the building.

sabato 13 giugno 2009

HA!



E non dico altro. (Ma non allargate la finestra quando vi appare il video. Ci pensano loro)

Elvis has left the buiding.

venerdì 12 giugno 2009

Learn to take pictures UNcorrectly (78 examples).



Curiosa collezione di consigli basilari su come fare delle foto. Basilari pure loro. La cosa Disbanded è che sono sempre più belle quelle sbagliate. Tanto che ancora adesso non ho capito se usano del sarcasmo, da quelle parti. Ma non credo.

Elvis has left the building.

giovedì 11 giugno 2009

Il nulla è sempre meglio di niente.



0,02 millimetri non è nemmeno una misura. E' niente. Però un po' meglio. Bella operazione di Sagami, il condom più sottile del mondo con i suoi 0,02 millimetri che assicurano il brivido del rischio. Di solito i preservativi usano altre chiavi per stupire, divertire e vincere premi. Qui il video per cercare di portare a casa un Titanium (costo dell'iscrizione di qualsiasi pezzo nella categoria? appena 1.150 euro) e qui il sito. (thanks L. Deaf)

Elvis has left the building.

lunedì 8 giugno 2009

Sometimes I'm shirtless and I tilt my head.



Tutti pazzi per le Literal Video Version in rete. Molto Disbanded anche quella di Total Eclypse of the heart, ma potete scegliere la vostra preferita tra le decine e decine disponibili.

Elvis has left the building.

YouTube Cannes Young Lions 48 Hour Ad Contest Winners.



La mega-votazione online per questo bel contest (gratuito!!!!) di Cannes, ha alfine prodotto due vincitori. Qui sopra il termometro dei cambiamenti climatici, arrivato secondo: una semplicissima e bella idea, che come molte delle idee troppo semplici-per-essere-uniche è stata già vista qui . Al primo posto, l'altrettanto semplice ma non sconvolgente Listen don't watch. Nel frattempo il clima continua a surriscaldarsi, specie al chiuso.

Elvis has left the building.

domenica 7 giugno 2009

Quando il 2009 assomiglia al 1960.



Tre domande in ordine sparso, per i più tecnici di voi.
Come mai sugli aerei non esiste ancora un sistema per inviare i dati in tempo reale verso un satellite, o sulla terra, invece di rinchiuderli in una scatola nera? Come è possibile che nell'era di Google Earth quando c'è un corteo o una manifestazione ancora dobbiamo assistere a una forbice che va dai "due milioni di partecipanti secondo gli organizzatori" ai "poco più di trecentomila secondo la prefettura"? Perché si vota ancora con la matita, per sua natura cancellabile?

Elvis has left the building (nel servizio fotografico, Elvis alle giostre, 1960 ca.)

sabato 6 giugno 2009

Nemmeno Bogusky ha mai pensato un guerrilla così sosfisticato.



Infiltrare i Sig.ri Pallone, Clown, Pagliaccio, Truffatore e Nano nelle fila della destra (e quindi nei loro manifesti elettorali) è stata una bellissima trovata della sinistra.

Elvis has left the building.

venerdì 5 giugno 2009

Anche molti antipatici, però.



Vogliamo forse negare che Obama sia una nice person? Certamente più dei due suoi predecessori alla casa bianca, che in ogni caso fecero uso di droghe. E quanti simpatici amici o conoscenti avete che hanno fatto uso di droghe, leggere o meno leggere, senza che questo abbia inficiato per sempre la loro immagine presso di voi? L'assunto da cui parte questa campagna inglese può sembrare Disbanded, ma non è detto che lo sia. Cito: "The situation where people have to deny, hide or, if found out, regret their drug taking is simply absurd. The public is tired of the artificial representation of drugs in society, which is not truthful about the fact that all sorts of people use drugs". Naturalmente il resto dell'articolo si sofferma anche sul disastroso effetto delle droghe sulla società e sugli individui, pur invitando a una maggiore chiarezza nelle legislazioni, e a non fare di tutt'erba (già) un fascio. La cosa che però qui mi preme notare, è la democratica possibilità di esistenza di un messaggio come questo su un mezzo pubblico. Mi pare di averne visto uno simile a Roma ieri. L'autista assomigliava, e forse era, Alemanno. (thanks to Federico Russo)


Elvis has left the drugs.

giovedì 4 giugno 2009

Cannes come un vecchio disco dei Supetramp.



Dopo averci bastonati per anni, finalmente anche Cannes prende qualche legnata. Meno 20% sulle iscrizioni dei lavori, con punte di -40% per i paesi più rovinati dalla crisi come la Spagna. Gli organizzatori del Festival, che come sappiamo vivono sull'anello "Divisione di Cassini" di Saturno e non hanno alcuna idea dell'aria che tira quaggiù, hanno anche quest'anno aumentato i prezzi per tutti, delegati e lavori iscritti, confidando forse di cavarsela con l'ennesima categoria-bluff, la "PR", che ha racimolato la pochezza di 400 lavori iscritti. Si dovrebbe essere tristi per la prima flessione del festival più divertente e importante del mondo, e invece non si può non sorridere. Perché magari dal prossimo anno qualcosa cambierà: tariffe più basse, possiblità di far partecipare più giovani con costi più accessibili, e - se posso aggiungere la mia - un maggior rigore nella scelta delle campagne premiate. Che siano "ad hoc" va bene, ma essere presi per il culo come è capitato lo scorso anno forse mina la credibilità stessa del festival. O almeno così pare, se i numeri contano ancora qualcosa. Anche il nostro ADCI, nonostante gli inviti accorati, non ha saputo distinguere tra "ad hoc" e "palesemente impossibile che possa essere uscita su questo mezzo", e così ne vedremo di paradossali anche sul prossimo librone, e sul rispettivo variopinto sito.

Elvis has left the building.