mercoledì 30 luglio 2008

Best & Worst of the month.

Best:
Questa affissione sui cani-guida per i non vedenti è bellissima e merita, nella sua semplicità, un premio. Anche fosse solo quello di questa nuova rubrica, pure lui invisibile. (Via ibelieveinadv)

Worst:
Tu sei l'iPhone, non hai alcun problema a vendere i tuoi pezzi, e la pubblicità te la stanno facendo già tutti, dai telegiornali ai giornali, ai siti di tutto il mondo: che bisogno hai di mandare in onda questa demo? Perché non mi fai un po' sognare, o meglio ancora divertire? Delusion. Quasi quasi tolgo la mela adesiva dalla mia macchina.



Elvis has left the building.

lunedì 28 luglio 2008

Non se ne è accorto nessuno, Ted.



Nell'indifferenza generale, e del suo autore in particolare, questo blog ha compiuto un anno. Mi sembrava giusto festeggiare in ritardo con una foto di uno dei più Disbanded che conosco: me stesso. O per meglio dire, uno che vorrebbe essere riconosciuto come tale, ma è solo un "wannabe a Disbanded", cioè la categoria più triste in assoluto. Come molti hanno notato, il blog è partito attenendosi scrupolosamente ad argomenti Disbanded, per poi uscire spesso fuori tema e concedere più di una riga alla materia pubblicitaria, visto che qui in Italia se ne parla sempre poco (almeno nei termini che intendo io), visto che è letto soprattutto nelle agenzie , visto che il tempo per trovare argomenti Disbanded è sempre di meno e visto che la monotonia stanca più ancora della monogamia. Prima o poi lo chiuderò, ma solo per un motivo: perché solo quando verrà chiuso, sarà inequivocabilmente e definitivamente Disbanded.

(1 year ago) Elvis has left the building.

domenica 27 luglio 2008

Disbanded test of the week #7.

Questo, come tutti i Disbanded Test, è riservato ai pubblicitari, e in particolare ai creativi. C'è da stabilire quale sia l'account ideale. Premesso che l'account ideale è probabilmente quello che possiede tutte queste doti più qualcuna fuori test, segnala quelle che per te sarebbero determinanti per assumerlo nella tua agenzia (e se vuoi fare i nomi e cognomi di quelli più bravi che hai incontrato*, fai pure).

*Non in sogno.




Elvis has left the building.

venerdì 25 luglio 2008

L'.



Un'Ansa di Berlusconi arrivata poco fa: "Su Alitalia sto lavorando e oggi farò una riunione...ci sono già due cose sicure: i capitali e lo slogan, che è 'IO AMO L'ITALIA E VOLO CON L'ALITALIA". Notare l'apostrofo dei nostri nonni, per rendere più moderno e contemporaneo il tutto.

Elvis has left the building.

Ripresa con telecamera su un marciapiede, successivamente denominata "Viral".



Ora che ci penso, forse Springsteen aveva scoperto i virali prima ancora della loro possibile esistenza. Eccolo nelle strade di Copenhagen nel 1988 (You Tube non esisteva), improvvisare cinque o sei pezzi accompagnato da un povero disgraziato e ripreso da qualche passante. Una volta inventato You Tube, le riprese hanno iniziato a fare il giro del mondo alimentando il mito. Esattamente come accadde negli anni '70 quando Bruce diventò Bruce principalmente attraverso il passa parola (oggi "WOM") della gente, che non aveva mai visto niente di simile dal vivo. Forse Springsteen sapeva tutto questo, forse no. Per me, nonostante abbia scavalcato i cancelli di Graceland da giovane per incontrare Elvis, resta il musicista meno Disbanded del mondo, qui però presentato dall'attore forse più Disbanded del mondo. WOM, Virali, Guerilla: l'importante è dare un nome nuovo alle cose che esistono da sempre.

Elvis has left the building.

giovedì 24 luglio 2008

Il Cliente ha a volte ragione.



A dare retta ai discorsi che si sentono fare tradizionalmente nelle agenzie di pubblicità, il panorama sarebbe così composto: un gran numero di creativi molto bravi, un pugno di agenzie che si salvano, una montagna di campagne che per varie ragioni finiscono nel WC (non il rapper membro del trio Westside Connection, né il carburo di tungsteno, ma proprio il cesso), e un unico colpevole: The Client. Sappiamo tutti che in verità non è quasi mai l'unico colpevole dei nostri fallimenti (spesso è la nostra famiglia o lo Stato), ma ha spesso una buona fetta di responsabilità. A maggior ragione allora mi chiedo, e chiedo a quanti tra di voi abbiano scelto la strada sbagliata a suo tempo e oggi lavorano nella comunicazione: chi è il miglior cliente che avete mai incontrato nella vostra carriera? Mi interesserebbe sapere sia il brand, sia (visto che parlare bene non dovrebbe generare denunce) nomi e cognomi di vari Direttori Marketing, Responsabili Comunicazione, ma anche AD, Presidenti, o Portaborse particolarmente illuminati. Ci sarà qualcuno che si salva, in questo oceano di Disbandedness. Se è vero - ed è vero - che le belle campagne si fanno sempre in due, questo è il momento dei Ringraziamenti Pubblici.

Elvis has left the building.

martedì 22 luglio 2008

Disbanded kitchen?



La cucina sarà anche il cuore della casa, ma quando si tratta di ristoranti diventa un luogo di alta Disbandedness. L'ho capito da piccoli ma significativi momenti artistico-letterari. Dapprima fu Kitchen Confidential, libro-culto che rese ricco e famoso il modesto chef Antony Bourdain: illuminante nel descrivere come il trittco sex-drugs viva a proprio agio tra i pentoloni e i taglieri (mi ha fato piacere ritrovarci un mio vecchio pensiero: se vedi che il bagno di un ristorante è sporco, stai pur certo che sarà sporca anche la cucina. Ah, sì.). Quindi è arrivato Ratatouille, Disbanded non tanto per i topi in cucina, quanto per la bellissima scena della descrizione dei cuochi in cui si comprende che anche alla Pixar sanno benissimo che in cucina non abita più Mary Poppins (in verità forse non ci ha mai abitato). Poi, di recente, è uscito un bel libello che si chiama Rock Restaurant. L'ha scritto Alex Kapranos, cantante e chitarra dei Franz Ferdinand, che prima faceva il cuoco e quindi è del settore. Il suo è un diario dei luoghi in cui ha mangiato durante il loro tour, luoghi divertenti, Disbanded, imperdibili. Ve lo consiglio per le vacanze, soprattutto se dureranno un giorno o due. E' qui che ho trovato la storia di Elvis che lascia come mancia a una cameriera una Cadillac, o il pensiero di Lou Reed secondo il quale più sei famoso, più le persone ti stringono la mano vigorosamente, tanto che spesso deve fare finta di avere un polso slogato. Con il cibo c'entra poco, ma è un aneddoto Disbanded.

Elvis... (vedi foto).

lunedì 21 luglio 2008

Luoghi, momenti e tecniche per pensare meglio.



Come chiunque abbia mai tentato di farsi venire un'idea sa benissimo, le idee non arrivano quando ti concentri attentamente, ma al contrario quando riesci a liberarti e ad essere il più leggero possibile. Lasciarsi andare, questo è da sempre il segreto. Da una strategia soffocante, da ragionamenti in cui ti sei incartato, o semplicemente da schemi che qualcun altro ha creato al posto tuo, o che tu stesso ti sei imposto. Ognuno ha delle tecniche per provare a lasciarsi andare. Per esempio io so che mi vengono delle idee se vado a nuotare. Altre buone idee arrivano quando sono in aereo. E voi? Avete delle tecniche per lasciarvi andare e pensare più efficacemente che non richiedano per forza un check-in? A meno che non sia un segreto che non volete dividere con la concorrenza, le potete scrivere qui nei commenti, così che tutti noi possiamo sperimentarle, inventare cose, diventare ricchi, e - in ultimo - fare del bene a questa Umanità che non lo merita.

Elvis, the one who left the building.

venerdì 18 luglio 2008

Non accadrà mai più.



Tra le mille campagne contro le Olimpiadi in Cina, questa ha vinto un bronzo all'ultimo Festival di Cannes. Non è che fosse migliore delle altre (anzi), ma aveva delle belle foto ed era firmata da TBWA/Paris, quindi aveva più peso specifico naturale nonostante il pensiero di primissimo livello. Ma la notizia di oggi è che sia Amnesty, sia la TBWA mondiale nella persona del suo CEO Tom Carrol ne prendono le distanze. "E' troppo dura", dichiarano. Tu pensa, a me che sembrava deboluccia invece. Per essere più precisi, lo zio Tom promette che "verranno prese misure adeguate affinché non accadano più episodi simili". Promessa impossibile, e quindi Disbanded. I CEO non sapranno mai quante e quali cose vengono prodotte dalle proprie sedi mondiali. Analoghi incidenti erano capitati anche con una campagna per le Doc Martens con le rockstar defunte e con una campagna della Saatchi Cina che costò la testa ai due creativi che ne erano gli autori. Ma per me la cosa più Disbanded di tutte è che queste campagne contro le Olimpiadi Cinesi andavano fatte all'indomani - o meglio il giorno prima - della nomina di Pechino come sede dei Giochi, e quindi all'incirca 8 anni fa. Oggi non servono a niente, se non a vincere un bronzo a Cannes, pure con pentimento postumo.

Elvis has left the building.

iAno. Il nome meno riuscito di tutta la serie.



Il nome è spaventoso, e in Italia anche pericoloso. Però iAno, l'applicazione che consente al vostro iPod o iPhone di essere un pianoforte, non è male. Potete stupire gli amici con un'agile esecuzione di Mad World, ma suggerirei anche la versione di Clocks dei Coldplay. Però sono certo che chiedendo magari a un freelance, avrebbero ottenuto un nome meno Disbanded di questo.

Elvis has left the building.

mercoledì 16 luglio 2008

Forse iniziò tutto con un pugno di Bobby Fischer a Spassky.



Non so come io abbia potuto vivere finora senza conoscere l'esistenza di questo sport: il Chessboxing. Letteralmente Scacchi-Boxe. Un round di pugni, un altro di ragionamenti. Un altro round di pugni, un altro di ragionamenti, presumo giusto un po' più annebbiati. E così via, fino allo sfinimento fisico o mentale. Vince chi per primo butta giù indifferentemente l'uomo o il Re. E' uno sport che esiste veramente (ho visto che è celebrato pure in una song dei Wu Tang Clan), ed è piuttosto seguito nei paesi asiatici, o in quelli strani come la Francia. Totally Disbanded. Eppure c'è chi compra il biglietto per vedere tutto questo: l'intelligenza che si mischia alla forza, e prevale sulla debolezza della stupidità.

Elvis has left the building.

Nascita di un peto. A Disbanded documentary.



Elvis has left the building.

2008, anno ufficiale della Disbandedness.



A vederlo da fuori sembrerebbe quasi un mercato vivace e dalle mille opportunità: nel 2008 quasi tutte le grandi agenzie di pubblicità hanno cambiato i loro vertici creativi. Un movimento che ricorda le migrazioni epocali che storicamente precedono le grandi guerre (anche se qui si si combatte per un pezzo di torta secca prerosicchiato dai topi e due biglietti del gratta & vinci). A memoria, e in totale disordine, cito i cambiamenti in McCann Milano (con l'arrivo di Marco Cremona & altri, mentre Giorgio Natale apre Auge), in Mc Cann Roma (dove Paola Manfroni va ad aprire la sua MaRiMo), in Publicis (con McGregor che va via, sostituito da due nomi al momento segreti ai più), in United (con Pepe-Siani che vanno in BBDO), in BBDO (con Vigorelli che scende a Roma e Lorenzini che va a fare il giro del mondo), in Armando Testa (con Mastromatteo che arriva), in Saatchi&Saatchi Roma (dove Luca e il qui presente Ted aprono The Name) e Saatchi Milano (con Agostino Toscana che scende a Roma) in Leo Burnett (dove Volpi e Ambrosini lasciano per andare in Wlf), in Memphis (dove Elvis has left the building). Tutto nel 2008. E in più molte altre scosse, alcune da me dimenticate, altre semplicemente omesse o non rivelate perché questo non è un luogo di gossip. Ma la vera domanda è: i cambi di poltrona fanno bene ai reparti creativi? Lo stagno è movimentato dai nuovi rospi? La pubblicità italiana ne beneficerà? Ma soprattutto: con o senza la i?


Elvis has left the agency.

lunedì 14 luglio 2008

Adesso il mondo è piatto. (Ma ieri notte purtroppo c'era qualche duna).




Queste due foto sono state scattate da me sul bagnasciuga di Fregene, e mostrano una Jeep Cherokee arenata nella sabbia dopo una bravata notturna di qualche ricco imbecille ubriaco. Impantanata lì come un elegante monolite, sembra quasi un ambient o guerrilla al contrario. Ironicamente, il modello si chiama Sahara. Ancora più ironicamente, questa è l’auto che campeggia in quella pubblicità dal titolo “Adesso il modo è piatto”, in cui si vede un canyon ridotto a una lastra piatta (non proprio lei, ma quasi, come da commenti qui sotto). Ma evidentemente un conto sono i canyon e i deserti, un altro la dura realtà delle dune del Miraggio di Fregene, a 35 min. da Roma.

Elvis has left Fregene.

sabato 12 luglio 2008

L'UFO a forma di triangolo. Una vera Disbanded story.



Racconto per una volta un episodio personale, occorsomi (proprio così: occorsomi) diversi anni fa. Mi trovavo nel deserto di Yuma (sud dell'Arizona) con una moto comprata usata in Colorado insieme a un mio amico nel nostro lungo viaggio post-maturità. Era notte, perché di giorno quella strada era troppo calda per essere attraversata in moto: proprio in quella stessa estate erano morte per il caldo diverse persone. Guidavo io, e il mio amico era dietro. NB: Non avevamo preso droghe. Nel cielo, sulla destra, vediamo comparire una luce piuttosto piccola. Ai lati di questa piccola luce centrale, si palesano tre luci per parte, come a formare due triangoli. Questi due triangoli cominciano a oscillare, mentre dalla luce centrale iniziale discende un fascio luminoso che illumina il terreno, e quasi lo esplora. Io, impaurito a morte, spengo le luci della moto e vago nel buio lungo la strada del tutto deserta. A quel punto però si impaurisce il mio amico, che mi intima di riaccenderle. Per la prima e ultima volta nella mia vita mi trovo davanti al seguente dilemma: meglio morire risucchiati da un UFO o infilzati dalle spine di un cactus? Scegliamo la prima morte, ma a tutta velocità riusciamo a lasciarci alle spalle l'incubo. Dopo un'ora buona raggiungiamo una stazione di servizio, dove però nessuno ha visto niente. Io non credo agli UFO, ma quella sera ho provato terrore. Ora, a distanza di più di 20 anni, esiste Internet. E per la prima volta lo interrogo. Chiedo a Google: Yuma Desert UFO. Ed ecco cosa mi fa vedere.

Elvis has left the building.

giovedì 10 luglio 2008

Disbanded Impossible Question: qual è la più bella head di tutti i tempi? (non questa, ok.)



Tra i vincitori del Clio e di Cannes di quest'anno questa campagna per Greenpeace sembra l'ultima sopravvissuta di una preziosa specie: campagne che si affidano a grandi titoli. Ma voi avete esempi scolpiti nella vostra memoria di head (titoli di pubblicità) talmente belle da non poter essere più cancellate? Qualcosa tipo "I never read the Ecomist (trainee, aged 42)" per The Economist o "You don't win silver, you lose gold" per Nike? Ce n'è uno che è nettamente il vostro preferito, tanto da volerlo riportare qui sotto tra i commenti? Allora, come recitava una head per un materassaio romano, Aggommodatevi.

Elvis has left the building (grande payoff questo).

mercoledì 9 luglio 2008

Dimmi chi sei, e ti dirò chi sei.*



In un fantastico articolo dal titolo "Google ci rende stupidi?" che ho letto la scorsa settimana, si portavano argomentazioni sui danni che Internet avrebbe prodotto alla lettura. Sappiamo che web e nuove tecnologie in genere hanno fatto rinascere la scrittura, ma la lettura è effettivamente mutata molto da quando c'è la rete. Nessuno vuole leggere più testi lunghi. Stiamo perdendo la capacità di riflettere, assorbiamo più informazioni ma in modo più superficiale. Vi sto annoiando? tutto previsto. Nel suddetto articolo però si toccava anche il tema (tema: perché tutti dicono tema da un po' di tempo? o sono solo io che lo noto?) della scrittura che cambia a seconda dello strumento con cui si scrive. Già Nietzsche, comprando la sua prima macchina da scrivere, notava che gli strumenti con cui scriviamo influiscono sulla formazione dei nostri pensieri. Vero. Io, noto compositore di SMS, ebbi il blocco dell'artista quando cambiai cellulare. E certe volte mi ritrovo a scrivere le bodycopy direttamente su Entourage, senza spedirle a nessuno, ma solo perché "mi vengono meglio" che su Word. Del resto, anche nell'era pre-monitor, non sceglievo con attenzione una Faber Castell al posto di una Bic, o una Staedler invece di una Pentel (le Pentel rosse erano le preferite da Stefano Paolmbi, che riempiva blocchetti ai tempi della Saatchi Roma)? Non so se sono l'unico, nei tempi moderni, ad avvertire questo problema. Mi chiedo se tra voi ci sia qualche Writer che vaga Disbanded di muro in muro con lo spray sbagliato: nel caso si faccia vivo. *(Preciso che il titolo di questo post non ha alcun senso a causa del font Geneva utilizzato da Blogger.)

Evis has left the building.

martedì 8 luglio 2008

Jim Morrison Disbanded alle Seychelles?



Così dichiara in un'ennesima intervista il suo ex tastierista Ray Manzarek. La sua bislacca tesi è che negli anni '70 Jim gli avrebbe mostrato una brochure dell'arcipelago, dicendogli: "Ray, guarda qui: non sarebbe il posto perfetto per fare finta di essere morto?". Ray, ma questa frase te la posso dire pure io. Chi è che non vorrebbe sparire alle Seychelles? Non è che possiamo andare a cercare tutti quelli che in vita hanno detto "Ah, come vorrei sparire alle Seychelles". Oddio, potrebbe anche essere una grande idea di marketing da offrire all'ente del turismo locale. Semmai ci penso.

I've left the building.

La fotografia del mio capo.



Non pensavo di essere l'unico a divertirmi ogni tanto con dei Disbanded Test. Però oggi ne ricevo via mail uno particolarmente serio, perché proveniente da Manager Italia, federazione dei dirigenti, quadri, ecc. Il questionario riguarda la figura del "capo". Ma guardiamo con attenzione le possibili opzioni di risposta:

Pensi che il tuo capo sia:

un ottimo capo al quale devo molto
uno che vive e lascia vivere/è come se non ci fosse
uno "stronzo", come dicono alcuni manuali oggi in voga
un incompetente
uno che non ha potere in azienda

Diciamo che di 5 voci ne abbiamo una molto positiva, e 4 che vanno dal "come se non ci fosse" al "povero stronzo", o che girano intorno alla sua inettitudine, chiamandola in vari modi. Non c'è traccia di una voce intermedia, che so, "un buon capo tutto sommato", o "non gli devo nulla ma sa fare il suo lavoro". Se l'associazione dei manager italiani pensa questo dei manager italiani, c'è forse da darle retta. E poi ci chiediamo come mai il paese sia un po' Disbanded.

Elvis has left the building.

domenica 6 luglio 2008

Sembrano usciti da un film, e invece ci sono entrati.



Con questa faccia Disbanded, Charles Raymond Starkweather (19 anni) e Caril Ann Fugate (14) erano due natiral born killers che nel dicembre del 1957 si resero protagonisti di una fuga di amore e morte iniziata nel sangue della famiglia di lei, e finita con l'esecuzione capitale di lui. In totale una decina di omicidi gratuiti e a bruciapelo in una settimana, secondo un copione che oggi potrebbe quasi apparirci scontato, ma che allora gettò nel panico tutto il Nebraska e non solo. Da questa storia Disbanded venne tratto un film meraviglioso, precursore di tutta la cinematografia on the road, diretto dal genio indiscusso di Terrence Malick nel 1973. Il film si chiama Badlands, diventato in italiano "La rabbia giovane". Anche il traduttore finì sulla sedia elettrica, credo.

Elvis has left the building.

venerdì 4 luglio 2008

Copy: Claudio Coccoluto, Art: Carl Cox.




Di certo non sarà sfuggita agli appassionati di pubblicità la campagna di MC Saatchi per il negozio/sartoria Herringbone di Sidney. Non è nuovissima, ma la ripropongo qui solo per un motivo: trattasi di un curioso e per me riuscitissimo mix tra vecchio e nuovo. E' old lo stile generale (il trattamento, il lungo ma divertente testo, la multi-foto in bianco e nero, l'art direction) ma è perfettamente mixato con i codici della pubblicità moderna, quella che usa Photoshop per dare delle manine piccole così al nostro povero sarto Disbanded. Che usa Photoshop, non che ci si affida totalmente. Il risultato è un argento a Cannes che si distingue per essere sensibilmente diverso da tutti gli altri metalli. In particolare ferro, rame e stagno. I bulgari protestano, specie le bulgare dalle dita affusolate.

Elvis has left the building.

giovedì 3 luglio 2008

"Se vuoi sapere da dove vieni, chiediti cosa sei ora. Se vuoi sapere dove andrai, guarda dove sei ora".


Un Disbanded di talento. (Thanks Stefano)

Elvis has left the building.

Provala e capirai.

Ricevo oggi questa mail Spam.
Mittente: Lei sembra Pales? Oggetto: Sani e Molto Rapidamente Diminuire! Garantito!
Testo: Genuina e aiuto professionale, quando si tratta di modo rapido e sicuro per ottenere Medikamte. Gustare!
Ho subito pensato a un viral della nuova campagna Peugeot, quella che sembra fatta con i nomi dei mobili Ikea (a me è piaciuta).

Elvis ham her ges purgig.

mercoledì 2 luglio 2008

"Non sai chi è quello: l'autore dei testi dei Daft Punk!"



Mi fa notare l'amico Dj De Luca una cosa assai Disbanded: su AZ lyrics esistono i testi di Around the World dei Daft Punk.

Elvis has left the world.

Cerco icone anti-Disbanded. Pagamento contanti con conio fuori corso.



Nella perenne ricerca di definizione e ricerca della terminologia Disbanded, è stata già posta - senza successo - la seguente domanda: qual è il contrario di Disbanded? Quando dobbiamo riferirci a una cosa, persona, religione, località, marca che sia l'opposto di Disbanded, che rappresenti proprio il contrario di questa filosofia, quale parola dobbiamo usare? Banded? Quadrata? Squared? (Mi sorgeva in proposito il dubbio che Dsquared, la marca di moda canadese, non fosse altro che un ennesimo sinonimo di Disbanded). Ma al di là delle parole, quali sono le cose (oggetti, persone, luoghi) meno Disbanded del mondo? Un fermacravatta in oro? Le pattine per non rigare il pavimento?Il Billionaire di Briatore? Il TG1? La caramella Rossana? La copertina delle automobili? Il Blackberry? Paolo Maldini? La reunion dei Police?

Elvis has let the building.

martedì 1 luglio 2008

* "Cameriera, sarò pure old school, però le chiedo: ma non è più bello questo del Gorilla?"

Ora che Cannes è tornata ad essere solo una città del dipartimento francese Alpi Marittime nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra che dista circa 31 km da Nizza e 48 da Monaco; ora che abbiamo digerito tutto, film, perplessità e frutti di mare; ora che quasi nessuno mi sente, soprattutto se parlo sottovoce, quasi quasi provo a dire quello che penso da molti giorni: *




Elvis has left the building.