lunedì 30 giugno 2008

Disbanded Test of the week #4.

Il caldo ci ammazza, ma non ci suicideremo prima di aver risolto il quesito che tormenta questo blog fin dalla sua fondazione, circa un anno fa: come si può tradurre Disbanded nel suo senso più ampio? Se ti chiami Barney, e hai una tua versione, scrivila pure nei commenti.


Elvis has left the building.

venerdì 27 giugno 2008

Il più Disbanded di tutti, forse.



"E' giallo, è brutto, non si abbina a nulla, ma può salvarti la vita." Chissà quanto è costato a monsieur Karl Lagerfeld (l'uomo capace di perdere 43 kg in un anno pur di poter indossare i capi di un suo stilista-feticcio) indossare quell'inestetico giubbotto nella sua ennesima apparizione Disbanded in pubblicità. Qui, un meraviglioso precedente per H&M.

Elvis has left the building.

giovedì 26 giugno 2008

Titolo: "Superhuman".



"Non perdo mai occasione per accrescere il mio business.
Processo gli ordini, ovunque mi trovi.
Cerco i fornitori su Internet mentre mi reco alle riunioni.
E risparmio tutto il tempo necessario per poter seguire i miei
progetti personali, come controllare i risultati di calcio.
"

Questo testo è la definzione di Superhuman data da Blackberry attraverso la sua pagina pubblicitaria (presumo un adattamento internazionale. O meglio, lo spero). Facciamo finta per un minuto che questo discorsetto avvenga realmente, durante un colloquio di lavoro. Il Superhuman ha davanti a sé l'Amministratore Delegato che lo sta intervistando per il colloquio finale.
AD: "Allora, mi racconti di lei"
Superhuman: "Non perdo mai occasione per accrescere il mio business."
AD (pensa: "un altro esaltato") "Bene, bene: e in quale modo, ad esempio?"
Superhuman: "Amo processare gli ordini dovunque mi trovi"
AD: "Beh, questo non è esattamente il massimo, però possiamo cambiare questa sua brutta abitudine: andiamo avanti. Mi dica: come è abituato a cercare i fornitori?
Superhuman: "Cerco i fornitori su Internet mentre mi reco alle riunioni."
AD: "Malissimo. Dunque lei è un superficiale frettoloso. Ma mi scusi, perché tanta fretta?"
Superhuman: "Risparmio tutto il tempo necessario per poter seguire i miei
progetti personali, come controllare i risultati di calcio
."
AD: "Quindi i suoi progetti personali sarebbero questi. Bene, bene. Dottor...come ha detto che si chiama scusi?"
Superhuman: "Superhuman."
AD: "Dottor Superhuman, ho paura che la mia azianda non faccia per lei. O piuttosto il contrario. Arrivederci e in bocca al lupo.
... "Ah, aspetti dove va? Ha dimenticato qui il suo Blackberry,"

Elvis has left the building.

mercoledì 25 giugno 2008

Ed Disbanded.



Vorreste andare a lavorare per quest'uomo? Si chiama Ed Morris, ed è il direttore creativo esecutivo della Lowe London. Questo è il manifesto che di suo pugno (o forse proprio con la sua faccia) ha scritto per le nuove leve, gli stagisti, insomma quelli che dovranno sudarsi il posto nella sua agenzia. Come vedrete subito contiene tante verità, ma anche molte cose che mi vergognerei di scrivere alla sua età ("fuck the system"...ancora??). So già cosa pensate: meglio uno - bravo - che fa il duro da subito, di un amicone che magari mentre ti da una pacca sulla spalla, con l'altra mano ti inserisce qualcosa in quel determinato posto. E come darvi torto?

"Show me an idea at least every 12 hours (1 working day) without fail.

Make your presence felt. Out of sight out of mind. Out of mind, no job.

Fuck the system. No one in the agency should come between you and your future. Walk straight in. It doesn’t matter how good you are if I don’t get to find out how good you are.

Focus on the work. Don’t try and be my friend.

Work on briefs that you haven’t been given. Run your own show, don’t wait for someone to walk in and “take care of you”. Respect the traffic department, but remember thy work for you, you don’t work for them. Ask them for the briefs you want; tell me if you don’t get them.

Get under the skin of a product and a brief. Don’t show me work that the rest of the department might do. I don’t need people to do what we already can.

Don’t show it to me unless you like it or you think it’s good. That’s how I find out if you’re good.

You’re not here to solve a brief. You’re here to be brilliant.

If you don’t feel you can demonstrate your capabilities with the briefs we have, do it another way. Show me any idea for any brand on any problem.

Don’t join the club, there isn’t one. You’re not here to make a load of friends and get to know the local pubs. You’re unemployed, remember that. And, if you are any good you should be trying to make the rest of us look stupid.

If you put the effort into the work I’ll put the effort into you and helping you.
But it works that way around. It’s got to start with you.

Be confident, have faith in yourselves, work hard. Look after the work and the work will look after you. A placement is a moment in time. Seize it."

Però faccelo un sorriso Ed. Fai il lavoro giusto nella città gusta; noi che faccia dovremmo avere?
Elvis has left the building.

martedì 24 giugno 2008

La perfezione non esiste (quindi anche questo script potrebbe non essere vero).



Qui la versione incisa. E' una campagna che va avanti da anni con lo stesso meccanismo, e da anni vince premi a Cannes grazie ai suoi script.

Elvis has left the building.

lunedì 23 giugno 2008

Trovare una headline in un tombino.



Il saggista britannico Paul Graham ha pubblicato sul suo blog un affascinante articolo intitolato "Cities and ambition". Il succo di questo scritto è che ogni città manda dei messaggi ai propri abitanti: potresti fare di più, dovresti impegnarti più a fondo, o anche semplicemente "che ci fai qui?". Sono messaggi percepibili solo da chi ci vive, non certo dal turista. New York, per esempio, ti dice soprattutto una cosa: devi fare più soldi. Ovviamente dice anche altro, ma il messaggio più esplicito è che devi essere più ricco. A Boston o a Cambridge, la richiesta è un'altra: devi essere più intelligente, devi assolutamente leggere tutti quei libri che avevi deciso di leggere. Se invece - non si sa per quale motivo, forse la pazzia -passeggi in una delle cittadelle della Silicon Valley, sentirai un messaggio che dice: devi avere più potere (non per niente da quelle parti controllano Google). E così via. Le cose non cambiano in Europa: Parigi una volta era un grande centro intellettuale. Oggi, dice Graham, il suo messaggio è: devi avere stile. Mi sono a lungo chiesto quali siano i messaggi che le grandi città italiane mandano a noi che le abitiamo, e in che modo ci aiutino a trovare la nostra strada o a fare il nostro mestiere. Io, a parte "capo, guarda che te rubano la vespa" non colgo quasi mai messaggi significativi. Graham dice che la città è importante per trovare i propri simili e l'incoraggiamento necessario, come facevano gli impressionisti quando arrivavano a Parigi, o come fece Andy Warhol lasciando Pittsburgh per New York. La città conta, e quelle in cui viviamo noi si sono impoverite a tal punto da non mandarci più segnali di rilievo. Questa lunghissima premessa aiuta anche a capire come mai i giovani creativi italiani (e non parlo solo dei pubblicitari) diventano subito più bravi quando sono in una città straniera. Non è un'impressione: diventano davvero più bravi. Cresce la loro ispirazione, e le idee germogliano come se improvvisamente fosse finito l'inverno. Ora è chiaro: sono i muri che glielo chiedono. Insieme ai tombini, i marciapiedi e le ringhiere. E forse addirittura le agenzie.

Elvis has left Memphis.

domenica 22 giugno 2008

Disbanded Test of the week.

Questo Gorilla ha vinto il Grand Prix al festival di pubblicità più importante del mondo. Ma non lo ha vinto sabato. Come succede da qualche anno a questa parte, lo ha vinto nei tam tam che lo hanno rimbalzato da un sito all'altro per mesi. Lo ha vinto spinto dalla forza virale che un Grand Prix di Cannes deve avere (per curiosità, guarda quante visite ha su you tube). E' stato così anche in passato per i GP (e non solo) di Honda, Dove, Sony. Lo ha vinto perché stupisce, emoziona, magari diverte. E perché è della Fallon London, quindi è come se avesse un adesivo addosso che dice: "questa roba è bella, qualora tu fossi incerto". Ma a molti proprio non va giù la sua gratuità e libertà da ogni vincolo strategico-creativo. C'è un filo, ma solo un filo di logica dietro a questo Gorilla. Ed è per questo che, oggi, il mondo della pubblicità si divide tra chi pensa che il Grand Prix sia troppo, e chi pensa che - magari - era troppo poco.
Sembra proprio il momento giusto per chiedere:


Elvis has left the drums.

venerdì 20 giugno 2008

Io non c'ero, e se c'ero dormivo.





Che la giuria Press di Cannes fosse un po' Disbanded lo avevamo intuito da qualche segnale piuttosto bizzarro. Ma che tra i giurati di tutto il mondo non ce ne fosse nemmeno uno che si ricordasse di questa campagna del 2005 per Nickelodeon con lo stesso identico concetto e con perfino lo stesso trattamento fotografico del Grand Prix stampa, forse sounds a little bit ridiculous. Specie per il Festival più importante del mondo. Ah, l'invisibile titolo dice: Keep them entertained.


Elvis has left the credibility.

Finalmente Freddy.





Non vorrei sbagliarmi , ma della quindicina di lavori italiani entrati a Cannes l'unico "previsto" era la campagna TV di Freddy. Tre film bellissimi, usciti regolarmente in onda, girati con pochi soldi ma tanto entusiasmo da H film e scritti con mano assai felice da Stefania Siani, e co-diretti e impaginati da Federico Pepe di 1861 United, da un po' di anni l'agenzia migliore che abbiamo in Italia. A me la leggerezza e il tono di questi film ha ricordato i meravigliosi film Adidas di qualche tempo fa. Gli auguro la stessa fortuna. Difficile, ma non Impossible.

Elvis has left the building.

giovedì 19 giugno 2008

Geometrie Disbanded: The Danger triangle of the face.



Come avete potuto vivere tranquilli finora senza sapere che, proprio su di voi, è disegnato il terribile Danger Triangle of the Face?

Elvis has left the building.

Mia nonna non sarebbe d'accordo.





Ecco il Grand Prix print a Cannes. Quattro soggetti per uno dei clienti che ogni creativo sognerebbe di incrociare nella propria carriera (Energizer), ma che in pochi sono riusciti a trattare in modo così lieve, laterale e ironico. "Non lasciare mai che i suoi giocattoli muoiano". Bella l'idea, bellissimo il trattamento, ma soprattutto bello lo spirito che c'è dietro questi tre pezzi. Il pensiero Disbanded che mi viene da fare è che a quell'età le pile le consumano soprattutto per la PS, Nintendo DS o simili.E quindi il messaggio diventa: non lasciarli mai senza il loro videogame. Very Disbanded, no?


Elvis has left the building.

mercoledì 18 giugno 2008

Is this a Poster?




Mai stato uno che si scandalizza per le campagne "finte" (l'uso delle virgolette è obbligato): nei tempi che corrono, una pubblicità ha centomila sedi pronte ad accoglierla, contro le centinaia di un tempo. Quindi è impossibile, letteralmente, capire se un annuncio sia uscito o meno più di un paio di volte. E non esistendo la regola, è più facile aggirarla. L'amico Scamp, direttore creativo di BBH, giustamente si chiede però un'altra cosa: va bene essere elastici, ma anche la decenza vuole il suo spazio. Guardate questi due vincitori di metalli in Outdoor: vogliamo forse credere che una Banca Immagini possa pianificare le proprie pubblicità su delle affissioni? E questa (bellissima) campagna Alka Seltzer senza ormai più nemmeno uno straccetto di packshot o di logo, la facciamo uscire su un poster? E' chiaro ormai che Cannes è diventato un'altra cosa: le Olimpiadi delle idee, i Giochi senza Frontiere della creatività, in cui è bello partecipare ed è bellissimo vincere, senza farsi troppe domande né scrivere troppe regole. E' il festival della creatività, e notai, ragionieri e ingegneri non sono cordialmente invitati. Chi è over 35 si ricorderà di Guido Pancaldi e Gennaro Olivieri: ecco, a Cannes farebbero i mendicanti.

Elvis has left the building.

Sondaggio: come mai l'Italia vince sempre poco a Cannes?

I due argenti nella stampa non ci devono ingannare. La bella campagna Voltaren ha avuto bisogno di una targa svizzera per poter vincere (se no, chissà..), e l'altro argento - curiosamente - non è nemmeno entrato in Outdoor, dove non c'era nessun giurato italiano a difenderlo. Nella radio e nel web due sole shortlist, e dalla tv non è lecito aspettarsi molto. Sorge spontanea una nuovissima domanda:



Elvis has left the building.

Don't try this at home.



Due considerazioni su questo film che non conoscevo.
1-Anche un Lelouch può essere uno stronzo. 2-Nel 1978 le città all'alba erano ancora deserte.
(In 1978, French filmmaker Claude Lelouch mounted a gyro-stabilized camera to the bumper of a Ferrari 275 GTB and had a Formula 1 racer, drive at breakneck speed through the heart of Paris. Reaching speeds of nearly 140 MPH (225 Km/h).

Elvis has left the building.

martedì 17 giugno 2008

I tedeschi sono creativi. Gli italiani sono ottusi.



Se ce lo dice dice il festival della creatività più importante del mondo possiamo crederci. La Germania piazza 60 lavori in shortlist stampa contro i 9 nostri, proseguendo un trend che la vuole al vertice dei paesi più creativi del mondo. Un bello schiaffone ai luoghi comuni. Sempre sbirciando tra i dati del festival si nota con un certo stupore che l'Italia, pur essendo il paese delle affissioni 6x3 che invadono le nostre città (avete mai notato che nelle altre importanti metropoli del mondo i manifesti sono molto più rari e meno invadenti?) ha iscritto alla categoria solo 38 pezzi, contro i 200 della stampa. Quindi vuol dire che i serpentoni di carta che tappezzano le nostre strade, alla fine, non contengono davvero niente di buono. Un po' lo avevamo intuito.

Elvis meets Moses under the building.

lunedì 16 giugno 2008

Cattura i momenti prima che siano Disbanded. Il Grand Prix Radio 2008.



Grazie alle nostre talpe (Roccaforte di MOD) possiamo dirvi forse per primi al mondo che il Grand Prix della Radio a Cannes è andato a questa radio Jap (cercate "Shutter Chance") già vincitrice di un bronzo al Clio. Quando sento lavori come questo vincere il Grand Prix mi rincuoro, e penso che ognuno di noi può farcela. Non è una mega produzione, tutto sommato non serve un mega cliente dalla pazzesca tradizione pubblicitaria, non servono 15 soggetti, non servono spazi da due minuti, e non era un vincitore annunciato. E' solo una bella idea, ben fatta (peraltro identica a una radio italiana di Mini ma con un'idea fondamentalmente diversa), che avrebbe potuto realizzare, vendere al cliente e iscrivere al Festival chiunque di noi. In poche altre categorie di Cannes un Grand Prix è così alla portata di tutti. Per dimostrarvi quanto è facile l'anno prossimo ne vinco due ex aequo.

Elvis has left the buil.......

Survivors.







I lavori italiani entrati in shortlist stampa a Cannes.
(manca una campagna Passat della DDB, e Hair Lips della Leo B)

Elvis has left the Palais.

domenica 15 giugno 2008

La tavola da surf fa male. Specie sulla tempia.



E' bellissimo amare e rispettare il pianeta, e preoccuparsene ogni giorno che passa. Davvero. Però a volte si scade nel Disbanded. Dalla rubrica "I consigli di Leo Hickman" (giornalista etico del Guardian), ricopio testualmente: "Cercate le tavole da surf di ultima generazione, prodotte con nuclei in resine epossidiche e resine poliesteri che contengono meno composti organici volatili del poliuretano espanso."

- Pronto, buongiorno. Volevo sapere se avete tavole da surf di ultima generazione, quelle prodotte con nuclei in resine epossidiche e resine poliesteri che contengono meno composti organici volatili del poliuretano espanso.

- Sì sì certo. Vie' nel pomeriggio che te la do in testa.

Elvis has left the building.

sabato 14 giugno 2008

Canne2008.



Al festival più importante della pubblicità, l'Italia ha iscritto 505 pezzi, disponibili qui. Facendo due conti (300 euro a pezzo di media), vengono fuori 150 mila euro circa. Sono soldi buttati, o almeno qualche euro sarà stato speso bene? Abbi il coraggio di sbilanciarti, e di scrivere qui sotto i tuoi possibili premi italiani. Alla fine del festival faremo i conti, e al vincitore sarà spedito un pupazzo peruviano di canne intrecciate.

Elvis has left the building.

venerdì 13 giugno 2008

*Non ce ne eravamo mai accorti.



Disbanded dichiarazione di, Boris Becker, ex numero uno del tennis mondiale, che vorrebbe proibire i gemiti quasi sessuali che emettono giocatrici come Maria Sharapova o Serena Williams durante il gioco. "Quando vedo Maria Sharapova o Serena Williams non riesco a capirle. C'è qualcosa di sessuale dietro*. Uno finisce per pensare che non è sano perché si rovinano le corde vocali. Bisogna porre fine a questa situazione." Reciderle mi pare l'unica soluzione possibile.

Elvis has left the building.

Miracolo al Bonobo party.



Alla festa di premiazione dell'ADCI 2008 (il premio maximo della pubblicità italiana) succede una cosa incredibile: tornano i giovani. Un migliaio di presenti, ospiti dal London International Awards, drums a go go, si balla fino a tardi e i lavori non sono così male. Sembra quasi di essere in un altro paese. Se continua così l'ADCI rischia quasi di risorgere. Vince il Grand Prix Arnold per il bel lavoro su MTV. Qui i premi di The name, tutti gli altri non me li ricordo più. Chiedeteli ai giovani, non a me.
(a memoria: Orlandi e i suoi Vision pigliatutto nel Web, scuola d'arte drammatica Paolo Belli oro nella televisione, Lavazza in fotografia, VW "moving city" in execution TV)

Elvis has left the cage.

giovedì 12 giugno 2008

Incredibile. Lapo vince la gara Fiat.



Dalla stampa di settore di oggi:

Si è conclusa con la vittoria di Independent Ideas la gara indetta dal gruppo Fiat per 500 Diesel. Non si tratterà di una semplice campagna ma di una serie di inziative, dova la parte di investimento classico sarà ridotta. Alla gara, oltre all’agenzia guidata da Alberto Fusignani e che ha come socio Lapo Elkann, avevano partecipato anche 515 e Farfar Stoccolma.

Elvis has left the Farfar Stockholm.

lunedì 9 giugno 2008

Totò, Peppino e Marlboro Man a Parigi.



Guardate com'è Disbanded in Paris il povero Marlboro Man in questo annuncio vintage (via copyranter). Quasi ridiculous.

Elvis has left the Eiffel tower.

domenica 8 giugno 2008

Troppo stanco per scriv



Pensavo ai discorsi fatti nel post di prima, e ai tanti acuti commenti sulla necessaria coesistenza di belle idee e grandi esecuzioni: proprio in questo momento mi trovo a Barcellona per le votazioni dell'ADC*E (Art Directors Club Europeo). Abbiamo appena assegnato il Grand Prix a questo splendido spot tedesco (già oro a Cannes 2007, dove di certo meritava ancora di più), che sembra proprio incarnare questa regola: grande idea con una meravigliosa esecuzione. Cosa ne sarebbe infatti di questa storia fantastica senza l'attore Disbanded così accuratamente scelto? e sarebbe un oro se non avesse questa perfetta musica ad accompagnarlo? e le gag? tutte così misurate, composte, leggere come solo il vento sa essere, anche quando spazza via tutto? Questa è un'idea che quando si è palesata nella testa del suo autore è stata afferrata per il collo. Il suo autore ha detto: ferma qui, io non ti mollo finché non diventi splendida. Sei già bellissima, ma io ora ti farò diventare una star. E, presumo, dal momento in cui l'idea è nata, non è stata abbandonata un solo istante fino al momento in cui ha potuto camminare con le sue gambe. E' questo che rende grandi le grandi idee: lavorarci sopra. Anche se sembrano già pronte. Alla fine alle 3.30 ho scritto un post. Chissà quanti typos.

Nota tecnica: Le shortlist italiane ADCE. TV: Scuola d'arte drammatica Paolo Grassi, Shampo Clear antiforfora "ginnasta", STAMPA quotidiana: Il manifesto "left hands". STAMPA periodica: il manifesto "left hands". Un oro nel web per Zoogami, bel progetto degli amici Ale Orlandi & Laura Sordi.



Elvis has left the building.

giovedì 5 giugno 2008

The List. (Disbanded portfolio.)



In questo blog si pensa che le idee, nel lavoro della pubblicità, siano tutto. L'argomento non è così ovvio e condiviso. Da molte parti si sente (nel senso che si respira aria) che l'esecuzione delle idee sia una cosa più importante ancora, addirittura l'unica. E' bello che esistano due scuole in proposito, ed è bellissimo appartenere alla prima. Dunque, se le idee sono tutto, ci si chiede: perché non presentare un portfolio di sole idee quando si cerca lavoro? Di sicuro sarebbe una trovata originale, e quindi utile a distinguersi nel mare dei creativi in cerca. Più spazio alla sostanza: se posso servirti il nocciolo senza la polpa e tu non ti strozzi, perché non farlo? Questa lista appartiene a due creativi della Fallon, e come si può vedere riporta in sequenza tante idee-pronte-per-nascere, insight, strategie. E' solo una mia opinione, ma da una lista come questa (o migliore di questa) si possono intuire molte più cose su chi la presenta rispetto al tradizionale portfolio. Anche l'esercizio inverso è secondo me molto utile: prendi ad esempio dal tuo book quell'annuncio con l'uomo che al posto di una cravatta ha un pesce (l'hai fatto perché il mercato si trovava all'interno di un centro commerciale), e prova a trasformarlo in una riga scritta interessante. Non viene fuori nulla? Vuol dire che l'annuncio puzza, e allora forse è meglio toglierlo.

Elvis has left the bulding.

Perché le Pringles sono Disbanded.



Per tre motivi.
Prima di tutto non si sa cosa siano esattamente: un'amica avvocato mi raccontava che queste pseudo-patatine furono oggetto di lunga diatriba legale per un fatto di impossibile classificazione merceologica. Non sono patatine. La patata non c'entra nulla. Sono altro, di difficile catalogazione. Inoltre le Pringles (Brad Pitt nello spot n.d.r.) erano oggetto di una leggenda metropolitana secondo cui tra i loro ingredienti c'era un certo additivo che rendeva quasi impossibile smetterle di mangiarle. In effetti è difficile mangiare solo una Pringle, se ci pensate. Ma il terzo motivo (il più Disbanded di tutti) è che il suo inventore Fredric Baur, deceduto due giorni fa, ha disposto che le sue ceneri venissero collocate in un barattolo di Pringles, e così è stato fatto. La notizia che detto barattolo sia caduto su un camion di barattoli di Pringles, e si sia confuso con altri mille barattoli è invece priva di fondamento. Quindi se vostro figlio viene da voi gridando "mamma, le mie Pringles si sono polverizzate", è certamente colpa della vostra guida allegra.



Elvis has left the cilindrus.

martedì 3 giugno 2008

Via Fax?



Dal centralino del Millemiglia di Alitalia: "Per ricevere informazioni via fax su accumulo miglia, prema 2.
Per ricevere via fax il regolamento, prema 3."

Elvis has left the email.

lunedì 2 giugno 2008

Tautologic Disbanded Dichiarazioni.



Spicca per acume questa dichiarazione di George Foreman, dal libro Facing Ali: "Non ho problemi quando sento dire che Muhammad Ali è il più grande. Penso sempre: lo merita. Tutti parlano di Alì, ma voglio dire una cosa: che sarebbe successo se fossi stato io a vincere?"

Tutti avrebbero parlato di te, George.

Elvis has left the building.

Bob Disbanded.


Qualche anno fa ero in una piccola galleria d'arte di Londra dove esponevano questo struggente capolavoro: le foto scattate dal treno funebre di Robert Kennedy ad opera del trentottenne Paul Fusco, che lungo cinque stati e otto ore di viaggio aveva immortalato gli americani mentre davano il loro ultimo saluto al loro futuro mancato presidente. Sono foto cinematografiche, emozionanti, per me meravigliose, di un'epoca in cui il fotoritocco non poteva rovinare le bellezza della realtà. Il 6 giugno saranno 40 esatti dalla scomparsa di RFK, e Repubblica ci rivela che anche le ultime foto mancanti di questa straordinaria raccolta sono state ritrovate. Se vi capita, saranno esposte a New York fino al 31 luglio. Il libro-mostra-evento si chiama Funeral Train.

Elvis has left the building.