venerdì 29 gennaio 2010

Undisbanded (=cool).




La parola cool, molto fastidiosa in sé, celebrata in una galleria di persone effettivamente definibili come tali. E' molto bella la scelta degli scatti. Che so, di Al Pacino esistono molte foto, ma qui è in effetti impossibly cool. Sean Connery, uguale. E Bruce? Eccolo, quando era veramente il più cool di tutti. Ma a giudicare dalla quantità di foto, la coppia più cool di sempre sembra essere stata Birkin/Gainsbourg. Coppia anche molto Disbanded, in effetti. Nella foto del post, il grande Leo Castelli, con la sua vita cool.

Elvis (was cool).

giovedì 28 gennaio 2010

Steve Jobs annuncia che i libri d'ora in poi si leggeranno sull'iPad, e Salinger muore.



E' un triste giorno per la Letteratura, ma anche per il mondo Disbanded. Se ne va l'autore del Giovane Holden, uomo che rilasciò due interviste in vita sua e sparì dal mondo, riapparendo solo qualche tempo fa mentre spingeva un carrello del supermarket. Dall'altra parte esatta degli Stati Uniti, un altro americano molto più presente a tutti noi, lanciava la sua nuova invenzione che in qualche modo (ma in altro modo) potrebbe cambiare la letteratura o il modo che abbiamo di fruirla. Io amo molto Steve, ma l'odore della carta e il suo contatto non me li può togliere nessuno. Dicevo così anche dei vinili? Vero. Ma infatti...

Update: Hitler and the iPad.

Elvis has left the building.

mercoledì 27 gennaio 2010

Help Haiti.



Semplice ma efficace idea della N=5 di Amsterdam per inviare aiuti al popolo di Haiti con un sms. E provato che alcuni di noi sono disposti a dare un contributo più facilmente quando si fa leva sull'intelligenza. Per aiutare Haiti dall'Italia, qui una lista di possibilità. Per farlo attraverso MSF: Medici senza Frontiere, con carta di credito telefonando al numero verde 800.99.66.55, oppure http://www.medicisenzafrontiere.it/.

Elvis has left the building.

Combattere alla velocità del buio.



Senza dubbio il più brutto combattimento mai avvenuto su piccolo, grande o medio schermo è quello che vede il Capitano Kirk (altro Disbanded di razza, come vedemmo qui) contro un mostro di cartapesta stranamente impacciato (visto che il suo costume dovrebbe essere leggero, essendo appunto di cartapesta). I due si sferrano (?) colpi (?) con la rapidità di due lottatori di sumo, anziani, che combattono sott'acqua. E mandati in onda al ralenty. Al minuto 1'20", vediamo anche una pesantissima (?) roccia venire sollevata dal Capitano (mentre sullo sfondo delle strisce di Domopak quasi ci abbagliano) e scagliata sul petto del mostro alieno, ma rimbalzare poi a terra come se fosse di cartapesta - guarda un po' - pure lei. E quando il minaccioso alien cerca di schiacciare il povero umano tirandogli sopra un masso gigantesco, l'impressione è che sia un debole colpo di vento a deviarne la traiettoria, salvando ancora una volta il coraggioso Kirk. Che alla fine userà l'arma più potente e antica del mondo: la fuga. In questo sì, piuttosto agile.

Elvis has left the building.

martedì 26 gennaio 2010

The gallery of regrets.



Dagli stesi autori delle statue di cera più brutte del mondo, ecco i più brutti tatuaggi della terra, racchiusi in un Disbanded sito. Thanks Pas.
(somigliante però, il pupo. No?)

Elvis has left the building.

domenica 24 gennaio 2010

Who killed Who.



Mi segnala Ladyloading questo sito Disbanded e dalla grafica spartana e inesistente, in cui sono catalogate in ordine alfabetico tutte le morti, o quasi, del cinema. Volete sapere quante volte, e per mano di chi, è deceduto Al Pacino? Ve lo dico io: 10. De Niro sta peggio con 14, anche se a mio parere solo in Cape Fear dovremmo contarlo due o tre volte. Ma scegliete voi l'attore o attrice che vi interessa di più: io ho appena scoperto che è morta due volte Jocelyn Brando, sorella di Marlon (12), che non sapevo nemmeno che fosse nata.

Evis has left the building.

giovedì 21 gennaio 2010

Stupid has the balls?



Anni e anni dopo il cinema (la letteratura, la musica, il teatro), anche la sua sorella più stupida (la pubblicità) dichiara il valore di quello che solo ai più stupidi può apparire come un handicap: la stupidità. La campagna "Be stupid" di Diesel ha scatenato come sempre i favori degli advertising people, specie se young, meglio ancora se web. Apparentemente gli over 40 non la amano tanto, hanno già visto roba del genere prima, o forse sono un po' stanchi di marche che ti dicono sempre di essere qualcosa. Certo è sempre meglio qualcuno che ti invita a essere stupido, piuttosto che uno che ti invita a essere unico, o peggio ancora "te stesso" (the ultimate cliché, e questo sì, stupido). Però Be Stupid è una gran furbata. E' una campagna intelligente, ben fotografata e ben scritta, che in quanto Diesel vincerà anche dei premi come accadde lo scorso anno al virale XXX (campagna con qualche precedente per clienti meno importanti). Alla fine l'idea è figlia legittima, più leggera e attuale, di campagne come Think Different di Apple ed elogi della follia vari, anche se apparentemente è più Disbanded e certamente più moderna. In anni di assenza totale di idee coraggiose e di modi intelligenti per esprimerle, Be Stupid è una bella idea, e grazie al marchio Diesel che l'accompagna si porterà a casa i premi che si merita. Certo, siamo lontani anni luce dalle idee coraggiose che la pubblicità offriva decenni fa. Ma si sa, siamo in fase di recupero. Vorrei averla fatta io? Yes, ma sono - come tutti i figli del mio tempo - troppo stupid.

Elvis has left the building.

mercoledì 20 gennaio 2010

I Rolling Stones per Rice Crispies, 1964.



(non hanno concesso i diritti di un loro pezzo: hanno proprio composto un jingle).

Elvis has left the building.

martedì 19 gennaio 2010

The nearest McDonald's in the US map.



Ecco la mappa più Disbanded disponibile sul globo: quella della concentrazione di McDonald's negli Stati Uniti. Come possiamo vedere la costa est pullula di Archi Gialli, mentre c'è qualche buchino nero su a nord-ovest. E' anche stato calcolato il punto più lontano da un ristorante (ma perché li chiamano così?) McDonald's: si trova in Sud Dakota, sulla Highway 20, e dista 145 miglia dal più vicino Big Mac, o dal più vicino Ronald McDonald's, il clown triste e Disbanded.

Elvis has left the building.

lunedì 18 gennaio 2010

Ci vediamo in piazza.



Koudlam è un musicista francese autodefinito "the french symphonic composer". Sound un po' anni '80, lui dice di aver amato i Doors e i Pogues. Lo segnalo qui per il video di "See you all", in cui gli hooligans di Spartak Mosca e Zenith San Pietroburgo si affrontano (fedeli alla regola secondo cui chi non ha mai conosciuto la guerra ha sempre voglia di guerriglia) come in un film, senza esclusione di colpi. Scene che fanno male al calcio, si dice da queste parti, ma tutto sommato fanno bene alla musica di Koudlam, di cui segnalo anche la bella sequenza iniziale della Heavy Metal Valley sul suo sito.

Evis non approverebbe.

sabato 16 gennaio 2010

Teletransporter is the solution.



Ormai il livello di presentazione delle idee speciali si è alzato a dismisura. Un po' spot, un po' resoconto, un po' promo: in ogni caso una grande idea da Del Campo Nazca Argentina, che intende salvare tutti coloro che sono in un pub e vogliono un alibi di ferro con le proprie novie (fidanzate). Occhio però, funziona anche a sessi invertiti.

Elvis has left the buiding.

giovedì 14 gennaio 2010

Non giudicare un uomo dal colore del pelo della sua pelliccia, e dai loghi che esso disegna.




The Sartorialist è il noto blog che da anni fotografa in giro per le strade di alcune metropoli gli uomini e le donne meglio vestite. Ad esempio su Sartiorialist non vedrete mai questo signore da me fotografato con una pelliccia LV che ha i loghi di pelo dorato a contrasto su pelo bruno. A meno che non la indossi Puff Daddy, ad esempio. O anche Evis, forse.

Elvis has left the building.

martedì 12 gennaio 2010

Margherita Hack e Rita Levi Montalcini non sarebbero mai nate, se fosse stato per Toys'r'Us.



Il sessismo inizia da piccoli. O meglio inizia dai cataloghi dei piccoli, almeno a giudicare da quello della celebre catena Toys'r'Us. Guardando bene le foto di microscopi e telescopi possiamo infatti vedere come le femminucce abbisognino di ottiche assai inferiori (600x e 90x), non si sa bene in virtù di quale ragionamento, mentre i boys meritano di andare più seriamente a fondo sulle zampe degli insetti e dentro i crateri lunari. Tra l'altro se osserviamo il giovane ed entusiasta astronomo sulla destra, noteremo che ha puntato il suo cannone non certo verso le stelle, ma molto più in basso, ad altezza sedere di sua nonna.

Elvis has left the building.

domenica 10 gennaio 2010

John Lurie e il virale russo.



Tra i miei Disbanded preferiti di sempre, anche per via della sua faccia, c'è sempre stato John Lurie. Prima musicista (ha fondato i lounge lizards, e ha al suo attivo anche un Greatest hits di un artista mai esistito: Marvin Pontiac), quindi attore (uno dei preferiti di Jarmush), poi regista, e infine - bloccato da una malattia piuttosto seria - artista/pittore. E come artista non è niente male. Inizia ad essere quotato ed espone un po' ovunque ormai, incluse gallerie di una certa importanza. Proprio una delle sue opere, "Bear surprise", raffigurante un orso che coglie sul fatto una coppia in atteggiamenti sessuali all'aperto, ebbe qualche tempo fa un enorme successo in Russia grazie al web, dando vita al fenomeno localmente noto come "Preved". Qualcuno infatti tradusse (appositamente male) la parola "Surprise" del quadro in questo modo, invece che nel corretto "Privet". La nuova dizione suonerebbe villica e provincialotta, generando un umorismo tutto russo, che infatti noi non possiamo (né, nel mio caso, vogliamo) capire. Tracce di questo fenomeno sembrano affiorare ora anche in Belgio. Per me è la prova che quando uno è Disbanded, lo è fino in fondo e in tutti i campi in cui opera, e sono contento che ciò accada.

Elvis has left the building.

sabato 2 gennaio 2010

The Hacienda. E io pago.



Peter Hook, bassista dei New Order, scrive questa interessante memoria su uno dei locali più fortunati (come fama) e sfortunati (come ricavi e profitti) della storia dei club di tutto il mondo: The Hacienda di Manchester o "Madchester" o "Gunchester", come la città è stata via via conosciuta attraverso le sue epoche Disbanded. All'apice del loro successo i New Order decisero che era giunto il momento di regalare alla loro città un locale che fosse la risposta ai newyorkesi The Loft o Paradise Garage, posti in cui non solo si suonava musica, ma si sperimentava e si piantavano semi di ogni genere. The Hacienda assolse subito a questo impegnativo compito, ma tutti i calcoli e i business plan si dimostrarono presto totalmente sballati: le più elementari nozioni di economia, così come la conoscenza delle leggi fiscali, vennero disattese una dopo l'altra, e in un attimo i debiti si gonfiarono come una torta nel forno, arrivando a toccare i 3 milioni di sterline all'anno. Nonostante il locale fosse il centro mondiale della scena acid-house, il buco nero finanziario finì per assorbire tutti i ricavi della band: in pratica tutto ciò che i New Order guadagnavano finiva dentro The Hacienda. Così, passando da un disastro all'altro, affari di droga e fuochi di violenza, l'Hacienda continuò a restare aperta, invece di chiudere come ha fatto il bar Euclide l'anno scorso qui a Roma (scena cool dei supplì). Poi, giusto qualche anno fa, il locale è stato distrutto e trasformato in appartamenti. Sempre con lo stesso nome, visto che ha portato bene. Non escludo che l'affitto lo paghino sempre i New Order.

Elvis has left the building.