giovedì 30 dicembre 2010

Festeggiare il Natale negli anni '10.





Anche se l'immagine di un'agenzia deserta oggi fa subito pensare all'ennesima tragedia di posti di lavoro, stavolta la colpa è del natale. Ecco qualche augurio delle agenzie trovato in rete nel corso di queste feste. Dopo avere visto i primi due (italiani), vi suggerisco di guardare anche questo, della spagnola Lola: lo trovate qui, è un filmato che forse va un po' per le lunghe ma finisce bene. La pluri-decorata Droga 5 ha invece scelto di spiazzare gli addetti ai lavori con un già noto annuncio copy che (siccome è di Droga 5) ha fatto il giro dei blog dei social network: un piuttosto malinconico invito a divertirsi ancora con questo lavoro. Ci proveremo David. Lo faremo per il tuo annuncio.

Elvis has left the building.

martedì 28 dicembre 2010

Wired non sa contare gli anni?




In un articolo online, Wired ci propone i suoi 10 migliori film del decennio, o più esattamente "degli anni Zero". Peccato che
gli anni zero, il decennio, e tutte le classifiche relative, si calcolino dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2009. Questi sono dieci anni, questo è il "decennio". Ora comprendo il sottotitolo della rivista, che è "Storie, idee e persone che cambiano il mondo".

*Dall'interessante discussione nata nei commenti qui sotto, vedremo tuttavia che abbiamo sbagliato noi a festeggiare il nuovo
millennio il 1 gennaio del 2000: avremmo dovuto farlo l'anno dopo. Io però mi tengo stretto il nostro errore, è più rotondo.

Elvis has left the building.

giovedì 23 dicembre 2010

A Disbanded gift to you.



I miei auguri per un Disbanded Natale. Invece tra gli auguri/regali delle agenzie raccolti in giro quest'anno, vi segnalo questo della Lola, agenzia spagnola. SI chiama Illusion450 ed è l'unico che mi è piaciuto.

Elvis has left the building.

martedì 21 dicembre 2010

Per il Calendario della Polizia di Stato 2044 si sceglie il realismo.



Come vediamo il calendario (datato 2044 o 2011, non è chiaro) mostra foto estremamente realistiche, del tutto simili a quelle scattate proprio pochi giorni fa per le strade di Roma. Noterete l'atteggiamento scomposto del ragazzo che sta per prendere a sberle la sua ragazza, probabilmente rea confessa di essersela spassata con un carabiniere. La scena si replica anche nella piccola foto in basso, ma questa volta lui è appoggiato a un albero. Si respira terrore, ansia. Lei ne deve aver combinata un'altra delle sue, ma questa volta non ci sarà nessuna poliziotta a salvarla.

Elvis has left the building.

lunedì 13 dicembre 2010

E noi che abbiamo riso per le coatte di Ostia.



Secondo Repubblica.it questo cameo natalizio della Arcuri (evidentemente per qualche amico scrittore) è lo spot più brutto del decennio. Addirittura peggiore della serie che sempre lei interpretò per Poste Mobile, quelli in cui vestita di Domopack proviene da un futuro in cui siamo tutti più brutti e grassi. Io, trovandoci in Italia, non sarei così certo di questa graduatoria. Ma certo è talmente Disbanded che ci sarebbe quasi da sospettare in un'operazione virale capace di migliaia di visite in rete, questo se fossimo in un mercato più serio. E invece è probabilmente uno spot vero e proprio, in cui l'attrice si mangia le parole, che a dire il vero erano già mangiate in partenza. In ogni caso credo che comprerò il libro: ho voglia di perdermi nel labirinto della conoscenza.

Elvis has left the building.

venerdì 10 dicembre 2010

The winner is a loser.



Bello questo gioco di due ragazzi orientali: partendo da San Francisco fanno una gara a chi arriva prima a New York, utilizzando come mezzo di trasporto Google Streetview. Impiegheranno 5 giorni, in cui la loro barba crescerà, le piante appassiranno, la loro vista anche e presumo pure la belly-pancia. Ogni tanto si riposeranno sul divano. Il commento più bello è nelle risposte al video: "The irony is that the winner is the biggest loser". (Via LauraLadyloading)

Elvis has left the building.

giovedì 2 dicembre 2010

8, 7, 9, 7, 9, 10, 8, 9, 7, 8, 6, 9, 10, 7, 10, 8, 8, 7....



(Ma non aspettatevi un finale, va avanti così per 3' e 30".Thx Many People)

Elvis has left the building.

mercoledì 1 dicembre 2010

All'inferno! All'inferno!



Mentre il cinema italiano piange uno dei suoi ultimi grandi maestri, gli adattatori di titoli nostrani compiono l'ennesimo scempio sul nuovo film di Woody Allen, che da "You will meet a tall dark stranger" diventa "Incontrerai l'uomo della tua vita", trasformandolo così in un attimo in Federico Moccia. E' come se la famosa battuta qui sopra contenuta, quella degli infissi in alluminio anodizzato, fosse stata tradotta con ("e lei cosa ha inventato?"): "i Mon Cherie alla fragola". (Lo ammetto, era solo una scusa per rivedere questo grande momento di Harry a pezzi).

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martedì 30 novembre 2010

Post senza alcun titolo e senza alcuna immagine.

Con un brutto titolo ("Vaffanzum") il bel blog serissimo Spinoza.it rende omaggio a Mario Monicelli a suo modo: con una serie di fulminanti dediche, vere e proprie esercitazioni di copywriting brillante. Non sempre brillante, a dire la verità, ma ci può stare. E poi almeno ci hanno risparmiato il classico "a lui sarebbe piaciuto così", che poi non sarebbe nemmeno stato vero. Questo stile secco, molto simile a una headline, e molto vicino agli status che tutti scriviamo su Facebook, è proprio la matrice di Spinoza. Anche su questo piano si può vedere il bravo copy, o il bravo autore di battute. Quasi un esercizio per copywriter da aggiungere al classico, antichissimo cartello del mendicante: scrivi una frase sulla tragica scomparsa del nostro ultimo Maestro del cinema, o quasi.


È morto Mario Monicelli. Bestiali, questi tagli alla cultura. **

È morto Mario Monicelli. Sarà sepolto sotto un cumulo di retorica. **

È morto Mario Monicelli. La Rai lo ricorderà trasmettendo La dolce vita. *

Muore suicida Mario Monicelli. The director’s cut. *****

Muore suicida Mario Monicelli. Lascia un paese piccolo piccolo. *****

Muore suicida Mario Monicelli. A volte la dignità richiede sacrifici.****

Muore suicida Mario Monicelli. Il comitato pro-vita chiede di poter replicare. *

Mario Monicelli si è ucciso gettandosi dalla finestra: fantasia, intuizione, decisione e velocità di esecuzione.**

Mario Monicelli è morto di vecchiaia. Mentre era in volo.****

Monicelli, malato terminale, ha deciso di farla finita. Ancora una volta ha saputo rappresentare l’Italia come nessuno.*****

Con Monicelli se ne va un pezzo del cinema italiano. Gli altri sono sotto il tappeto di Bondi. **

Bondi comunque nega ogni responsabilità: “È caduta solo la parte realizzata nel novecento”.**

Napolitano: “Monicelli ci ha fatto sorridere, commuovere e riflettere”. Purtroppo senza risultati.***

(le stelline le ha messe Ted)


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domenica 28 novembre 2010

Molto brutto è quasi bello.




Sono certo di avere visto cose molto più brutte sui giornali o i muri di casa nostra, ma questa galleria merita ugualmente. L'agenzia americana Fuzzco ha indetto un concorso che si chiama "How low can your logo?", e che premia appunto i loghi più brutti possibili, applicati a una fantomatica pastiglia energetica. Nella galleria ce ne sono anche di bellini, secondo quella antica e mai violata legge secondo cui molto spesso gli estremi confinano e quasi si toccano, e il brutto-brutto-brutto è in fondo piacevole.
Disbanded Scriptum: un suggerimento per i creativi in panne: quando proprio non vi viene un'idea, pensate alla cosa più brutta che vi viene in mente. A volte, miracolosamente, funziona.

Elvis has left the building.

giovedì 25 novembre 2010

Un sacco acid.



Una delle più belle, sottostimate musiche di Ennio Morricone, finalmente usata in pubblicità. Non male (anche considerando il prodotto). Agenzia JWT/Connect. Disbanded small curiosity: al centro del frame di Youtube vedo il nome di una collega art director, autrice l'altro di Telecom Gandhi (uno che non doveva avere problemi di acidità).

Elvis has left the building.

domenica 21 novembre 2010

Solo per chi ha visto il film The social network.*





*(e anche per i geeks/freaks/internetnerds).
I veri gemelli Vinklevoss, in studio e in acqua 5.

Elvis has left the building.

venerdì 19 novembre 2010

Non so se è Disbanded.




L'amica Nico mi segnala questo sito/idea che non saprei come definire. Le immagini parlano da sole. E anche la tag line dice tutto: "Tweet me and like me even when I'm dead". Come dire: Ora che sei morto, mi piaci molto. Sono gratificazioni.

Elvis has left the building.

giovedì 18 novembre 2010

La nascita dei "virali stampa".




Dopo l'esplosione svariati anni fa dei cosiddetti "virali" (filmati generalmente, ma non sempre, a basso costo diffusi sul web e condivisi dagli stessi utenti per la loro dirompente bellezza, o stranezza, o altro) forse oggi si può iniziare a dire che i virali non devono più essere solo dei video. Siti come Adsoftheworld, o Ibelieveinadv, o ancora profili Facebook locali (come da noi La Shortlist, semplice ma fortunata invenzione di un giovane creativo) dimostrano che anche un semplice pezzo stampa, o un radio divertente, o un generico pezzo rettangolare con sopra un'idea, non definibile quindi come "stampa" o altro, possono diventare dei veri e propri virali. Anzi, lo sono. Prendiamo come esempio la campagna qui sopra di H-57, agenzia di grafica: pubblicata su Fb da La Shortlist, viene vista e apprezzata dai 2500 iscritti al profilo, quasi tutti addetti ai lavori e potenziali clienti dello studio. Non saprei se e' "uscita" da qualche altra parte, e non saprei più nemmeno cosa voglia dire "uscita". Non mi interessa molto saperlo, a questo punto. Perché, a parte la sua bellezza in se' (l'accento non viene per colpa dell'ignorante device mobile con cui e' scritto questo post), la campagna merita una segnalazione proprio nell'use of media. Tutto questo e' importante, si fa per dire, perché apre anche ad altri media la possibilità di autodefinirsi "virali", con la pari dignità dei video. Creando un bello scompiglio a mio parere in tutte le classificazioni e scatolette varie dei concorsi creativi.
La domanda "e' uscito?" ormai si fa solo per Elvis.


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lunedì 15 novembre 2010

Mi manda Adolf Hitler.



Per entrare nella scuola di pubblicità migliore d'Europa e credo del mondo (la Miami Ad School), questo studente nigeriano si è inventato una lettera di raccomandazioni di Adolf Hitler, che da una fantomatica stanza ibernata tuona contro il mondo, "divenuto così sciatto da permettere perfino a un Negro delle colonie africane delle aspirazioni creative". Su di me la lettera avrebbe fatto effetto, pur non amando i CV troppo creativi. O forse appunto per questo. Resta il fatto che con quello che costano le scuole di pubblicità da noi in Italia, se siete aspiranti pubblicitari di famiglia ricca o semplicemente ottimi risparmiatori, la scuola dove andare è questa, non altre. (Always thanks Copyranter).

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martedì 9 novembre 2010

martedì 2 novembre 2010

Quando l'FBI combatteva l'integrazione razziale con le matite.



C'è stata un'epoca in cui l'FBI aveva metodi molto persuasivi e colorati per completare il suo Disegno. Trovate qui un libretto da colorare, spedito a tutte le famiglie americane nel 1968 circa, che narra le gesta dei negroes, dal continente natio fino ai giorni loro. L'intento sarebbe gettare discredito sulle Black Panthers, ma a me pare che un ragazzino dai 4-10 anni che veda i guerrieri di queste figure non possa che innamorarsene, tutto sommato. (via Copyranter)

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giovedì 28 ottobre 2010

I banner Ikea sono facili da montare, e hanno un nome umano.



Una bella iniziativa per Ikea della Grabarz di Amburgo: l'hanno chiamata Unbox the banner. Ti monti da solo il banner. A che pro? Nessun pro, ma fa ridere, e questo è il pro.

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mercoledì 27 ottobre 2010

Una donna parla al cellulare in un film di Chaplin del 1928.



Un altro virale riuscito dell'industria dei telefoni? O soltanto un apparecchio acustico dell'epoca? Bisognerebbe vedere la pellicola originale (The Circus) e fare un confronto. Oppure qualcuno aveva inventato i telefoni cellulari nel 1928 e non mi aveva avvisato.
A occhio non mi sembra un iPhone 4 perché vedo che la linea regge per più di 15 secondi.

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lunedì 25 ottobre 2010

Il museo delle relazioni Disbanded.



Non può esserci museo più Disbanded di questo: le relazioni naufragate, interrotte, spezzate. Raccontate attraverso i loro cocci. (Thanks MP!)

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domenica 24 ottobre 2010

Disbanded figurine collection. #47: Paolo Ciulla, falsario.




Come spesso avviene per le figure più Disbanded, è il misurato racconto di Wikipedia a rendere questa storia (segnalatami oggi su Repubblica dall'amico Vinx) ancora più bella:
"...Fra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento, probabilmente a causa delle simpatie anarchico - socialiste diffuse anche seguito dei Fasci siciliani e secondo alcuni delle sue tendenze omosessuali, fu costretto all'esilio. Nel suo giravagare passò da Roma e giunse a Parigi dove frequentò Montmartre sino al 1910 e dove conobbe, fra gli altri, Picasso, Rousseau e Modigliani. Sulle sue avventure si è spesso mischiato romanzo e realtà, specie per il periodo in cui si trasferì a Buenos Aires. Nel periodo argentino visse prima facendo l'aiutante di un fotografo, quindi tentò la falsificazione dei pesos per ribellarsi ad una repubblica che sentiva "falsa". Scoperto venne internato in un manicomio dove rimase sino al 1916. Tornato successivamente in Sicilia, deluso dalla sua esperienza in giro per il mondo, e voglioso di un riscatto decise di mettere a frutto la sua innata capacità nel mescolare i colori divenendo uno dei maggiori falsari della storia. La sua falsificazione delle banconote da 500 lire fu così perfetta che ne produsse migliaia prima che a Catania qualcuno s'accorgesse della contraffazione. Ciulla lavorava da solo ed era divenuto molto esperto nella produzione delle banconote, ma allo stesso tempo gli acidi lo avevano reso quasi cieco. La stima della banconote contraffate fu di circa ventimila unità, di una tale perfezione che anche i periti della Banca d'Italia ne riconobbero la qualità. Fu scoperto perché spinto da filantropia e dalla ricerca del riscatto sociale, iniziò a distribuire e far recapitare a casa di migliaia di famiglie poco abbienti biglietti falsi senza mittente e solo a causa di ciò venne scoperto. Il 17 ottobre del 1922 venne arrestato, processato e quindi subì una condanna di cinque anni, sino al 1927. Ciulla fu probabilmente un genio incompreso, di sicuro un personaggio interessante e che oggi viene spesso accostato a Robin Hood da alcuni, altri invece ne evidenziano la follia."

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martedì 19 ottobre 2010

Barba e Ken.



Le statistiche visibili ai proprietari dei blog sono in grado di dirti quali parole chiave vengono maggiormente utilizzate per collegarsi al tuo sito. Nel caso di questo blog, la parola chiave più usata è largamente "Ken", il fidanzato di Barbie. Solo a ottobre 2010, circa 250 visitatori sono venuti su questo blog digitando sui motori di ricerca "Ken" (contro i soli 203 che cercavano) "Ted Disbanded". Questo immagino a causa di un vecchio post che ritraeva le varie acconciature del pupazzo. Ecco perché oggi riprovo a postare qualcosa che riguardi Ken: una raccapricciante barba removibile grazie a un rasoio fasullo. Very Disbanded indeed. Spero porti milioni di barbieri verso questo blog.

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venerdì 15 ottobre 2010

Il fungo atomico di Hiroshima, scolpito dall'uomo che sganciò la bomba.



Robert Lewis, autore delle parole "My god, what have we done" (anche se appena sganciata la bomba pare avesse esclamato altro, ma potete leggerlo nell'interessante articolo multimediale) è anche l'incredibile autore di questa beffarda scultura, sopravvissuta alla sua morte, raffigurante il fungo più mortale di tutti i tempi. Ne ignoravo la sua esistenza, certamente Disbanded nella sua assurdità.

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mercoledì 13 ottobre 2010

Ne uccide più la pena che la spada.




Quando Sebastian Errazuriz ha scoperto che il numero di soldati americani suicidatisi nel 2009 superava il numero di quelli morti in Iraq, ha provato a indignarsi attraverso il suo blog o su Facebook. Ma la reazione è stata di indifferenza. Così è salito su una scala e ha dipinto questa statistica su un muro bianco, e solo allora la notizia è stata ripresa dai blog (solo i peggiori blog) e dai social network. Questa storiella sembrerebbe ancora una volta dimostrare che non è tanto il media in sé che fa la differenza, ma il modo in cui vai su quel media. In questo caso, una scala.

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martedì 12 ottobre 2010

Sempre meno pubblicitari, sempre più giocolieri.



Ammetto che non conoscevo questa nuova pratica, che a giudicare dai video caricati su You Tube non è tanto nuova. Si chiama Sign Spinning, ed è emblematica delle capriole che sempre di più tutti sono costretti a fare in questo lavoro. Contiene in fondo una dose di poesia e artigianalità che ci fa quasi tornare agli uomini sandwich. Diciamo che a prima vista non sembrerebbe il massimo se stai guidando a una certa velocità e vedi un cartello sottosopra, né se sei un passante e vieni colpito dalla punta di un cartello rotante. Però è un'idea. 3.0, o qualcosa del genere.

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lunedì 11 ottobre 2010

A spark is all it takes.



DDB DM9JaymeSyfu, Manila, Philippines/Art Director: Eugene Demata/Copywriter: Biba Cabuquit/Photographer: Ruben dela Cruz
Illustrators: Eugene Demata, Allan Montayre. (La prova che ancora si possono produrre belle idee con i fiammiferi).

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Vita e soprattutto morte dell'uomo che rovinò l'atmosfera.




Ricevo e pubblico da un Disbanded philosopher: "Ciao Ted! Oggi mi è ricapitata tra le mani la storia di Thomas Midgley, l'uomo che "ha avuto sull'atmosfera un impatto superiore a quello di qualsiasi altro singolo essere vivente nella storia della Terra". Il grande merito (o la grande colpa) del signor Midgley è stata quella di scoprire che il piombo tetraetile poteva essere utilizzato come antidetonante per la benzina, aumentandone il numero di ottani e portando ad una maggior efficienza dei motori. In tempi in cui di clima ancora si parlava poco, la scoperta venne accolta con entusiasmo. A distanza di anni invece ci si è accorti che questo pacifico signore della Pennsylvania ha inconsapevolmente contribuito a uccidere più persone dei maggiori dittatori del '900. Non poteva che essere disbanded anche la sua morte. Cito: "Nel 1940, all'età di 51 anni, Midgley contrasse la poliomielite, malattia che lo rese disabile. Ciò lo spinse a ideare un sistema che permettesse, a chi fosse affetto da paralisi, di potersi alzare autonomamente dal letto. Midgley progettò un complesso sistema meccanico, provvisto di corde e carrucole, che in realtà fu la causa determinante della sua morte. Midgley rimase infatti impigliato accidentalmente nelle corde del dispositivo e ne fu strangolato". (Thanks Andrea)

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giovedì 7 ottobre 2010

Il senso di una lampo.



"Smetti di essere un amico e impara a essere un uomo", dice la campagna eloquentemente chiamata "Ex-Friend" di AXE.
Qui uno spot, poi c'è anche l'intero sito su cui imparare - eventualmente - qualcosa. (via Copyranter)

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mercoledì 6 ottobre 2010

1st.



"Bridget Driscoll (died 17 August 1896, aged 44) was the first pedestrian victim of an automobile accident . As she and her teenage daughter May (and possibly one other person) crossed the grounds of the Crystal Palace in London, she was struck by an automobile belonging to the Anglo-French Motor Carriage Company that was being used to give demonstration rides. One witness described the car as travelling at "a reckless pace, in fact, like a fire engine." Thanks Wiki.

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lunedì 4 ottobre 2010

Se vuoi fare l'art director elimina il Comic Sans.



E' un'applicazione che distruggerà il famigerato Comic Sans dal computer dell'aspirante art director: sacrificio estremo in nome del buon gusto e dell'armonia tipografica. Bella idea della Happiness di Bruxelles, agenzia che fa di tutto per combattere la sua rivale più grande, chiamata Sadness.

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sabato 2 ottobre 2010

Seguire per la prima volta nella propria vita le istruzioni delle hostess.



Non è ben chiaro se quello della linea aerea Cebu Pacific sia un esperimento, un singolo episodio da mettere sul web sperando nel rimbalzo pazzo di blog come questo e nella spinta dei social network, oppure la prassi. Escluderei questa ultima ipotesi, che comporterebbe d'ora in avanti determinate qualifiche delle Flying Attendants, non proprio tutte pertinenti con il volo. Non mi è al momento nemmeno chiaro se la piacevole danza delle hostess contribuisca a seguire di più o di meno le loro istruzioni. Certo è che io di solito non le seguo, e almeno stavolta qualcosa invece ho imparato. Di fatto il video è decollato ai primi posti di quelli visti in rete, e molti di noi apprendono solo oggi che la Cebu esiste. Sono risultati. I piloti pare siano seri.
(Raccolta all'atterraggio: "Com'è andato il volo?" "Abbiamo ballato un po'".)

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giovedì 30 settembre 2010

Quando la creatività è non inventarsi niente.



Mi piace quando per dire una cosa seria e vera si sceglie la strada più dritta. Ecco uno spot senza fronzoli della australiana Colman Rasic, piuttosto lungo ma dritto al punto, sulla piaga dello sfruttamento del lavoro nero. Girato benissimo (so real!), con bella colonna dei Muse (c'è anche una versione Radiohead). E a conti fatti, per la causa, forse arriva di più una cosa del genere rispetto alla classica bella trovata pubblicitaria. Di Disbanded ci sarebbe molto, ma sono questioni più grandi di questo blog. Per saperne di più: mtvexit. (Thanks My predictions.)

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martedì 28 settembre 2010

Qualcuno nel 1950 aveva fatto di peggio.



(Post in memoria del padrone del Segway)
Nel 1950 qualcuno aveva inventato il Dupoed, precursore Disbanded del triciclo a due ruote denominato Segway, il cui padrone-azionista è deceduto ieri finendo in un burrone mentre ne era alla guida, come avrete certamente letto.

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lunedì 27 settembre 2010

Mr Pink 2011.



Divertente parodia del film di Tarantino (Le Iene), per il Queer festival 2011 di Lisbona (via Copyranter). Qui il Mr Pink originale: quel Disbanded di Steve Buscemi.

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giovedì 23 settembre 2010

Pubblicità che oggi (non) potrebbero uscire.



Esistono molte gallerie di vecchie pubblicità che oggi non potrebbero mai uscire (specie all'estero). Questa mi pare la migliore e la più completa. Si spazia dal sessismo al razzismo con grande disinvoltura, ed è incredibile come siano posizioni che hanno anticipato di almeno 50 o 60 anni le vedute del governo.

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mercoledì 22 settembre 2010

Exodus on skateboards.



Un lungo e interessante articolo (boring, per i non addetti ai lavori) sull'esodo delle migliori menti creative dalle grandi agenzie alle piccole, piccolissime, o addirittura new-born. Perché tutti hanno bisogno di un nuovo modello di agenzia, ma è più facile inventarsene uno nuovo che cambiare quelli esistenti.
Tutte cose che già sappiamo, ma qui sono scritte bene.

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venerdì 17 settembre 2010

How to pronounce correctly "EA sports" e vivere sereni.



Chi non ha almeno una volta giocato con un game introdotto da questa sigla e da questa voce? Ecco un video-tutorial di cui sentivamo tutti la mancanza. Thanks Josè.

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giovedì 16 settembre 2010

Joshua Abraham Norton, Imperatore degli Stati Uniti.




Personaggio esistito veramente, e anche un po' famoso nei suoi anni a metà del 1800. Molti anni prima di Berlusconi, si autoproclamò "Emperor Norton I", dimostrando già all'epoca la grande tolleranza e apertura della città San Francisco. Fu emesso del conio a suo nome, banconote vere e proprie che possiamo vedere qui. Si batté per la costruzione di un ponte nella baia della sua città, e per l'abolizione del Congresso degli Stati Uniti. Alla fine però fu abolito lui. Disbanded ante litteram.

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mercoledì 15 settembre 2010

Don't try this at home.



Alcuni elementi mi dicono che forse il luogo dove andare a fare questo lavoro è proprio il Giappone. Ancora si producono spot assurdi che ti lasciano interdetto. Soprattutto, si producono. La follia quindi viene ricompensata, e questo per il nostro lavoro se non è tutto, è molto. Inoltre credo che laggiù tu possa fare il creativo anche (o specialmente) se hai 7-8 anni, e generi idee come questa. Viceversa, se proponi un'idea come questa in Italia fai la fine degli omini-uccello in essa raffigurati. (via copyranter)

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martedì 14 settembre 2010

Home of the Disbanded.




Due siti che parlano di home, a loro modo: Il primo sito senza home e l'inutilissimo Mapenvelope.

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The crying wife.



Un uomo ha sposato una donna molto sensibile. Al punto tale che piange per ogni film, che sia dramma o commedia. Piange perfino durante Star Wars, per dire. Per cui non ritiene di dover far altro che riprendere le reazioni della donna, e farci un sito, che chiama appunto The Crying Wife: Scrive l'autore: "My wife has some of the funniest reactions to movies that you’ll ever see! A movie with a happy or sad ending catches her heart and produces some of the funniest commentaries ever! After we watched the entire Star Wars saga, she was so moved by Vader’s choice to move back to the light side that she cried tears of joy for about 25 minutes! Being a loving husband, I of course grabbed our camera and shot the whole thing...". Si domanda giustamente Andrea che me lo ha segnalato: è più Disbanded lui che ha avuto questa idea (e guarda in macchina mentre lei piange) o la donna, che in fondo lo ha sposato?

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domenica 12 settembre 2010

Perché possiamo dire che Somewhere è un film Disbanded.



Ecco gli 8 motivi per collocare in queste pagine Disbanded il film sicuramente diretto ma non saprei quanto scritto da Sofia Coppola. 1: Si svolge allo Chateau Marmont, luogo Disbanded per eccellenza, per i motivi di cui si parlò qui tre anni fa esatti (l'idea migliore del film, anche per il modo in cui Coppola riesce a restituirci la dimensione fané del luogo). 2: Si inserisce nel filone "nella mia Disbanded vita entra una luce che le dà un senso." (vedi The Wrestler, o ancora meglio Stranger than paradise di Jarmush, ma siamo lontani anni luce). 3: L'assenza totale di musiche in un film che ne avrebbe richieste a iosa. 4: Alcuni dialoghi, involontariamente comici ("Cosa ti succede?" "Mi sento una nullità" "Hai provato a fare del volontariato?"). 5: Il protagonista è un nano. 6: Il finale del film e altre scene (quella della conferenza stampa e dell'elicottero) che ricordano per stile e profondità Carlo Verdone (del resto la Coppola ha sempre detto di ispirarsi ai maestri italiani). 7: Il fatto che abbia vinto il Leone a Venezia, festival ormai sempre più snobbato nel mondo, e in cui - perfino lì - gli italiani nulla raccolgono. 8: La presenza di Maurizio Nichetti, Frassica, la Marini e la Ventura, che interpretando sé stessi fanno fuggire in America di corsa il protagonista e sua figlia, entrambi disgustati: non so quanto sarei stato contento di questo cameo.
Le cose belle del film: l'inizio, lo Chateau Marmont, la giovane attrice Elle Fanning, il cameo di Benicio del Toro, e naturalmente le due gemelle.

Elvis has left the building.

sabato 11 settembre 2010

I had a dream 2010.



Sono i giorni della follia in America. Dopo il pastore della Florida che vuole bruciare il Corano, o anzi prima ancora di lui, ecco Phil Davison, candidato al ruolo di Tesoriere della contea di Stark, Ohio. I due in effetti potrebbero allearsi. Il suo pacato e lucido discorso non gli è valsa la nomina, ma in compenso il video ha avuto un grandissimo successo sui siti di tutto il mondo. Il mancato politico, che non aveva mai sentito parlare di You Tube, si è detto molto stupito della popolarità conquistata con il suo speech. Pare che ritenterà con la Lega a novembre.


Elvis has left the building.

mercoledì 8 settembre 2010

La scoperta di un blog di Chicago: se attacchi banconote vere a un albero, i passanti le raccolgono felici.



E sono banconote da un dollaro. Nel caso di banconote da 100 dollari, un blog di matematici ha calcolato che le persone sarebbero circa cento volte più felici.

Elvis has left the building.

Troppo pigro per enter the building.



Essere troppo pigro per fare le scale della tua palestra. Ma anche per tosare l'erba del giardino, per affrancare una lettera, per spegnere un incendio fare pipì in piedi, per chiedere le elemosina. (Essere troppo pigro per ringraziare Sal per questa galleria).

Essere troppo pigro per left the building.

lunedì 6 settembre 2010

Cosa c'è di più pratico di un crittogramma a più strati di colore da portarsi sempre dietro memorizzando un simbolo di partenza?




Conoscete forse un sistema più immediato e sicuro per ricordarvi la password? Questo sito, con la sua splendida traduzione-Google, sostiene di no.

Elvis has left the building.

Giovanni Muciaccia spiega come trasformare la sim per farla entrare nel nuovo iPhone 4. Prossimamente su Art Attack.



Curiosamente (o forse no) non è stato dato sufficiente spazio alla bizzarra trafila che gli utenti italiani devono seguire se vogliono inserire la propria sim card in un nuovo iPhone 4. Lo slot (finestra di tempo entro il quale un aeromobile ha il permesso al decollo; lasso di tempo in cui il manager potrà riceverti; ma in questo caso la sede preposta alla collocazione della sim) del nuovo iPhone è molto più piccolo di una normale sim card. La tradizionale schedina non entra in nessun modo. Cosa fare allora? Cercare su internet. E trovare svariati siti e video che spiegano che bisogna munirsi di forbici, taglierino e pennarello indelebile, poi chiamare Muciaccia con il vecchio telefono, e ridurre la sim card proprio come spiega quest'altro video. La cosa forse ancora più folle è acquistare l'adattatore di sim, che ti taglia la card senza sbagliare: con soli 23 euro hai un oggetto che usi una sola volta in vita tua e poi butti. Tutto questo, per un gioiellino tecnologico, sounds Disbanded to me. (thanks Chichi per il titolo. Post scritto in uno slot di tempo libero).

Elvis has left the building.

venerdì 3 settembre 2010

Via Alberini angolo Lumiere.



"Ciao, mi chiamo Daniele,
seguo il tuo blog e volevo
segnalarti tale "Filoteo Alberini":
praticamente secondo wikipedia
inventò il cinema un anno prima dei fratelli
Lumiere, ma per un ritardo della burocrazia
perse il primato

http://it.wikipedia.org/wiki/Filoteo_Alberini

ironia della sorte, oggi via Alberini e largo Lumiere
sono una accanto all'altro nel quartiere del Tufello,
a Roma

più disbanded di così è difficile

ciao, daniele"

Elvis has left the building.

giovedì 2 settembre 2010

Dopo tre giorni l'orso puzza.



Le possibilità di creare stupore e divertimento sul web crescono e addirittura invecchiano nel giro di poche settimane. Tanto che gli stessi blog sono inadeguati per parlarne, essendo troppo lenti. In questa operazione i creativi (e i nuovi creativi: i tecnici) hanno studiato una miriade di possibilità per impiegare l'orso e il cacciatore. Io ho provato a scrivere, una volta dentro, anche "il cacciatore mangia l'orso", e perfino questa possibilità è stata filmata. Certo, se mi chiedi come si chiama il prodotto non so dirtelo, ma vuoi mettere il divertimento? Per non parlare delle emozioni provocate dal fantastico video degli Arcade Fire. Che però è uscito già da qualche settimana, quindi è vecchio. Preistorico addirittura.

Elvis has left the building.

mercoledì 1 settembre 2010

NYC Subway, 1980 circa.




Una galleria dei tempi delle gang, dei Warriors e dei graffiti.

Elvis has left the building.

martedì 31 agosto 2010

Sei anni dopo aver ucciso John Lennon, Mark Chapman era ancora pazzo. Forse ancora più pazzo.




Nell'aprile del 1986 Mark Chapman scrisse questa lettera a un esperto di memorabilia dal carcere dove era rinchiuso per l'assassinio di John Lennon. Nell'incredibile scritto, il pazzerellone chiedeva che valore potesse avere il disco (Double Fantasy) autografato da John Lennon poche ore prima di morire. Come infatti forse molti ricorderanno, Mark Chapman si era fatto autografare nel pomeriggio questo disco da Lennon, per poi ucciderlo verso le dieci di sera aspettandolo sotto casa. Vi trascrivo i passaggi più significativi della farneticante missiva: "...On December 8, 1980 I shot and killed John Lennon. Before this, earlier in the afternoon, I had asked him to sign his Double Fantasy album. He did this also signing the date: 1980. I then placed this album behind the security guard's booth where it was found after my arrest" "...Is there a value that could be assigned to an item like this? Is this something that could only be determined at auction? Please let me know your feelings on this. Also, do you have any Stephen King holograph material available? What is the worth of such items?
Any J.D. Salinger letters available? I would like any holograph letters.
Could you send me any addresses of other dealers who might have any of the above items?
Thank you Kindly,

M.CHAPMAN
81 A 3860
BOX 149
ATTICA CORRECTIONAL FACILITY
ATTICA, NY 14011
ELVIS HAS LEFT THE BUILDING.

lunedì 30 agosto 2010

Il ristorante chiuso per truffa ai turisti giapponesi riapre e viene truffato da un turista libico.



Tra i tanti ristoranti di Roma dove fermarsi per uno spuntino, l'entourage di Gheddafi sceglie con il laser proprio questo . Il minimo che ci si possa augurare è che abbiano ordinato champagne pagando in Dinari.

Elvis has left the building.

domenica 29 agosto 2010

La zuppa unge.



Il sonno estivo del blog Disbanded viene interrotto da questa missiva del Product manager della Campbell soup, datata 1964, ad Andy Warhol che aveva già dipinto le 32 tele con la famosa zuppa due anni prima. Nella garbata e ossequiosa lettera il colletto bianco ammette di aver tentato in passato di acquistare uno dei celebri pezzi, ma di essersi ritirato di fronte al costo eccessivo. E quindi si offre di mandare un paio di casse di zuppa all'indirizzo di Warhol (che di certo non poteva permettersele) con il chiaro scopo di ricevere qualcosa indietro. Anche solo una lettera autografa. O un asparagus avanzato.

Elvis has left the building.

venerdì 30 luglio 2010

Vs.



"Dancing Pigeons", Ritalin, directed by Tomas Mankovsky. Disbanded rating: 3/5.

Elvis has left the building.

martedì 27 luglio 2010

Una Disabnded Hit dell'estate, perfetta per la vostra macchina del tempo.



Ba Ba Go Go, firmata da Topo, è una non-hit italiana del 1983. Non si vede perché dovrebbe avere successo oggi,
per cui la regaliamo ai fedeli adepti di questo blog a cuor leggero. Gioco dell'estate: trovare un altro pezzo di cui non esistano le lyrics online.

Elvis has left the building.

domenica 25 luglio 2010

Rare Photos of Famous People.*



*(Tra cui, George Clooney).
Imperdibile galleria di foto rare di celebrities. Segnalo tra le più Disbanded Sean Connery culturista e i Jackson 5 che vanno a trovare Bob Marley (??) ai tempi in cui egli viveva sugli alberi.

Elvis (and his father) has left the building.

venerdì 23 luglio 2010

mercoledì 21 luglio 2010

8 motivi per trattare bene la vostra donna.



Una piacevole galleria di otto fidanzate sull'orlo di una crisi di nervi. Si va da quella che uccide il suo fidanzato sedendovisi sopra, a quella che si finge morta con un sms, ad altri indicibili giochi testicolari. Alla fine dell'articolo si scopre che le 8 donne sono solo la Parte Seconda di una lunga, Disbanded story.

Elvis has left the building.

domenica 4 luglio 2010

Most Disbanded newspaper headline ever.



Uno esce di casa con un normalissimo costume da barretta di Snikers e non si immaginerebbe mai tutto questo casino.

Elvis has left the building.

martedì 29 giugno 2010

10 ore per finire il match, 1 ora per fare l'annuncio.



Sempre amato gli "instant ad", quelle pubblicità fatte al volo su un fatto o un evento di attualità. La JWT London ha fatto uscire questo poster un'ora dopo la fine del match più lungo della storia del tennis (quello durato 10 ore, con il set 70-68), per il suo cliente Kit Kat e il suo celebre claim. Inevitabile che gli venisse in mente, però - che so - poteva anche succedere che qualche altra JWT facesse prima soffiandole l'idea, e sarebbe stato dramma.

Elvis has left the building.

lunedì 28 giugno 2010

Cannes 2010, Category "Non ha vinto niente but I like it".

Dalle Shortlist di Cannes, quattro che non ce l'hanno fatta a diventare leoni.











Elvis has left the building.

sabato 26 giugno 2010

Cannes: deciso il Grand Prix 2010 e già che ci siamo anche quello del 2011.



Dopo anni di "operazioni" e spiazzanti virali, il Festival di Cannes come previsto riscopre lo spot classico: vince Old Spice (W&K) contendendolo fino all'ultimo a Johnny Walker. La campagna Nike dei mondiali (altra super favorita) non era stata iscritta, perché uscita troppo tardi: così può già ipotecare il GP 2011. L'Italia esce dal Festival di Cannes con gli ultimi 3 leoni in TV: due argenti (Rolling Stone magazine, BBDO e ING Direct di Leo Burnett, quello delle persone attaccate al manifesto) e un bronzo (Citroen, EURO RSCG). Un totale di una quindicina di preziosi felini (sapete quanto costa farsi fare una copia in più di un leone?) da riportare a casa, bottino insperato e forse folle da pronosticare alla vigilia. La creatività nazionale è quindi apparentemente resuscitata? Who knows. A parte lo sforzo creativo delle agenzie, ci sono tre concause per questo successo: l'ottimo lavoro lavoro dei giurati italiani, che hanno spiegato, difeso, convinto. Recuperando lavori che a volte erano addirittura in 16esima posizione, ma poi si sono trasformati in metallo. E' così che si fa. Altra cosa che ha contribuito a questo risultato è stato - banalmente - il proliferare di categorie e la conseguente distribuzione di più statuette. E per finire, non si deve dimenticare che circa una decina di leoni provengono dalla stessa campagna ("Auditorium"), che però fallisce proprio nella categoria più prestigiosa e forse più pertinente a quel lavoro: la Titanium, dove non entra in shortlist. Del resto mai nessun lavoro italiano ci è mai entrato. Ma alla JWT possono consolarsi visto che, a occhio e croce, grazie a quella retata di leoni l'agenzia dovrebbe uscire da questo Festival come una delle top 3 di tutto il mondo.

Elvis has left the Palais.

giovedì 24 giugno 2010

La prova che Cannes è una lotteria, in poche righe piene di vocali.




Come può accadere che una campagna nel 2009 a Cannes non entri nemmeno in shortlist, e l'anno successivo vinca il Grand Prix (e venga poi squalificata)? E' una bella domanda, e non lo dico perché l'ho posta io. Accade infatti che il GP della stampa venga dato a questa campagna per lo Scarabeo della Ogilvy Mexico. Ma il sito AdWeek scopre che la campagna è presente in molti blog già nel 2008: e quindi, andando a spulciare, si vede che era stata già iscritta al Festival lo scorso anno, cosa vietata dal rigido regolamento del festival dei fake. Quindi il Grand Prix viene revocato, e lo vince una campagna con Marylin Manson e altri figuri della BBDO Brazil. A parte farci disquisire se sia giusta o meno questa severità, la storiella ci insegna quanto Cannes sia una lotteria: un anno la tua campagna può non entrare, ma con una giuria diversa può essere un Grand Prix. Roba da togliere il sonno a molti creativi. E la reputazione a molti festival.
(L'Italia come già raccontato vince un argento con le Rear view Cameras di DDB e un bronzo con Museo del Fumetto di JWT.)

Elvis has left the building.

Il figlio segreto di Elvis, già ubriaco di cioccolatini al whisky.



Oltre al prevedibile GP per "Be Stupid" di Diesel, la categoria tutto sommato più facile da fruire di tutto il festival (quella dei Poster: non devi passare le ore a vedere video di case histories) premia la bellissima operazione del Teletrasporto, già vista qui a gennaio. L'Italia prende un altro oro con l'operazione-Auditorium, intesa qui come ambient (per questo è nei Poster). Ma quella che vediamo qui è la più Disbanded di tutte: bambini ubriachi per via di cioccolatini al whisky. Da 0 a 10,è fake 11.

Elvis has left the Palais.

mercoledì 23 giugno 2010

Cannes 2010: no Grand Prix on Radio Lions.



E anche questa è una notizia. Sembra che il GP naturale dovesse essere assegnato alla campagna per la Croce Rossa della Colombia, ma le regole prevedono che le campagne sociali non possano vincere il GP. Quattro ori se li è invece portati a casa questa campagna per la birra Dos Equis, con il personaggio di Mr. Interesting, già protagonista dei relativi spot. Ancora una volta Cannes Radio premia la scrittura più che il trick sonoro (come dimostra la più premiata campagna radio di tutti i tempi: Real men of genius, o le fantastiche serie di National Thoroughbred Racing), motivo per cui alla fine i radio li fanno i copy, generalmente. Riporto da un articolo: "Jury head Paul Lavoie, chairman of Taxi, said that the jury particularly liked the end line, "I don't always drink beer. But when I do, I drink Dos Equis". Noi fanatici della radio ci accontentiamo di queste piccole cose. Sfumature, si potrebbero chiamare.

Elvis has left the building.

lunedì 21 giugno 2010

Auditorium entra nel Cannes Auditorium, e altre piccole soddisfazioni dell'Italia di Lippi.








Dopo i primi annunciati, meritati e speriamo-servano-a-qualcosa-successi della campagna Auditorium di Heineken (2 ori e 2 bronzi nei Promo Lions, aspettando Titanium e TV, più qualche shortlist varia), ecco le per-ora-shortlist italiane nella categoria Press di Cannes. Curiosamente le unisce una stessa caratteristica: raccontano tutte e tre delle storie (e, of course, si sono viste pochissimo). JWT firma la seconda fortunata serie del museo dei fumetto e la campagna Rimmel (unica presente nella categoria Cosmetics&Beauty). Mentre la campagna delle Rear view cameras è della DDB. Nei poster entra in shortlist l'ambient di Heineken. Direttore Creativo di tutte queste campagne è Marcello Lippi.

Elvis has left the building.

mercoledì 16 giugno 2010

Se lo squalo di Spielberg giace in una discarica, dove giacerà quello di Batman e Robin?



Recentemente ho letto la notizia del ritrovamento in una discarica americana di uno squalo finto, poi rivelatosi essere uno dei tre squali usati per l'omonimo film di Spielberg: due erano stati distrutti dopo il film, e uno era finito prima negli Universal Studios Tour e poi in quel mare di immondizia. Mi chiedo quindi: se uno squalo-celebrity come quello finisce nella spazzatura, che fine potrà mai aver fatto questo autentico pezzo di plastica rigido comparso in un film di qualche anno fa? A parte l'assurdità di due supereroi che devono sudare le sette camicie per liberarsi di un pesce appeso alla scaletta di un elicottero, e' da notare il grande lavoro del team degli effetti speciali. Noterete che lo squalo quando viene colpito emette il classico suono del pupazzo di gomma vuoto. Pare che la produzione del film sia stata poi multata per aver gettato in mare un pezzo di plastica così grande. (Thanks to i 2 Davidi)

Elvis has left the building.

martedì 15 giugno 2010

Quando Andy Warhol disegnò un piccolo pene su un chip di ceramica spedito sulla luna.




Potrebbe essere il titolo più Disbanded di questo moribondo (ma è solo la fiacca pre-estiva, non suonate la campana) blog. Invece è una storia vera, raccontata da USA Today e da un autorevole programma pseudo-scientifico (video). Nel 1969 si pensò di far salire sull'Apollo 12 un museo in miniatura che raffigurasse qualche esempio significativo degli artisti più quotati dell'epoca (Jasper Jones escluso, del resto la bandiera era già stata spedita con l'Apollo 11). Così Robert Rauschenberg disegnò una linea, Claes Oldenburg raffigurò Mickey Mouse che fa la linguaccia, David Novros e John Chamberlain delle figure geometriche. E Andy Warhola? Un razzo, apparentemente. Di quelli che spesso compaiono sulle piastrelle dei bagni pubblici o nelle cabine telefoniche.

Elvis has left the building.

mercoledì 9 giugno 2010

DOD (David On Demand).



Ecco cosa trovate se cercate su Facebook "David Perez" o David on Demand: "My name is David Perez. Leo Burnett is sending me to Cannes on one condition – I have to do anything you tweet me. 24 hours a day, all week long. Oh – and I’ll be wearing a pair of webcam glasses. Watch it all go down on DavidonDemand.com". Il ragazzo però sta già mettendo le sue grasse mani avanti, dichiarando che anche DoD ha dei limiti. In ogni caso, più che di David, mi sembra una bella idea di Leo.

Elvis has left the building.

venerdì 4 giugno 2010

Il primo banner profumato.



Divertente super-fake brasiliano per annunciare un nuovo profumo. Cosa meglio di un bel banner profumato da lanciare su larga (?) scala negli internet point di tutto (?) il Brazil? Verrebbe da chiedersi cosa succede se clicchi il banner da casa. Ma ancora una volta l'idea funzionerà grazie al tam tam sul web, e ai click a questo video. Per il resto io ho cliccato ed è uscito fuori un odore di silver in Cannes.


Elvis has left the building.

martedì 25 maggio 2010

Advertising, why not?





Voglio scommettere che quest'anno il GP del festival di Cannes della pubblicità verrà assegnato a uno spot tradizionale. Dopo anni di (meritati) primati di operazioni web, virali o in qualche modo trasversali, quest'anno le coscienze ormai pulite delle giurie del festival più importante del settore daranno il leone più importante a un commercial vero e proprio, magari lungo tre minuti, magari destinato a spazi media speciali, ma pur sempre uno spot. Non mi stupirei se fosse un'idea addirittura razionale e old fashioned. "Del resto abbiamo già dimostrato di essere attuali e contemporanei negli anni passati." - dirà il Presidente - "Oggi possiamo anche permetterci il lusso di premiare quello che ci piace veramente; l'incredibile piano sequenza sulla lunga camminata di Robert Carlyle o le spettacolari sliding doors di Rooney, Cannavaro e i due Ronaldi, senza che nessuno pensi che siamo bolliti. Siete con me? Votiamo:...".


Elvis has left the building.

Le tiro il mio biglietto da visita.



Conoscevo un creativo che faceva un uso talmente smodato dei suoi biglietti da visita da fare forse invidia addirittura al Maestro del Lancio dei Biglietti da Visita. Uno di quei virali in cui ti chiedi fino alla fine: ma è un falso o è un pazzo? (la risposta giusta per me è la due). Samsung c'entra un po' tirato per i capelli, ma chi se ne frega: l'ennesima prova che un virale, per funzionare, deve essere così: spettacolare, divertente, abbastanza pazzo, non replicabile con altri oggetti similari. Io ho provato un po' nel pomeriggio con alcuni miei biglietti da visita e con delle carte da gioco, ma niente: non volano. E' lunga la strada per diventare Master. (Thanks Lady L Shiny Red)

Elvis has left the building.

venerdì 21 maggio 2010

Strange pop art mutation (per vedere il video cliccare qui sotto).


Original Video - More videos at TinyPic

Un'altra tendenza colta sul nascere nell'affollato terreno dei video già esistenti ma riadattati. Due esponenti dell'indie/dream (oh!) pop di New York, cantano perfettamente a sync sul video di Justin Bieber "Never let you go". Ma cantano una song completamente diversa, e nuova. Se gliene fregasse qualcosa a qualcuno di Justin Bieber e dei due esponenti dell'indie dream pop ci sarebbe da leccarsi i baffi. Qui il deprimente pezzo originale. (In ogni caso thanks Cifra)

Elvis has left the building.

giovedì 13 maggio 2010

Come trovare lavoro in pubblicità (e vincere un premio) sfruttando la vanità dei direttori creativi.




Nonostante sia diventato un lavoro di cui andare ben poco fieri, molti direttori creativi delle agenzie di pubblicità hanno ancora un ego talmente grande da aver invitato a nozze questo tizio che cercava lavoro. Alec Brownstein ha pensato infatti di sfruttare le frequenti ricerche del proprio nome su Google da parte dei più importanti CD di New York, comprando il risultato di ricerca (il Top Spot) che esce fuori per primo a un prezzo stracciato: pare un totale di 6 dollari. Molto più economico di una Portfolio Night. Risulato: un gold pencil al Clio, e un lavoro alla Y&R di New York. Qui maggiori dettagli.

Elvis has left the building.

mercoledì 5 maggio 2010

Join the pipe.



Mi chiedevo che fine avesse fatto il più internazionale e più premiato dei creativi italiani, Lorenzo De Rita, ed eccolo sbucare con questo bellissimo progetto sociale, che si propone di portare l'acqua nei posti del mondo dove l'acqua non c'è, o è impura, o è troppo lontana. Si tratta di piccoli contenitori a forma di tubo (anzi: con le varie forme del tubo: curvo, a Y, a U) in vendita a una quindicina di dollari cadauno, che "incastrati" uno all'altro formano un immaginario serpentone di tubi che attraversa tutto il mondo, monitorato addirittura con un "Google downearth", mappa di questo immaginario (ma neanche tanto) condotto sotterraneo. Se il progetto vi piace, comprate un tubo qui.

Elvis has left the building.

venerdì 23 aprile 2010

The most Disbanded cofanetto ever.




The La's, passati più o meno alla storia per un solo pezzo ("There she goes") e poi svaniti nulla, pubblicano oggi un cofanetto di 4 Cd e 96 pezzi. Che purtroppo non sono 95 remix di There she goes. Ringrazio l'amico Cifra per la news.


Elvis has left the building.

giovedì 15 aprile 2010

Correre la maratona in 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 8 ore, 32 minuti e 20.3 secondi.




La Disbanded piccola storia di Shizo Kanakuri, che venne dato per disperso nella Maratona dei Giochi Olimpici del1912 Stoccolma.
In realtà, sopraffatto dal calore e dalla stanchezza, si era fermato in un giardino a bere un'aranciata, e poi se n'era ripartito per i lidi giapponesi senza lasciare traccia di sé. Ritrovato per caso nel 1966, fu convinto a tornare a Stoccolma per ultimare la sua maratona. Così fece, con il tempo totale di 54 anni, 8 mesi, eccetera. Servirebbe un commento del Colonnello. (thanks Francesco)

Elvis has left the building.

martedì 13 aprile 2010

Chocolate, not Gorillas.



(Sottotitolo: si può anche fare qualcosa di bello mostrando il prodotto.) Agency: Fallon London. Director: Henrik Hallgren.

Elvis has left the building.

lunedì 12 aprile 2010

Portfolio Night 8, alcune domande.



Avrei evitato un post sulla Portfolio Night 8 (la terza in Italia, voluta sempre dall'ADCI) il 20 maggio 2010, se non avessi ricevuto un questionario abbastanza interessante da Brett McKenzie (uno dei coordinatori dell'evento) che pone alcune buone domande ai direttori creativi partecipanti alla PN. (Per chi non sapesse cosa è la Portfolio Night, qui c'è tutto). Ma ecco le domande che hanno catturato la mia attenzione, tra le 30 del questionario:
13. How many pieces should be in a portfolio? How many campaigns?
14. List three adjectives that describe the ultimate junior creative.
17. In your opinion, is it better for new creatives to sell themselves as readymade
teams, or as individuals to be paired up with who a CD believes
would be a good match?
20. How do you feel about non-advertising expressions of creativity in a
portfolio? For example, photography or poetry?
21. Do you think there is much of a distinction left between writers and art
directors nowadays?
24. A top-notch portfolio is crucial, but how much does personality count
towards making a hire?
28. What would you say to a person with one phenomenal piece in their
portfolio, but everything else in his or her book is mediocre or worse?
30. How do you know when you’ve just seen the best idea you’ve ever
seen?
Io ancora non ho risposto, ma intanto lascio le domande a disposizione di chi voglia dare un suo parere.

Elvis has keft the building.

mercoledì 7 aprile 2010

Puoi anche togliere l'audio, tanto leggo il tuo labiale riflesso nello schermo.



Bizzarra testimonianza delle caratteristiche anti-riflesso del nuovo iPad. Al minuto 0'50" l'omino (di cui ironicamente possiamo leggere il labiale riflesso nell'iPad), felice di poter finalmente sfogliare il libro di Winnie the Pooh invece di andarsene in giro per NY, dichiara: "Vi sfidiamo a fare altrettanto utilizzando un libro di carta sotto il sole a picco del mezzogiorno di New York o di qualsiasi altra parte del mondo". Ora va bene tutto, ma io un libro di carta illuminato dal sole lo leggo che è una bellezza. E credo pure che continuerò a farlo, se i risultati sono questi. Senza nulla togliere all'oggetto e al suo amato inventore.
(update : Will it blend?)


ELvis has left the building.

lunedì 5 aprile 2010

Gli inglesi sono più intelligenti degli italiani? Oppure siamo noi a essere più stupidi?



Se all'estero la pubblicità non tratta i propri connazionali come degli stupidi, mentre da noi sì, ci deve essere un motivo e ho paura a pensare quale sia. Da anni in Inghilterra c'è una campagna sulla sicurezza stradale che insiste su questo bellissimo insight, semplice come tutti i pensieri più belli: quando guidi ci sono cose a cui presti attenzione, e altre meno. E sono proprio queste ultime che rischiano di più. Una campagna che ha avuto la punta più alta con l'inarrivabile "moonwalking bear", e che poi ha proseguito sempre con grande intelligenza e civiltà. Questo è l'ultimo episodio, ancora più laterale e certamente inaspettato, proprio come un ciclista che sbuca all'improvviso. La stessa lateralità in Italia sarebbe impossibile. Il brief sarebbe "non mostrare sangue", proprio come nella campagna UK, ma un'esecuzione simile sarebbe impensabile, qualunque ministro anche illuminato sedesse sulla poltrona di turno. Oggi la campagna è questa, ma più o meno la storia non cambia se guardiamo ancora più indietro, salvo rarissime eccezioni antiche. Mi domando da dove provenga una così bassa considerazione delle nostrane capacità di emozionarci davanti a un bel pensiero, di riflettere al cospetto di un'intelligente idea. Forse dai risultati elettorali? O semplicemente dalla pagina dei cinema, dove i Moccia Sons imperano, e trovano spazio titoli come "Piazza Giochi" (piazzetta dove si radunavano le teste non-pensanti di roma nord negli anni 80-90, e dunque terreno perfetto per farne un film crudo e sciagurato, come non sarà invece questo). Concludo la crociata pasquale consigliando un film semplice e delizioso che non saremmo mai in grado di fare qui da noi: Nicolas e i suoi genitori. Non ne avremmo mai il cast, le idee, la cura e la sceneggiatura. Cosa è successo agli italiani?

Elvis has left the building.