martedì 18 dicembre 2007

Questo Disbanded 2007.



Nick Hornby ce lo ha insegnato: non si vive senza classifiche. Times ci ha fatto anche uno studio (thanks Onan). Io, non sapendo quale classifica di fine anno proporre, ve ne servo una piena di possibilità.

1 - The most Disbanded of the year
2 - Disbanded Event of the year
3 - I gruppi che Disbanded nel 2007
4 - L'oggetto Disbanded
5 - Disbanded Film
6 - Disbanded Ads
7 - Disbanded italiani
8 - Disbanded worldwide
9 - Luogo Disbanded 2007
10 - Disbanded website/blog (questo è già stato assegnato)


Elvis has left the building.

lunedì 10 dicembre 2007

I 15 minuti di celebrità di Scott Halpin. (रेप्रिसे)



Keith Moon, il batterista degli Who, è stato senz'altro uno dei musicisti più Disbanded di tutti i tempi. Tanto per rendere l'idea, era solito prendere tranquillanti che normalmente si danno ai gorilla degli zoo o ai cavalli. Poi amava fare i fuochi d'artificio dentro casa e nei bagni degli hotel, e una volta riempì di esplosivo la cassa della sua batteria per un finale che fosse all'altezza del suo nome. Ma la cassa esplose prima ferendo i presenti. By the way, come dicono gli italiani che parlano l'americano, era anche il più grande di tutti. Tuttavia non è di lui che vorrei parlare, bensì di un ragazzo qualunque che lo sostituì al Cow palace di San Francisco per soli 15 minuti di celebrità (quelli di Andy Warhol, appunto).
Il 20 novembre 1973 gli Who sono all'apice del loro successo e, con l'album Quadrophenia sono in tour in America. Il concerto d'apertura è al Cow Palace di San Francisco. Moon è completamente fatto: di droghe varie, PCP o "angel dust", una sostanza che solitamente si usa come tranquillante e che lui ha preso in dose 15 volte superiore a quella che prendono i cavalli. Dopo pochi pezzi appare chiaro che Keith Moon non può andare avanti. Il drummer viene sbarellato fuori dal palco. Townshend, Roger Daltrey e John Entwhistle si guardano in faccia. Suonano "See Me, Feel Me" senza le percussioni. Townshend si rivolge al pubblico e chiede: "C'è qualcuno nel pubblico che sa suonare la batteria?". Credo che questo sia molto simile al sogno che molti aspiranti-pseudo o non-pseudo musicisti possono avere. La versione rock di "c'è qualcuno che sa giocare bene sulla fascia?" gridato da Cannavaro al megafono durante una finale dei mondiali. Sogni che di solito restano sogni. Invece la domanda risuona veramente al Cow Palace. E come accade sempre quando si è tra amici, un ragazzo grida: "Lui! Lui!" indicando il diciannovenne Scott Halpin, che in realtà è un modesto suonatore di basso e la batteria la conosce appena. Ma questo basta per spedirlo in camerino a fare una veloce prova, dopo il quale i tre Who danno il loro non si sa quanto convinto ok. Il concerto riparte con un paio di pezzi suonati alla meno peggio e il gran finale di "My generation". Per Scott, mille dollari di ricompensa, una giacca autografata in regalo (che gli venne poi rubata) e una bella recensione dai giornali del giorno dopo. E questo è quanto. Il video su You Tube è anche l'unico ricordo. Oggi Scott Halpin parla a fatica di quell'episodio, come se l'avesse rimosso. Non rilascia interviste, nemmeno a noi di Ted Disbanded. Per lui, questo fu anche tutto. Oggi fa il pittore, è sposato, ha un figlio, e fa la spola tra San Francisco e Bloomington, Indiana. Come molti altri "puristi" degli Who, si disamorò della band quando, nel settembre '78 a soli 32 anni, morì Keith Moon. Che di tutta questa storia, come avrete capito, è il vero Disbanded.


Elvis has left the building.

venerdì 7 dicembre 2007

The Disbanded Army.



Questo post è per ringraziare tutte le persone che ieri sera sono venute al party di lancio di The name. In particolare i DJ-MOD Francesco Roccaforte e Fabio De Luca, (per l'occasione detti Dj Paglialccio e Dj Fermo). Proprio Roccaforte, circa 10 anni fa, dava vita alle ultime serate tra pubblicitari romani che io mi ricordi, quelle della"Motilla". Poi da allora, praticamente più niente, nemmeno una festa. Disbanded, no? Ieri eravamo 500, ci siamo contati. Mancavano solo Elvis, e un paio di altre persone.

ALTRE FOTO QUI.

Elvis has left the party.

martedì 4 dicembre 2007

Forse cercavo: "Who first came up with the idea that inserting the penis into the vagina would be pleasurable".



E' stato dimostrato con delle immagini fotografiche che l'idea è un corto circuito del cervello. Ognuno di noi quando ha un'idea (non a caso detta "illuminazione"), sente letteralmente che c'è qualcosa che è scattato dentro il cervello. Un flash. Questa idea del corto circuito rende bene cosa sia l'idea: spesso non è qualcosa di lineare. Quasi sempre è, piuttosto, una deviazione da quello che sarebbe il pensiero morto. Inerte. Ecco forse perché le idee sono spesso coraggiose, e quelle più belle sono addirittura "sbagliate", ma solo all'apparenza. L'idea è un momento Disbanded del cervello, si potrebbe dire.
Ma la domanda che mi faccio, e dimostra quanto sono stupido, è questa: chi ha inventato l'associazione idea=lampadina? Chi è stato il primo a disegnare l'idea come una lampadina accesa? Si ipotizzava l'altro giorno che fosse stato Walt Disney. Ma sarà vero? Ho provato a chiederlo a Internet, e ho scoperto che è una delle poche domande a cui la rete non può rispondere. Anche perché è complicatissimo formularla: "who had the idea of the bulb-shape idea?". Mi sono sentito poco intelligente già a scriverla, ieri alle 2 di notte. Wiki-answers, un sito che dovrebbe rispondere a quasi tutte le domande, a questa risponde con dei "forse cercavi" non proprio pertinenti: "Who first came up with the idea that inserting the penis into the vagina would be pleasurable without any prior knowledge of the idea?", mi ha detto. In ogni caso, la questione mi pare irrisolvibile. In attesa di vostre soluzioni, io mi prendo per buono Walt Disney. Anche se mi dicono che Elvis, da piccolo...

has left the building.

Tutti abbiamo un bisnonno ungherese. Anche Doctor House.



Come molti di voi nati intorno al 1840 certamente ricorderanno, una terribile febbre si aggirava tra gli ospedali europei e americani a metà del 19° secolo. Nota come febbre puerperale, decimava letteralmente le giovani donne ricoverate nei reparti maternità. Nessuno riusciva a spiegare il fenomeno: chi lo attribuiva a gas velenosi presenti nell’aria, chi ai fluidi prodotti dall’utero, chi al ristagno delle feci a causa dell'utero ingrossato. Un giovane assistente del reparto maternità di Vienna, Ignác Fülöp Semmelwei, cerca di studiare il fenomeno da un altro punto di vista. Vede che in un padiglione diverso dal suo (in cui non ci sono medici ma solo ostetriche) i casi di febbre sono quasi assenti. Allora indaga bene e scopre che molti medici del suo reparto, e soprattutto gli studenti in visita di formazione, passano sempre prima dall'obitorio per le pratiche di autopsia sui pazienti deceduti. Stabilisce allora che da quel momento tutti i medici in visita debbano lavarsi le mani adeguatamente prima di far visita alle puerpere (consideriamo che nel 1850 il contatto ancora non è visto come portatore di malattie). I casi crollano in modo verticale. Poi prescrive di lavarsi per bene non solo le mani, ma anche gli avambracci fino ai gomiti, nella classica posa medica che voi fan di Grey's Anatomy e Doctor House probabilmente conoscete meglio di me, quella che fa sgocciolare l'acqua lungo gli avambracci. E a questo punto la febbre scompare del tutto. Tutto ciò non fa che attirare invidia sul giovane dottore magiaro, responsabile di soluzioni così "offensive" per il corpo medico come il lavaggio delle mani. Non aiutato dal suo carattere ribelle e polemico, il Doctor viene emarginato, escluso, esiliato. Roba da diventare pazzi. E infatti impazzisce. Maurizio Costanzo ancora non è nato, per cui Semmelwei passa gli ultimi anni in un manicomio viennese. Muore a seguito di emorragia da lesioni provocate dai suoi guardiani che lo picchiano per ridurlo alla ragione. Ma è impossibile, la ragione è la grande assente di questa storia. La voce che si diffonde, poi, è la più Disbanded di tutte: il Doctor sarebbe morto per un'infezione contratta ferendosi volontariamente durante l' autopsia di una donna deceduta per febbre puerperale.
I guanti di lattice, del resto, non erano ancora nati. E neanche Elvis. Che molti dicono di aver visto in una puntata di Doctor House.

Elvis has left the building.

lunedì 3 dicembre 2007

The Bee scene, da "Adaptation".



La vita secondo Spike Jonze e Charlie Kaufman. Da uno dei film più Disbanded di sempre ("Il ladro di orchidee", 2002) la visione Zero Disbanded del più Disbanded regista e del più Disbanded sceneggiatore del mondo.


Elvis has left the building.

For some reason I can't stop watching this.