lunedì 22 marzo 2010

Vade retro anti retro.



Domanda quasi ai confini dell'etico: è giusto mettere nella bocca di un personaggio noto, scomparso, frasi che non ha mai detto? A quel punto non sarebbe magari meglio usare un imitatore, invece di avere il vero video ma la finta voce? Me lo sono chiesto un po' di volte (3 o 4 al massimo) vedendo lo spot con John Lennon. Perché è doppiato così bene da farti venire il dubbio che non lo sia. Ma me lo sono chiesto molte più volte vedendo il soggetto con Mastroianni, perché qui il doppiaggio (palesemente fuori sync) assume dei toni quasi ridicoli. Ho pensato che forse gli eredi dormivano. Ma poi, riflettendoci bene, non è quello che la pubblicità fa ogni volta che mette "in bocca" (stavolta virgolettato) a una persona scomparsa qualsiasi messaggio? Eppure qui la cosa si fa più pesante. Ma forse sono io che ho mangiato pesante. Io, e tutti quelli che la pensano come me. Perché poi, alla fine, quando Steve Mc Queen rifece Bullit (sempre Pablo Ferro) per la Ford Puma nessuno si scandalizzò. Oh, a rivederlo adesso per intero quello spot era la versione bella di Anti Retro, ben 15 anni fa. Ma senza usare nemmeno una parola di troppo.


Elvis has left the building.

domenica 21 marzo 2010

The Beginning.



I bellissimi titoli di testa scritti a mano di Dr. Strangelove ("or: How I learned to stop worrying and love the bomb", uno dei più bei sottotitoli di sempre, specie se consideriamo che il film è del 1964) appartengono al cubano d'origine Pablo Ferro, title-designer con pochi uguali al mondo. A lui si deve la tecnica del multi-screen effect, poi ripresa infinite volte nel cinema successivo. Nella sua pagina su IMDB l'uomo dei titoli ha anche un volto, Disbanded pure quello.
Tra i geni che lo hanno preceduto nel suo lavoro, spicca Saul Bass (altro nome che sembra finto, come Pablo Ferro), scomparso nel 1996. Indimenticabile la sequenza iniziale di Casino di Scorsese, quella in cui De Niro, dopo aver pronunciato l'indimenticabile sentenza sull'amore e la fiducia, salta in aria volteggiando tra le fiamme e i neon. A proposito di parole scritte al cinema: che fine ha fatto il classico ed epico The End? Chi fine ha fatto Fine? nessuno la usa più: Disbanded.

Elvis has left the building.

venerdì 19 marzo 2010

Young Lions 2010.



Alcuni dei lavori più belli visti tra i giovani leoni italiani: l'operazione trasversale "partita" di Heineken, la campagna Enpa contro i test cosmetici, la campagna virale per il film Faceboom.

Elvis has left the building.

martedì 16 marzo 2010

Chat roulette improvisation.



Chat Roulette è un sito abbastanza popolare di chat random: ti colleghi a caso con chi capita e inizi a chattare via web cam. Frequentato soprattutto da uomini che sperano di imbattersi in donne, ma che nel migliore dei casi trovano Merton, un freestyler del piano che improvvisa canzoncine dedicate alle persone che appaiono nello schermo. Not bad, funny e abbastanza Disbanded. (thanks federico Russo)

Elvis has left the building.

domenica 14 marzo 2010

Franz Reichelt, il sarto volante.




Considerato uno dei pionieri del paradcadute, Franz Reichelt morì il 4 febbraio del 1912 indossando il suo abito da pipistrello gettandosi dal primo livello della Torre Eiffel. Mi lascia perplesso il fatto che la sua morte venga definita "accidentale". Avrebbe dovuto usare un pupazzo per il suo esperimento, ma alla fine volle tentarlo di persona. Di questa drammatica (ma anche un po' Disbanded) death, esiste documentazione filmata qui, a metà pagina circa. Le immagini d'epoca un po' velocizzate danno un involontario effetto comico a tutta la sequenza.

Elvis has left the building.

mercoledì 10 marzo 2010

martedì 9 marzo 2010

Leggere un titolo sotto un'altra luce, improvvisamente.




Basta aggiungere l'etichetta con il prezzo (oltre 300$), come qualche buontempone ha fatto sui poster della 4th st a NY.
(via Copyranter)

Elvis has left the building.

lunedì 8 marzo 2010

La nonna di Alice in Wonderland.



"The first-ever film version of Lewis Carroll's tale has recently been restored by the BFI National Archive from severely damaged materials. Made just 37 years after Lewis Carroll wrote his novel and eight years after the birth of cinema, the adaptation was directed by Cecil Hepworth and Percy Stow, and was based on Sir John Tenniel's original illustrations. In an act that was to echo more than 100 years later, Hepworth cast his wife as the Red Queen, and he himself appears as the Frog Footman. Even the Cheshire cat is played by a family pet. With a running time of just 12 minutes (8 of which survive), Alice in Wonderland was the longest film produced in England at that time. Film archivists have been able to restore the film's original colours for the first time in over 100 years."

Elvis has left the building.

giovedì 4 marzo 2010

Quando il Juke Box fa tilt.



La diecimiliardesima canzone scaricata da iTunes è un pezzo di Johnny Cash. Un vero Disbanded. Ma l'uomo che stava scaricando quella canzone non poteva saperlo, altrimenti, forse, non avrebbe scelto proprio "Guess things happen that way". Fate intanto due conti: 99 centesimi a pezzo, moltiplicato 10 miliardi. (Thanks Ric)

Elvis has left the building.

Most Disbanded domino ever?



Elvis has left the building.

mercoledì 3 marzo 2010

Ideas can come from anywhere, come diceva il mio mouse-pad.





Il commercial Pedigree, un po' simile al video di Vitalic del 2006.

Elvis has left the building.

martedì 2 marzo 2010

L'incredibile storia di Christie's, Sotheby's e la morra forbici-carta-sasso.



Takashi Hashiyama, CEO di una casa di componentistica per televisori giapponese, voleva disfarsi dell’immenso patrimonio artistico accumulato dall’azienda negli anni, comprendente quadri di Cezanne, Picasso e Van Gogh (se ci pensate già il fatto che una casa di componenti per TV possegga tutta questa arte è abbastanza Disbanded di per sé). Chi avreste chiamato al posto suo? Ovviamente Christie’s e Sotheby’s, tanto per non sbagliare. Entrambe le case d’asta si presentarono con un piano di vendita, e altri conti legati a questa milionaria operazione. Mr. Hashiyama li valutò con attenzione, ma decise che non era possibile decidere. Così sfidò le due case d’asta: giocatevela a forbici-carta-sasso. “So che ad alcuni potrà apparire curioso” (no, perché?) “ma io credo che questo sia il modo migliore per scegliere tra due cose egualmente valide” sentenziò il CEO, evidentemente un decisionista. Christie’s e Sotheby’s ebbero a disposizione un intero weekend per scegliere l’unica e decisiva mossa. Quelli di Christie’s presentarono la figlia 11enne di un dipendente, che suggerì le forbici “perché è probabile che gli altri pensano che noi si porti il sasso”. Da Sotheby’s furono molto più sbrigativi, e scelsero a caso: carta. Forbice batte carta, e così Christie’s si portò a casa il ricco business: una commissione di alcuni milioni di dollari, vinti a forbici-carta-sasso. Disbanded isn't it?

Elvis has left the building.

lunedì 1 marzo 2010

Nel continente nero (nord del Canada).



Molti canadesi fanno colazione la mattina con questo prodotto: un succo chiamato Tropicana. Non farei mai a cambio con il mio cappuccino schiumoso, ma è da apprezzare lo sforzo di rendere la vita comunque meno grama a chi non vede quasi mai il sole. Nasce probabilmente da qui la campagna "Brighter Mornings for Brighter Days", in cui i furbi imbottigliatori di succo di vere arance finte regalano un'alba a chi non ce l'ha. Bella idea, anche se preferisco le mie mattine senza Tropicana.

Elvis has left the building.