mercoledì 2 febbraio 2011

QR-Code. The ultimate bluff.



Conosco persone che possiedono lo smartphone e hanno scaricato l'applicazione per leggere i QR-Code, eppure non la usano mai.
Ma la stragrande maggioranza di quelli che possiedono lo smartphone non hanno nemmeno scaricato l'applicazione.
Forse è bene iniziare ad ammettere che questo bellissimo gioco è rimasto un bellissimo gioco per la stragrande maggioranza delle persone, ed evitare di alimentare aspettative eccessive in giro. Un gioco magico, con qualche utilità di fondo, divertente. Ma sempre meno di questo video. (Thanks Mauroman).

Elvis has left the building.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Ted,

i QR code sono ancora in fase di sviluppo qui negli Stati Uniti. Mi pare che la penetrazione dei reader sia al 23% sugli smartphones (meno di uno su quattro possessori di telefonini abbastanza costosi), ma se invece fai confronti con Corea e Giappone, scopri che siamo quasi al 100%.

Comunque ognuno esplora a modo suo nuove strade. Domenica ci saranno brand ancora disposti a pagare milioni di dollari per un passaggio durante il Superbowl mentre Pepsi andrà sui social network e utilizzerà i qr codes (http://60secondmarketer.com/blog/2011/01/31/pepsi-chooses-social-media-over-super-bowl/) insieme a tanti altri strumenti.

Il tempo sarà il vero giudice. Un abbraccio, emanuele.

Ted ha detto...

Grazie Emanuele.
A me proprio il fatto che questo video provenga dagli USA ha fatto impressione: se perfino loro fanno ironia su questo, immaginiamoci nel vecchio continente.
Ma è interessante il dato che porti tu su Corea e Jap.
Staremo a vedere.
Io per il momento sono contento che ci sia un calo negli investimenti televisivi del Superbowl, l'ho sempre trovato un rito eccessivamente sfarzoso e costoso.
Di certo io, da nerd possessore di iPhone, attratto dalle tecnologie nuove e dai giocattoli moderni (quindi in pieno target) avrò usato sì e no una o due volte il QR-code.

Anonimo ha detto...

Per non parlare della AR. Non sono mai riuscito a farla funzionare.

Anonimo ha detto...

Fantastico video. 'You're amish?'. Anche se il tipo con l'iphone è d'accordo, si vede e recita malissimo.

e.doc ha detto...

ma c'è qualcosa di ancora più disbanded per le applicazioni degli smartphone: il lettore di codice a barre.

cioè... se hai una coca cola in mano, fai lo san del suo codice a barre e poi google ti dice di cosa si tratta.

praticamente l'evoluzione del "se non lo dice la tv, non è vero!".

ale ha detto...

ted non sono molto d'accordo.
"secoli" fa internet era appena nato, ma i computer si usavano già quotidianamente. la gente non andava online perché non aveva ne modem ne browser. e non per questo internet è morto.
credo per la prima volta ci sia un modo (brutto, per carità, ma pur sempre un modo) per unire stampa e web, o dare maggiore profondità a un annuncio "cartaceo".
il vero problema è che come al solito la gente (gli addetti ai lavori) continua a usarli come ha sempre usato la stampa e il lettore continua a vedere nel media un semplice foglio di carta con una campagna stampata sopra.
quando forse ci decideremo, noi addetti e il pubblico, a guardare le cose diversamente forse inizieremo a usare anche i qr code.
ricordiamoci che quando si inziò a fare cinema i primi film erano delle sorte di spettacoli teatrali, dove la telecamera era fissa. poi qualcuno ebbe l'idea di spostare la macchina da presa e di farla muovere. e tutto cambiò.
un saluto da NY!
ale

Anonimo ha detto...

veramente interessantE!!!
ecco come sono stati usati nella mia città : http://subliminalqrcode.blogspot.com/