sabato 26 febbraio 2011

Voglio usare anche io l'espressione: "le immagini shock che fanno il giro della rete", come fa Repubblica.it.



Ecco il video di backstage della campagna affissioni di Silvian Heach, quella con la ragazza che si tira su un vestitino già di per sé abbastanza corto. Di sederi ne abbiamo visti tanti ma questo fa qualche centimetro in più di scandalo, perché particolarmente gratuito. Nel video, come vediamo, lo shock è relativo; del resto il video non l'ha girato Terry Richardson. La campagna è stata additata da giornalisti di stampa e televisione come l'ennesima brutta prova di pubblicitari a corto di idee. Un dibattito su questo è andato in onda addirittura su Matrix, quindi rete Mediaset, come sappiamo di proprietà di Madre Teresa. In parte potrebbe essere anche vero (che i pubblicitari siano a corto di idee). Ma quello che i giornalisti non possono sapere è che di solito nelle campagne di questo genere (piccole o neonate case di moda, dal nome preso a caso da elenchi del telefono anglosassoni, destinate a vivere 5-6 stagioni) i pubblicitari non c'entrano niente. Le aziende contattano direttamente un fotografo o una modella, e li coprono di soldi. E questo è il risultato. A volte bello, a volte - come in questo caso - del tutto gratuito, e quindi offensivo, pertanto brutto. Se avessero chiamato un'agenzia, è probabile che il risultato sarebbe stato diverso, come in tanti altri casi nella storia. Sarebbero stati un po' schiaffeggiati da chart strategiche e annoiati da art director che la sanno lunga, ma forse ne sarebbero usciti a testa più alta. Avrebbero venduto di più? Non credo. L'importante è vendere? Può darsi che per loro lo sia, in fretta se possibile che poi si chiude e si cambia nome: propongo gratis per il prossimo giro Barabara Hilton o anche Eva Stewart, o il più europeo Monique Bonjour. Ultimo appunto: io non direi che l'Italia della pubblicità sia più sessista di altri paesi (fatevi un giro su siti stranieri e poi mi dite): senz'altro invece lo è l'Italia. Non della pubblicità, proprio lo stivale tutto, nella sua bellezza così Disbanded.


Elvis has left the building.

4 commenti:

mauroman ha detto...

Dunque, belle ragazze che leccano maliziosamente un gelato dalla forma siluroide e che poi si sollevano la gonna mostrando un po' di chiappa e ammiccando.
Questo dimostra che noi italiani siamo più avanti degli americani, almeno in questo genere di cose.
Alvaro Vitali, Bombolo, Edvige Fenech e compagnia bella stanno lì a dimostrarlo.

Anonimo ha detto...

Ted, Madre Teresa è morta. Silvio purtroppo no.

Gianni ha detto...

Le campagne "sesso in vista" sono spesso realizzate da dilettanti.

Semplicemente contando le pagine pubblicitarie delle riviste ci si rende conto che questo genere di campagne sono rarissime.

Una cosa invece che è sotto gli occhi di tutti ma di cui nessuno si rende conto, è che la pubblicità è la risorsa essenziale per la libertà di stampa. Molti dei problemi politici odierni derivano dal fatto che nei quarant'anni passati nessuno l'ha capito (eccetto un Primo Ministro che l'ha usata pro domo sua).

http://scrittorefreelance.blogspot.com/2011/02/donne-in-pubblicita-tante-e-valorizzate.html

un curioso di passaggio ha detto...

Mi ricorda un po' questo film:

http://www.youtube.com/watch?v=Xnq1QnbP-K8

però essendo un spot per una linea di rossetti, c'era un senso.