lunedì 27 giugno 2011

È ancora possibile vincere qualcosa a Cannes con la linguaccia di Einstein.



E questa mi sembra una delle notizie più significative emerse dall'ultimo festival: anche il cliché dei cliché può essere ancora divertente, se c'è l'idea. Per il resto, tutto o quasi già scritto (come ammette lo stesso titolo del film Nike), e pochi premi italiani tra cui spicca con una certa sorpresa l'operazione dei giovani di Cric (aiutata molto bene dal giurato italiano e dal Presidente ADCI), successo che ha almeno 120 letture diverse nell'insieme. Basti pensare che l'hanno realizzata dei giovanissimi disoccupati, usando però un linguaggio da "vecchi", che però ha spopolato in rete, ma un po' snobbata da noi pubblicitari, e però non da quelli di Cannes che invece la premiano: un vero insieme di antitesi e controsensi. Riuniti dal fatto che di solito quando l'Italia racconta l'Italia, si vince. Come accadde a uno spot che mi ricorda molto questo, per tanti motivi: era il Poste Italiane di 12 anni fa, firmato da D'Alatri. L'Italia è ancora vista così. Siamo del resto un paese esotico, per i giurati del mondo più evoluto. Un paese con un po' di polvere e mezzo sfasciato, che ha voglia di risollevarsi. Quando invece (ri)facciamo gli americani o gli inglesi, facciamo ridere. Nel senso che non ride nessuno. Ci sono sempre nobili eccezioni ogni anno, ma forse le uniche recenti e importanti furono Aqualtis, Peugeot "the sculptor" e il recente Auditorium Heineken: per il resto è molto meglio fare gli italiani. Il prossimo che penserà una bella operazione anti-Berlusconi si porterà a casa forse un Titanium o qualche altro pezzo importante di Cannes 2012. Il mondo si aspetta questo da noi, chissà se glielo sapremo dare.

Elvis has left the building.

12 commenti:

calzinispaiati ha detto...

E' ancora possibile... non credo ma È ancora possibile… maybe :)

Unz-unz ha detto...

Io la ho nel cervello da un po'. Mi manca solo il cliente e un DC di supporto.

Ted ha detto...

Non la so fare la è maiuscola accentata da questa tastiera. Mi spiace!

mauroman ha detto...

L'anno prossimo qualcuno vincerà un leone con una sosia di Marilyn Monroe a cui si solleva la gonna mentre passa su una grata.
Il tutto in modo molto innovativo, s'intende.

francescos ha detto...

Non è che tutte le cose italiane puzzino di tinello e mandolino. La musica del film Posta Prioritaria
l'avevamo fatta fare ad hoc da Ludovico Einaudi.

e.doc ha detto...

tu vuoi partecipare a cannes 2012 iscrivendo le gag di lillo e greg nella sezione radio.
io, invece, opto per iscrivere i titoli dei tuoi post nelle sezioni "cyber" e "print".

se pote fa?

ps.: la È si fa con la combinazione MAIUSC + ALT + e (o sei passato a un pc?).

Ted ha detto...

Corretto ora, grazie.
(era stato scritto usando un telefono)

Anonimo ha detto...

QUesta secondo me è stata una delle "truffe" di Cannes. Mi spiego, meritevole di premio la stampa, ma cazzo il film non è altro che la stampa spiegata con uno speaker. Un fermo immagine con vari zoom della campagna stampa. E ha vinto un leone. Cazzo non è un film dai.

Forse lo hanno preso per l'innovativa decisione: mentre spesso si fa una stampa prendendo un frame del film, loro han fatto un film prendendo la stampa.

Mah....

Anonimo ha detto...

Ted,
io sinceramente me ne fotto.

Leggo gli articoli dell'Economist e del Times, per intenderci quelli che parlano male di Berlusconi, e dipingono un panorama che è completamente diverso da quello che vedo di persona ogni giorno.

La nostra Italia è troppo complessa per essere capita da uno straniero. Per questo veniamo ridotti a un terribile stereotipo: gli schiavetti di Berlusconi che si lasciano inchiappettare col sorriso. Poi, in questa terribile condizione, c'è qualche bandiera viola che ha il coraggio di alzare la voce contro il tiranno e per questo ne subisce di ogni.

Ma a te sembra veramente così? Fino a prova contraria, sotto scorta ci vive Fede e non Travaglio.

Fabio ha detto...

Una bella operazione mediatica di guerrilla e unconventional media anti Berlusca, l'hanno già pensata e realizzata quei 27 milioni 476 mila e passa di italiani che, nonostante il black-out dei mezzi di comunicazione di massa sui referendum, sono andati lo stesso a votare. Non imitando, ma facendo l'opposto esatto di ciò che ha fatto lui, non andando a votare. PS: per gli amanti dei refusi e i feticisti della tastiera vi segnalo: missing "i" ad "Auditorium". E come non potare il "poterà"? Wellcome back in Itali from Cannes!
Fabio (:<)>ciccio Ferri

Ted ha detto...

Io però direi che Facbook è un mezzo di comunicazione di masssa, per fortuna, visti i suoi numeri. Altrimenti il birbone ce l'avrebbe fatta un'altra volta!

A Cannes non andai, amico Ciccio. Ciao

Fabio ha detto...

Caro Teddy.
Me too, non andai a Cannes... sigh!

Sarà.
Ma anche se FB lo fosse, gli obblighi di legge e AGCOM (TribuneEelettorali/Referendarie) in TV, e RAI, NON possono essere elusi così come abilmente il governo ha fatto questa volta (Grazie a Decreto Omnibus, dichiarazioni da Penthotal user con Sarkozy, ricorsi, Corte costituzionale...) fino a 5 gg dal voto gli italiani non sapevano nemmeno se si sarebbe votato sul nucleare. Ed i Radio prodotti (con grosso sforzo solidale) dal Comitato, NON sono mai stati mandati in onda né dalle Radio pubbliche che da quelle private!

Ma ha perso comunque... buon segno.

Fabio (:<)>ciccio
Ferri