mercoledì 22 giugno 2011
E' uno sporco lavoro da copy. Forse l'ultimo rimasto.
So come siete fatti. La pigrizia potrebbe avervi portato a ignorare il Grand Prix di Cannes nella radio anche quest'anno, soprattutto i suoi tre amorevoli script. Amorevoli perché scritti con grande passione e intelligenza, e anche quell'equilibrio di penna che serve per farne poi tre pezzi da oscar. Ve ne posto uno io, cosicché possiate poi avere voglia di sentire gli altri due. Come spesso accade nella pubblicità, qui è l'insight a guidare il gioco: se eviti un incidente eviti anche tutte le sue più inattese conseguenze. Nella fattispecie, conoscenze folli e invasive che rovineranno la tua vita. Un'idea già laterale, in più presa dal suo lato più pazzo e condita di perle come "none of her shirts have sleeves". Bravi alla BBDO Johannesburg. I copy noteranno come la tendenza a scrivere radio principalmente costruiti su bellissimi script, faccia finalmente polpette di quell'antica leggenda secondo cui i radio - tutto sommato - si fanno in due insieme al proprio art.
Elvis has left the building.
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4 commenti:
Quando li ho letti e ascoltati, ieri, sono rimasto di pietra tanto sono belli. Però è nata anche una piccola diatriba sul fatto che siano molto vicini a questo, seppure per prodotti diversi. Che ne pensi?
http://www.youtube.com/watch?v=L7fhzDUOsxI
Per me lo spirito è talmente diverso che non direi nemmeno che sono vicini.
Belli entrambi comunque.
Molto molto belli, se proprio devo trovare una critica direi che non partono da una verità assoluta ma costruita ad hoc.
Per essere più chiaro esistono storie d'amore, magari con fighe stratosferiche magari nate da un piccolo tamponamento.
Ma è solo un pelo di mosca in un uovo di dinosauro, giusto perchè è un gran prix.
La cosa veramente incredibile è l'istituzionale di 1,5 secondi. L'esatto opposto dei radio italiani.
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