martedì 12 luglio 2011

Web Refugee, ultimo naufragio.

Raccolgo anche io, dopo altri più autorevoli blog, la richiesta di esilio simbolico di Bad Avenue, il seguitissimo "blog di controcomunicazione pubblicitaria" che per questo mese vagherà nella blogsfera (argh!) per protestare contro le disposizoioni restrittive sul Web proposte dall'Agcom. Qui trovate il progetto WebRefugee, e qui sotto un post inviato da uno degli autori di BadAvenue, Brando Manago. E' l'ultima puntata della sua "Adverasia".

Elvis has left the building.



Advertasia IV
di Brando Naufrago.

Gli uomini di Advertasia si erano riuniti per discutere della minaccia che incombeva sull’isola. Si mormorava, infatti, che i mercanti di liquore avessero deciso di cambiare le rotte delle loro navi, dirigendosi ora direttamente al continente, senza più passare per Advertasia, e che altri commercianti potessero seguire il loro esempio.
“Non temete! Advertasia è da sempre il crocevia delle tratte dei mercanti che giungono a noi dal mare per acquistare le nostre storie. Questi cialtroni conoscono le mercanzie e sanno far di conto, ma non parlano la lingua dei popoli della terraferma, mentre noi sì. Perciò avranno sempre bisogno delle nostre storie.”
"Tu parli con sicurezza, ma ignori la vera natura della nostra terra. Infatti, noi non vendiamo ai mercanti le storie, ma i legami. Le storie non sono che uno strumento, mentre i legami che esse sanno creare fra le merci dei mercanti e i popoli della terraferma sono il frutto e insieme l’essenza stessa della nostra isola.”
“Qual è allora il problema vecchio? Non costruiamo forse noi sempre nuovi legami? Non abbiamo forse imparato a scrivere sulla sabbia? Perché dunque i mercanti di liquore girano ora al largo dalle nostre coste producendosi in prima persona in ridicoli esercizi di narrazione?”
“Perché il sole non tramonta più a ovest ragazzo. E’ giunto il tempo della transumanza. I popoli della terraferma sono in viaggio e nessuno sa ancora dove siano diretti. Perché le rocce si sono sgretolate, e con esse la nostra esperienza nell’inciderle. Per decenni i mercanti hanno fatto affidamento sulla nostra autorevolezza, ma oggi la direzione non è chiara, neppure a me ragazzo. Perciò i mercanti stessi si cimentano nel trovare nuove strade. Sono smarriti, tutti lo siamo.”
“Cosa suggerisci dunque vecchio? Indicaci la strada.”
“Non conosco alcuna strada. Sono troppo vecchio e stanco per cercarla. Posso solo esortarvi a creare nuovi legami. Ri-createne di nuovi, poiché i miei non funzionano più. Ricordate i miei insegnamenti incisi sulla roccia, ma imparate a governare i segreti della sabbia. Smettete di bisticciare sul nonnulla e raccontarvi fra di voi finte storie nel dialetto dell’isola. Volgete invece lo sguardo alla terraferma, dove ogni cosa sta mutando, anche la lingua dei popoli. Ascoltate loro, e narrate per loro, non per voi stessi. Perché la lingua delle genti sta cambiando, e solo se ricominceremo a dominarla con autorevolezza i mercanti non potranno fare a meno di noi.”

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