domenica 12 settembre 2010

Perché possiamo dire che Somewhere è un film Disbanded.



Ecco gli 8 motivi per collocare in queste pagine Disbanded il film sicuramente diretto ma non saprei quanto scritto da Sofia Coppola. 1: Si svolge allo Chateau Marmont, luogo Disbanded per eccellenza, per i motivi di cui si parlò qui tre anni fa esatti (l'idea migliore del film, anche per il modo in cui Coppola riesce a restituirci la dimensione fané del luogo). 2: Si inserisce nel filone "nella mia Disbanded vita entra una luce che le dà un senso." (vedi The Wrestler, o ancora meglio Stranger than paradise di Jarmush, ma siamo lontani anni luce). 3: L'assenza totale di musiche in un film che ne avrebbe richieste a iosa. 4: Alcuni dialoghi, involontariamente comici ("Cosa ti succede?" "Mi sento una nullità" "Hai provato a fare del volontariato?"). 5: Il protagonista è un nano. 6: Il finale del film e altre scene (quella della conferenza stampa e dell'elicottero) che ricordano per stile e profondità Carlo Verdone (del resto la Coppola ha sempre detto di ispirarsi ai maestri italiani). 7: Il fatto che abbia vinto il Leone a Venezia, festival ormai sempre più snobbato nel mondo, e in cui - perfino lì - gli italiani nulla raccolgono. 8: La presenza di Maurizio Nichetti, Frassica, la Marini e la Ventura, che interpretando sé stessi fanno fuggire in America di corsa il protagonista e sua figlia, entrambi disgustati: non so quanto sarei stato contento di questo cameo.
Le cose belle del film: l'inizio, lo Chateau Marmont, la giovane attrice Elle Fanning, il cameo di Benicio del Toro, e naturalmente le due gemelle.

Elvis has left the building.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I like, I agree.

loster ha detto...

Pensa, c'è anche una scena bella: la prima, ti fa capire esattamente come saranno i restanti 93 minuti.