martedì 12 ottobre 2010

Sempre meno pubblicitari, sempre più giocolieri.



Ammetto che non conoscevo questa nuova pratica, che a giudicare dai video caricati su You Tube non è tanto nuova. Si chiama Sign Spinning, ed è emblematica delle capriole che sempre di più tutti sono costretti a fare in questo lavoro. Contiene in fondo una dose di poesia e artigianalità che ci fa quasi tornare agli uomini sandwich. Diciamo che a prima vista non sembrerebbe il massimo se stai guidando a una certa velocità e vedi un cartello sottosopra, né se sei un passante e vieni colpito dalla punta di un cartello rotante. Però è un'idea. 3.0, o qualcosa del genere.

Elvis has left the building.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la pubblicità non è una scienza e come tale non si può inscatolare razionalmente. Insight, reason why, target, tutte quelle parolacce che gli account tirano fuori nelle riunioni (inutili, non tanto le riunioni quanto gli account).

Parliamoci chiaro: se una roba piace, vende. Ci vuole una rivoluzione creativa che punti a screditare chi non sa fare le campagne ma ci fa i soldi sopra. E noi creativi, che sappiamo divertire la gente, ce ne stiamo a subire le paranoie di questa gentaglia e a pigliarci le briciole della pagnotta.

Sono certo di questa cosa. Siamo degli intrattenitori e la gente, soprattutto nell'Italia di oggi, ha bisogno di ridere ancor più che di sognare.

Francesco ha detto...

A Torino ho visto recentemente dei ragazzi che allietavano gli automobilisti ai semafori giocando con le clavette.

Si riesce però a leggere cosa c'è scritto sui cartelli? Oppure sono spettacoli orientati soprattutto a youtube?