giovedì 8 agosto 2013

"My heros have always killed cowboys"




Se avete 10 minuti di tempo da sottrarre al nulla umido che probabilmente affolla la vostra scrivania
e quella del vostro computer, ecco la bella storia di un fotografo (Aaron Huey) che si prende a cuore la causa dei Lakota Sioux della riserva di Pine Ridge, in South Dakota. Anno dopo anno Aaron torna a fare le foto in questo posto tra i più poveri e violenti d'America. Va anche al Ted, a fare una conferenza. E alla fine si unisce a Shepard Fairey (quello di Obey, forse con Bansky il più famoso street artist contemporaneo) per fare un mega poster molto bello, un murales che dovrebbe gridare ancora più forte delle sue fotografie, con una missione dichiarata di "elevate their voice at the point that they are so visible I can walk away". Stupisce quasi come alla fine proprio il caro vecchio poster sia il mezzo che i due scelgono per "elevare questa voce". Un bell'esempio di integrazione di video, foto, murales e interventi pubblici, per una case-study senza nessun committente alle spalle, ma proprio per questo ancora più significativa.


Elvis has left the building.

Nessun commento: