L'amico Riccardo Grandi segnala questo carosello di Totò per il brodo Star che ricorda in qualche modo la scena della rapina di "Prendi i soldi e scappa" di Woody Allen (1969); nel film il rapinatore, impacciato come sempre, presentava un biglietto al cassiere con la richiesta di rapina. Ne nasceva un divertente e surreale battibecco causato dalla scarsa leggibilità del testo, che rischiava di compromettere il colpo. Il Carosello di Totò ha una struttura simile, e anche se sembra di un'altra epoca, è più vecchio soltanto di tre anni, essendo stato girato dal mitico Luciano Emmer nel 1966. Ognuno dei due attori mantiene il suo stile, scegliendo di recitare al di qua o al di là dello sportello, in base alla propria attitudine comica. Invertire i ruoli del resto non avrebbe avuto senso: immaginate Totò rapinatore e Woody Allen cassiere: un flop. Trattasi allora di plagio? Citazione? Ispirazione? Potrebbe più semplicemente essere un caso. Propendo per questa ipotesi sia per rispetto a Woody Allen, sia perché mi sembra difficile immaginare che nel 1969 qualcuno a New York potesse avere accesso a un Carosello italiano semi sconosciuto, oltretutto in anni in cui la grande lente di ingrandimento del web era ancora sepolta nella sabbia. Resta però impressionante vedere più o meno la stessa gag recitata da questi due grandi attori. E ancora più impressionante è pensare che il film di Allen sia così vecchio (io lo avrei datato fine anni settanta) e quasi contemporaneo di Totò, che left the building esattamente un anno dopo il suo Carosello, nel 1967.
A proposito: pare che gli sketch di Totò per il Carosello fossero in tutto 9, ma solo due siano sopravvissuti. Non ricordo chi mi raccontò che in Rai, fino a qualche anno fa, si usasse riciclare le vecchie bobine, e registrarci sopra per risparmiare. E noi che per anni abbiamo chiamato la Rai "mamma".
Elvis has left the building.
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