mercoledì 26 agosto 2009

La corsa più veloce di tutti i tempi.




- Sì, Usain Bolt è fenomenale – mi dice il Colonnello Ruggine mentre i suoi spaghetti allo scorfano sembrano non finire mai, rigenerandosi come dei serpenti di un videogioco nel suo piatto formato insalatiera – però dovresti vedere Bob “Bullet” Hayes. Lui era ancora più grande. Il più grande, per quanto mi riguarda.
Il Colonnello Ruggine, scrittore e giornalista, è un uomo che conosce lo sport come pochi altri. Ama il ciclismo, la boxe, l’atletica e il tennis. Ma vivendo in Italia, è costretto a fare i conti anche con il calcio.
- Bob Hayes alle Olimpiadi di Tokyo fece 10” sulla terra rossa, capisci, la terra rossa; e ai piedi aveva le scarpe chiodate, capisci, chiodate. E poi era il 1964, mica oggi. Ma l’impresa vera non furono i cento metri, fu la staffetta. Si doveva disputare la finale 4x100 e gli USA non avevano nessuno di forte in squadra a parte lui. Bullet Bob, che ovviamente correva per ultimo, chiese una sola cosa ai suoi lenti compagni di squadra: passatemi il testimone con un “distacco onesto”, al resto ci penso io negli ultimi 100 metri. Succede che la corsa si mette malissimo: i compagni di Bob Proiettile arrancano, il bastoncino che si passano di mano in mano sembra diventato di piombo; quando lo consegnano nella mano destra del fenomeno la squadra americana è addirittura quinta. Il distacco è addirittura di 3 decimi dal primo. Bob Hayes arraffa il testimone e parte. Descrivere lo sprint di quei cento metri di frazione è impossibile, se non forse restando muti. Se li divora uno ad uno. Metri e avversari. Soprattutto il primo (un polacco, forse il futuro pontefice?) a rivederlo nelle immagini sembra andare all’indietro, tanto è risucchiato. La squadra americana finisce prima con 3 decimi di vantaggio sul secondo, sua Santità appunto, e nuovo record mondiale. -
Quei pranzi che finiscono quasi al tramonto, con i camerieri che ti portano il conto senza che tu lo chieda, ansiosi di dover riprendere a lavorare fra tre ore. Paga lui, il Colonnello, e ce ne andiamo. A casa cerco subito su YouTube il video di questa impresa, sai che c’è, a volte il Colonnello le spara grosse. Ne trovo due: guardate quello più brutto, in bianco e nero ma da posizione migliore, e poi ditemi se non è la corsa umana più fenomenale che abbiate mai visto. Cronometri postumi hanno calcolato in 8”60 la sua frazione di cento metri. Quarantacinque anni prima di Bolt e i suoi polletti fritti. Per la cronaca: dopo quell'estate veloce Bob Proiettile lasciò l’atletica: andò a giocare a Football americano, diventando l’unico atleta della storia ad aver vinto Superbowl e oro Olimpico. Finì piuttosto male, in quegli anni era difficile gestire il successo. E così la storia si fa triste, e Bob Hayes può entrare nell' album delle figurine Disbanded. Nella statua eretta poi in suo onore, Bob si erge curiosamente in punta di alluci: la scultrice disse che in nessuna foto in suo possesso i piedi toccavano terra.

E ora un piccolo passo indietro per gli amici della pubblicità: Jacksonville, Florida, estate del 1962 circa. Prima che succedesse tutto. Il quotidiano locale (Times-Union) esce con la foto di un ragazzino nero in prima pagina, e la classica scritta Wanted. A Jacksonville si sa che esiste questo ragazzo noto come “l’essere umano più veloce del mondo”, ma nessuno sa di preciso dove trovarlo. Lo vogliono scovare per buttarlo in pista. Parte una massiccia caccia all’uomo a cui partecipa tutta la città. Alla fine lo trovano: stava facendo il bucato in una lavanderia a gettone, e così siamo tutti entrati in uno spot della Levis, che poi diventa dell’Adidas perché il giorno dopo parte. Per diventare Bullet Bob.


Elvis has left the building.
(Si ringrazia il Colonnello per la sua scienza, e per aver pagato il conto)

7 commenti:

Amaretto ha detto...

Quando leggo pezzi come questo vorrei che il tuo blog non chiudesse mai...non ci fare scherzi ted!

cletus ha detto...

mi associo, pòsto che la cosa tolga il sonno a nessuno: è uno fra i miei preferiti.

Anonimo ha detto...

Bellissimo post Ted. Forse uno dei più belli di sempre...

Anonimo ha detto...

OT: da oggi entrano in questo club due soci d'eccezione, Liam e Noel, disbanded doc.

Anonimo ha detto...

Una storia bella che tu riesci a far diventare prima bellissima e poi indimenticabile, ma perché l'annuncio di un vento che dovrebbe trasformare questo blog?

Ted ha detto...

Ma no, si cambia solo leggermente.
E grazie per i compliments in ogni caso!

WR#81 ha detto...

Da giocatore di Football Americano sono onorato di questa citazione.
Grazie Ted