
Chi redige questo blog ha avuto la fortuna di crescere in un tempo in cui esistevano gli UFO. Vi assicuro che era una bella sensazione pensare che sopra le nostre teste ci fosse qualcosa o qualcuno che avrebbe sempre potuto fare giustizia, nel senso di dare finalmente una priorità alle cose, o una direzione alle nostre vite nel modo più spettacolare di tutti: ridicolizzandole. Perché questo avrebbe significato la discesa in terra degli extraterrestri, dopo tutto. Evidenziare con un fascio di luce gigante i nostri limiti, rendere pulviscolo i macro problemi che affliggevano i cugini più scemi dell’Universo, cioè noi. Che gusto se fossero stati pure razzisti, pensavo. Ovviamente parlo di un razzismo di tipo evoluto: “Tutti quelli che posseggono un HUMMER: da questa parte, è solo per una formalità”. Sarebbe stato troppo bello. Inoltre, se solo fosse arrivata la prova certa della loro esistenza, sarebbe stata di gran lunga - e sarebbe ancora - la notizia più importante di tutti i tempi: più della morte di Gesù, per dire. Più della bomba atomica. Più di Elvis. Alla fine degli anni Settanta, quando le piccole tv private iniziavano a regalarci i primi seni femminili (per molti di noi UFO anche quelli) io attendevo invece con gusto una trasmissione condotta da due Disbanded, uno dei quali con voce roca e sopracciglia molto folte, in cui si faceva il punto su avvistamenti e altri fenomeni dei nostri amici non-ancora-venuti dallo spazio. Due geni, a ripensarci oggi: chi mai potrebbe condurre un programma per una o due ore parlando - letteralmente - del nulla? Sì, è vero, è quello che è accaduto ogni giorno nei 30 anni successivi di televisione italiana, ma loro lo facevano credendoci davvero, utilizzando più parole che filmati. L’altro dei due, quello con le sopracciglia normali, aveva due occhi spiritati come se avesse visto un marziano poco prima, o della droga. E tu eri talmente suggestionato da dare più credito alla prima ipotesi.
Comunque sia: gli anni sono passati a gruppi di dieci, e oggi è accaduto qualcosa che allora non era nemmeno immaginabile. E' accaduto che tutti abbiamo in tasca una
telecamera. Se qualcosa di non previsto solca i cieli, fossero anche le tragiche traiettorie convergenti di un aeroplanino e un elicottero, stai sicuro che c'è un telefonino a filmarlo e metterlo in rete. Eppure gli avvistamenti degli UFO, improvvisamente, sono crollati. Se ieri erano 10, oggi dovrebbero essere 1000, e invece sono sempre 10. E se ne parla molto meno di prima. Foto e filmati sono anche peggiorati anche qualitativamente, tanto da far rimpiangere i riflessi dei vecchi lampadari della cucina e le scodelle lanciate su un prato. Scomparsi, proprio ora che, in teoria, avrebbero dovuto proliferare grazie alle armi di moltiplicazione di massa tascabili . Dunque non esistono, non sono mai esistiti, e io stesso sono stato
ingannato. Ecco, considero questo il più grande tradimento consumato ai danni dell'umanità. Nel momento della rivelazione, gli UFO si sono dati. Spariti prima ancora di apparire. Troppo superiori forse per farsi catturare da un Nokia, o per sporcarsi con i nostri gas e le nostre emissioni. E così ci è rimasto
poco in cui credere: qualche mostro, due o tre funamboli, un paio di bambini prodigio. Poca cosa. Noi non siamo soli, diceva la tag line di un film. Sì invece, dicono i titoli di coda.
Gli UFO e Elvis have left the building.