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Bobby Fischer voleva vivere in una casa a forma di torre. Un sogno come un altro, se non fosse che la torre non era una normale torre (sarebbe stato un progetto ambizioso ma pur sempre raggiungibile), ma proprio "una casa a forma di torre": quella degli scacchi. Se ora facciamo qualche sforzo, e ci dimentichiamo per poche righe il lato più brutto di questo campione degli scacchi, ciò che emerge è il ritratto incredibilmente Disbanded di un uomo che sembra creato dalla voce narrante di Zelig di Woody Allen. Fin dall'inizio della sua carriera, Fischer dimostrò di essere un campione di Disbandedness. Ad esempio (ma è solo il primo di mille) allo storico incontro con Spassky del 1972, lui stava per non presentarsi. Dovette chiamarlo al telefono Henry Kissinger in persona, a poche ore dall'incontro, per convincerlo. Conquistò il titolo, e un intero popolo, quello americano, scoprì gli scacchi. Allo stesso modo anche nel 1975, quando si trattò di difendere il titolo contro il russo Karpov, Bobby Fischer fece le bizze, sempre ossessionato da regole e regolamenti (che nei campionati di scacchi sono un ginepraio). Tanto che alla fine rinunciò al titolo, per abbandono.
A questo punto Fischer scomparve, e non giocò a scacchi in pubblico per quasi venti anni. Ma eccolo riapparire per la "rivincita mondiale" contro Spassky, giocata in terra balcanica nonostante l'embargo ONU. In una conferenza stampa prima dell'incontro, un Fischer istrionico sputa su un documento del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, che gli proibisce di giocare negli stati Balcanici a causa delle sanzioni al momento in vigore. A seguitò di ciò, Fischer viene incriminato e viene emesso un mandato di cattura per il suo arresto, cosa che non lo farà più tornare negli Stati Uniti. Dopo l'incontro, che Fischer si aggiudica abbastanza facilmente, scompare improvvisamente un'altra volta. Nel 1999 rilascia un' intervista telefonica ad una radio ungherese in cui risponde alle domande degli ascoltatori, ma l'intervista ben presto degenera in un' invettiva incoerente, nella quale Fischer si descrive come vittima di una cospirazione internazionale giudaica. La stazione di Budapest taglia il collegamento, ma Fischer ribadisce i concetti attraverso una radio delle Filippine. La componente antisemita del personaggio è la cosa di cui faremmo volentieri a meno in questa storia, ma non si può trascurare purtroppo. Altrimenti sarebbe un eroe, in questo sito. Ma non è finita. Il 13 luglio 2004 Fischer viene arrestato all'aeroporto di Tokyo dalle autorità nipponiche per conto degli Stati Uniti d'America, ufficialmente per un passaporto irregolare: in verità il governo statunitense non ha mai perdonato a Fischer l'aver disputato l'incontro nell'ex Jugoslavia sotto embargo ONU. Pochi mesi dopo, Boris Spasskij, l'avversario storico, scrive una lettera aperta al Presidente degli Stati Uniti in sostegno del suo collega: "Non voglio difendere o giustificare Bobby Fischer. Lui è fatto così. Vorrei chiederle soltanto una cosa: la grazia, la clemenza. Ma se per caso non è possibile, vorrei chiederle questo: la prego, Bobby ed io ci siamo macchiati dello stesso crimine. Applichi quindi le sanzioni anche contro di me: mi arresti, mi metta in cella con Bobby Fischer e ci faccia avere una scacchiera."
Fischer viene rilasciato qualche mese dopo quando il Governo islandese gli concede il passaporto. Dopo il ritiro in Islanda si perdono nuovamente le sue tracce. Fino all'inizio di dicembre 2006, quando su un canale della televisione islandese stanno diffondendo una trasmissione sugli scacchi. Due grandi maestri si stanno sfidando in diretta con cadenza di 30 minuti a testa. A un certo punto il giocatore con il nero sbaglia e perde. I due avversari cominciano allora ad analizzare la posizione per trovare quale sia la continuazione corretta. Nel corso dell'analisi giunge una telefonata allo studio televisivo. È Bobby Fischer il quale, in diretta dice al conduttore televisivo: "vorrei segnalare che la continuazione vincente per il nero è la seguente". Fornisce quindi una sequenza di tre mosse assai spettacolari. I due grandi maestri si affrettano a controllare e convengono che il piano corretto è quello proposto da Bobby. Malgrado Fischer sia un fantasma, le sue mosse continuano a essere geniali. Oggi si dice che giochi sul web. Si dice che sfidi inconsapevoli avversari che non possono che dilapidare i vantaggi che lui offre loro. Si dice anche che sia morto da tempo. O che non sia morto affatto, e insegni la Disbandedness degli scacchi a Elvis in persona, in qualche luogo segretissimo, lontano da ogni logica.
Elvis has left the building.