martedì 8 gennaio 2008

Milioni di bluff fanno un fenomeno vero.




Oggi doveva uscire da qualche parte nel mondo il nuovo film di Michel Gondry, uno dei più Disbanded registi della terra, Dio lo benedica. Io lo preferisco sui tempi brevi, ma è chiaro che anche nei lungometraggi è un poeta col dono dell'umorismo. Nel sito che lo promuove c'è una divertente simulazione di cosa accadrebbe se Internet sprofondasse da un giorno all'altro in una specie di età della pietra, dove tutti i siti sono molto artigianali e letteralmente fatti a mano (alla Gondry, appunto. thanks Robi). Come è noto, le cose stanno molto diversamente. Già da qualche giorno è ufficiale il sorpasso degli utenti internet rispetto ai telespettatori anche qui in Italia. Era abbastanza inevitabile, la gente preferisce sempre le cose divertenti rispetto a quelle noiose.
I numeri dei blog invece continuano a stupirmi molto, in negativo. Tutti quelli da me più seguiti e più amati - in una non ristretta cerchia di conoscenti e amici - quando arrivano a 300 visite al giorno è grasso che cola. Ted Disbanded compreso. Secondo me chi non ha un blog pensa che i lettori siano molti di più. Questi invece sono numeri da giornalini della scuola. Ma in fondo, come diceva qualcuno, l'oceano non è fatto da milioni di giornalini della scuola?


Elvis, what do you think?

17 commenti:

Molta Gente ha detto...

la data di uscita di Be Kind Rewind è posticipata al 22 febbraio. sempre che il mondo non crolli prima.

Molta Gente ha detto...

inoltre, dall'alto delle mie rosicate 70 visite giornaliere (altro che 300) posso sinceramente dire che non importa quanti ti leggano, ma chi.

Anonimo ha detto...

bè, se i numeri sono inbanded, le previsioni sono disbanded! nel senso che può capitare, nel navigar che è dolce in questo mare, di vedere un numero da giornalino della scuola INBANDED, come quello di Gianburrasca! L

PS: ma che vuoi che sia un numero esiguo di copie nell'immensità dell'oceano? E poi ai Flingstone preferisco Topolino! L

B. ha detto...

Pare che il posticipo sia dovuto alla difficoltà di fare il montaggio della pellicola usando esclusivamente colla Coccoina.

Anonimo ha detto...

Il posticipo e' dovuto alla Lega e ai diritti tv.

Anonimo ha detto...

Sempre in uscita da registi pubblicitari da tenere d'occhio, segnalo:

SMART PEOPLE di NOAM MUNRO
DOWNLOADING NANCY di JOHAN RENCK
LARS AND THE REAL GIRL di CRAIG GILLESPIE.

L'ultimo è nei cinema col titolo,
Lars e una ragazza tutta sua. Tappatevi il naso per la traduzione ma vedetelo.

Anonimo ha detto...

Ted,
per certi versi sono d'accordo con Robi.
Anche perché i blog hanno in qualche modo il loro target.
Piuttosto io non vado oltre le 70 e non sempre oltretutto. Mi faccio pubblicità mettendo adesivi nelle metropolitane:

1. DA QUANTE SETTIMANE DURA LA TUA SETTIMANA DI PROVA?
2. HAI NOTATO CHE LA TUA ASSUNZIONE NON PUò DARE DIPENDENZA?
3. HAI GIà DECISO CHE STAGE VUOI FARE DA GRANDE?

ma forse non basta.
Il fatto è che di blog ce ne sono tantissimi e per emergere ci vuole tempo (se non sei beppe grillo, che comunque ci ha messo il suo). E poi molti non hanno voglia di emergere ma usano il blog come una sorta di Myspace. Però ti posso dire un fatto: il blog e le vignette che ci pubblico sopra mi sta offrendo un sacco di contatti. Diciamo che è un ottima vetrina. - Arnald

Anonimo ha detto...

Un'altra cosa.
I blog si creano un knowhow.
Tu sei arrivato in rete che ne avevi uno già molto alto e questo ti "garantisce" comunque almeno 300 visite al giorno, nonostante gli argomenti di cui parli abbiano un target piuttosto disbanded. Non trovi?
Pensa se improvvisamente aprissi (tu) un blog sull'advertising e basta. Non ti sto a dire quello che accadrebbe, ma cavolo: almeno sul web, ti preferisco così, anche se sarebbe un dono dal cielo poter parlare mattina e sere con te di pubblicità. - Arnald

onan ha detto...

Questione dolorosa quella degli ingressi nei blog.
Chi non concepisce il proprio blog come una sorta di diario personale online punta ad avere ingressi.
Non diamocela ad intendere, con tutto il tempo che dedichiamo a questa attività ci mancherebbe pure che non ce ne fregasse nulla se ce la guardano.
Il fatto è che incrementare oltre una certa soglia gli ingressi appare ad un certo punto quasi impossibile.
Fondamentalemente i bloggers si guardano tra di loro. Chi legge blogs senza averne uno sta solo aspettando di farlo.
Chi non ha blogs a parte qualche occhiata ai 2/3 istituzionali si dedica ad altro: ascolta dischi, videogioca, guarda film, legge libri e riviste, ascolta la radio, segue la tv. Insomma fa una serie di attività che il blogger più o meno fa di sfuggita, a spizzichi e boccon,i per correre qui a parlarne.
il blogger sa soprattutto che deve guardare gli altri blogs, che deve curare relazioni e farsi notare in giro. non ha altra possibilità di accrescere i propri ingressi. Se inizia a non farlo li vedrà addirittura vertiginosamente cadere.
I blogs sono diventati talmente tanti che nessuno riesce a frequentarne più di un certo numero e la storia sembra ricordare quella multilevel dell'aeroplano. Quella cosa per cui negli anni '80 si comperava una quota a £10,000 e poi in realtà in ogni struttura piramidale l'unico che guadagnava qualcosa era stato colui che l'aveva iniziata.
Ecco, i blogs (e ce ne sono di bellissimi che fanno un decimo di altri orrendi solo per la sfortuna di essere nati quando ormai tutto era vicino all'implosione) cominciano a ricordarmi l'aeroplano.
Siamo letti meno di una fanzine.
Scappo, devo andare ad inventarmi un post...

Ted ha detto...

Ecco, credo che abbiate tutti ragione.
Ma resta il fatto che per me molti dei blog che sono in quell'elenco in basso a destra (e non solo)meriterebbero molte vistite in più. E non sto parlando di Agent Provocateur. Le meriterebbero perché parlano di argomenti intelligenti, trattano temi divertenti, sono scritti con acume. E invece si fermano sulle 70-100-300 visite al giorno che son appunto numeri da fanzine. Ma nemmeno. Un po' uno spreco per me.
Concordo con la Robi, l'importante è chi.
Onan: io seguo i pochi blog che seguo un po' come si sfogliano le pagine preferite dei propri giornali preferiti. Il mio lo scrivo la notte (quando ci riesco, e quando non sono troppo rinco. E soprattutto, quando ho un argomento). Non penso ci sia ancora stato un momento di implosione dei blog: se ne nasce uno davvero bello, può ancora avere un grande successo.
Personalmente sto apprezzando molto la formula adottata dall'amico De Luca nel suo Weekendance versione Tumb. Leggera, mi piace molto.
Saluti.

onan ha detto...

vivated: Weekendance in versione Tumbler è diventato molto più simile ad un normale sito che ad un blog.
Tumbler può essere un modo per sottrarsi alla frustrazione degli ingressi o delle pubbliche relazioni ma non è più un blog. Non c'è contatto.
Anch'io scrivo di notte e durante tutto il tempo in cui mi sottraggo alla mia famiglia.
Un totale sconosciuto dubito riesca ad andare oltre i 30/40 ingressi se non curando con costanza per un lungo periodo "relazioni" con altri blog. Ho amici che hanno scelto questa strada: hanno scelto pure di togliere il contatore.

PS
Tutti usiamo Shynistat. Le statistiche di Shinystat sono molte indulgenti. Hai provato ad aggiornare la pagina con Safari? Fai un po' i conti e quei numeri che dicevi...

stefano b ha detto...

Audience a parte (come blogger sono sotto le 30 visite al giorno e probabilmente avrei fatto più bella figura non mettendo il contatore), la cosa che più mi piace (e sorprende) del sistema blog è che la tecnologia e il progresso hanno sempre inevitabilmente finito per impigrire la gente. In questo caso invece il web ha reso moltissime persone frizzanti scrittori, gli stessi che forse non sarebbero mai andati oltre una mail spedita dall'ufficio.

onan ha detto...

stefano b:
Avrai capito che non parlavo certo di bella o brutta figura, ma solo di liberazione da un peso.
Almeno per coloro che lo vivono come tale.

stefano b ha detto...

Il mio commento non si riferiva a tuo Onan. Avrei scritto la stessa cosa anche senza la tua riflessione ;-)
E poi... vado molto fiero dei miei "meno 30", mi ricordano la mia età ;-)

Anonimo ha detto...

è bello poter capire come funziona il sistema blog. Ma non mi è venuta voglia, però, di aprirne uno. Numeri dei blog a parte, gli uetnti sono in aumento.
Internet è come una finestra aperta sull’oceano, come un quadro senza cornice. Trovo affascinane ed allo stesso tempo interessante questa possibilità di scambio, di dialogo con persone anche al di là dell’oceano, lontane geograficamente.

Ma è pur sempre un mondo fittizio,un mondo di bluff, come dice giustamente ted. Dove è più facile trovare fenomeni da baraccone.
Ho detto “fenomeno”? Contaminazione da blogosfera. Questa parola non mi piace granchè. Personalmente la userei soltanto per designare un fenomeno atmosferico, che so, un arcobaleno.

L has left the building (quello formato da pixel di quel dormitorio finlandese)

PS: buona navigazione a tutti! L

Anonimo ha detto...

Ted, il video è stupendo. Come mai nessuno lo ha ancora copiato per uno spot?
Buon anno.

Anonimo ha detto...

Non ha torto chi sostiene che quello che conta nel blog medio è la qualità di chi ti clicca e non la quantità di quelli che ti cliccano.

E' che, a volte, siamo un po' distorti (io, almeno) dalla nostra formazione di comunicatori su mass media assai mass.
Questo ci porta a ritenere che l'elemento quantitativo sia fondamentale.
Questa logica portata agli estremi è la causa principale della scadente qualità dell'advertising tradizionale, soprattutto nella declinante italica patria: ormai assistiamo al mero riempimento degli spazi dei grandi media con una creatività che viene ritenuta pura utility.

Sui blog invece, a meno di non essere Beppe Grillo e quindi dovere per forza "fare numero", quello che tutti cerchiamo è la qualità del contenuto. Il dato quantitativo viene dopo, se viene, e spesso dipende più dalla efficacia del vostro social network nella vita e sul web che da altri fattori.

Ma fino a che non decidiate di mettere pubblicità a pagamento o non cadiate vittima del narcisismo di poter dire che avete migliaia di visite al giorno, credo che possiate essere felici se i commenti che trovate in calce ai vostri post sono intelligenti, a tono e vi arricchiscono (umanamente).

Io, per esempio, frequento non più di una mezza dozzina di blog e a teddisbanded, tramite rss, una sbirciatina gliela do spesso. Per via di quello che scrive Ted e di quello che rispondono alcuni aficionados.
E siccome questa può sembrare una leccata di culo, non mi firmerò col mio solito nickname.