martedì 25 marzo 2008
Trova le differenze.
Trova le 18 impercettibili differenze tra le persone in fila a New York nel 1932 per una scodella di zuppa e un pezzo di pane, e quelle in fila, sempre a NYC, nel 2008 per la vendita del gadget segreto di Paul Smith. E risolvi l'impossibile quiz finale: il mondo è migliorato o peggiorato?
Elvis has left the Q.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
19 commenti:
The Heart of NY (1232)
This picture showed in great detail how people struggled and took care of each other no matter who you were.
è rimasto uguale, abbiamo solo trasformato la scodella di zuppa in qualcos'altro
In the heart of the city, a NY così come a London, c'è sempre la fila del 1932.
C'è La Differenza, secondo me, è Enorme Ted.
Tanto grande e immensa almeno
quanto la differenza tra la parola
"Bisogni" e "Realizzazione nell'accezione piu' vasta possibile
che comincia dal sé e non si ferma nemmeno al noi dell'eventuale purtroopp fisiologico, entourage cultural impegnato o quello frivolo informato".
M fa quasi male vedere HeartofNY,
paragonato ad un' Evento.
anzi, senza quasi.
Sin
Non ti dolere. Ricorri all'Ironia, funziona sempre.
già. I agree with you, Sin. il sense of humour funziona SEMPRE? mah. La vita è tutta un quiz! L
Nel frattempo metà di voi avrebbe voluto essere lì, in coda per il gadget.
Vedo un significato nel lapsus: Elvis ha lasciato non la CODA (queue), ma un indizio (cue). Sotto sotto è ci piace pensare che è ancora qui...
indizio non si diceva "clue"?
eh eh eh
ma il gadget segreto cos'è? Una zuppa?
Ops! Typo in agguato. Correggo in Q e buonanotte, thanks per la segnalazione.
Caro Ted,
la natura umana è quella che è. Oggi su repubblica c'è un bell'articolo sulla lezione mai imparata dalla crisi del '29. Dopo quella crisi, per evitare di nuovo un buco nero del genere, erano state poste delle regole prontamente aggirate non appena ce ne è stata la possibilità. Soprattutto non appena l'ottimismo generale della ripresa economica ha permesso di stendere un velo caramellato sugli occhi della comunità internazione. L'unica soluzione a questa crisi è attraversarla, come si attraversa una tempesta o una malattia e sperare che la convalescenza non sia troppo lunga. Io credo che tutto questo possa anche rappresentare una grossa occasione economica. Credo sia necessario ritornare alla microeconomia, ma senza mettere barriere, dazi e puttanata di questo genere. La globalizzazione in quanto tale è un concetto morto tenuto in vita solo da poche oligarghie spesso transazionali di potenti, che sempre di più ci trattano da consumatori e sempre meno da persone. Dobbiamo sforzarci di invertire questa tendenza alla ricerca di un equilibrio. Ma in tutto questo c'è un incognita che in realtà è una certezza statistica: mai, nel corso della sua storia, l'uomo è riuscito a rivoluzionare la propria società in maniera pacifica e realmente costruttiva. - 1731975
Se mi dai il tuo nome completo, il 13 aprile ti voto.
Mi prendi in giro Ted? Sai che quando leggi è difficile interpretare il tono di voce di una persona?
Io ero molto serio. Il mio non era un discorso politico. Sono semplicemente uno che ama molto la storia, e un po' meno l'umanità. - 1731975
E chi scherza? Solo che non posso votare un numero.
" non si finisce di essere totalmente letame che sotto il colpo di una grande catastrofe"
L.F.Celine
Beh,
credo che tale dovrò rimanere. Un numero intendo.
Se e e quando hai tempo (o voglia) troverai la spiegazione del numero sul mio blog:
lagerrarefatto.blogspot.com
Ciao. - 1731975
Funereo funaro, again. LS&P
Ho letto nei commenti di questo post la seguente frase:
"...che comincia dal sé e non si ferma nemmeno al noi dell'eventuale purtroopp fisiologico, entourage cultural impegnato o quello frivolo informato..."
Secondo me è un grosso problema quando ciò che dici o pensi non risulta più fruibile da alcuno. Post come quello da cui ho stralciato il passaggio stanno trasformando questo luogo in una nicchia di pseudointellettualoidi leccaculo che fanno a gara a chi si avvita più stretto su se stesso per stupirne il creatore.
Vi prego comunicatori, comunicate anche con noi.
Posta un commento