venerdì 30 gennaio 2009

Le 3 cose che farò, e le 3 che non farò mai, quando sarò Direttore Creativo (nella foto: Alex Bogusky).



Questo post dovete scriverlo voi. Cosa fareste se foste voi i DC della vostra agenzia? Quali provvedimenti prendereste? e quali errori che avete sempre visto commettere da quel miope del vostro capo, non commettereste mai? Oppure (se già lo siete): quali non ripetereste più (tipo, ad esempio, assumervi)?

Elvis has left the building.

giovedì 29 gennaio 2009

Gettare al di là del ring qualche seme hip-hop.



Cassius Clay (su queste pagine più volte indicato come uno dei Re Disbanded) ci regala sempre foto fantastiche. Qui è nello spogliatoio prima del match contro Archie Moore a Los Angeles nel 1962, e scrive sulla lavagna che metterà al tappeto il suo avversario entro il quinto round, cosa che effettivamente avverrà. Scrive anche che batterà Sonny Liston entro l'ottavo round per il titolo mondiale. Indovinata anche questa (facile: nella boxe non è tutta una combine?). Un libro piuttosto recente, "Ali Rap: Muhammad Ali the First Heavyweight Champion of Rap," ci spiega come i proclami verbali di Alì non fossero altro che i primi semi del nuovo linguaggio dell'hip-hop, che iniziò a nascere più tardi, negli anni '70. Ma oltre alle parole, ne converrete, sono molto hip-hop rock alternative dance electronic anche le immagini.

Elvis has left the building.

mercoledì 28 gennaio 2009

"Non sai che mi ha chiesto un mio cliente ieri."



Le perversioni dei clienti delle prostitute non hanno più limiti. Adesso addirittura c'è chi le paga per farle tenere dei cartelli in mano. Semplicissimo evento di guerrilla dell'agenzia Zig di Toronto a favore della legalizzazione dell'antico mestiere, e a favore del vincere qualche premio in più. E' stato sufficiente pagare la normale tariffa oraria di una prostituta e scattare un paio di foto. Con soli 100 dollari canadesi (o anche meno), si è ottenuto che la notizia facesse un mezzo giro del mondo, finendo - per dire - addirittura su un blog italiano chiamato Disbanded. Trascorsa l'ora, le prostitute hanno riposto i cartelli tornando finalmente nell'illegalità.

Elvis has left the building.

lunedì 26 gennaio 2009

Perché in Italia non nascono Gorilla. (E ragazzini dalle sopracciglia mobili).



Anche se a prima vista non sembra, il modo in cui gli italiani approcciano le idee pubblicitarie è molto più analitico, approfondito e certamente "serioso" rispetto ai colleghi stranieri. Idee come quella del Gorilla o coma la nuova Eyebrow da noi morirebbero per eccesso di libertà da vincoli troppo strategici o da insight di una certa profondità. Per questo, molto spesso, nella comunità dei creativi nostrani idee come queste lasciano piuttosto indifferenti. E per questo, alla fine, nemmeno potrebbero nascere. Strappano un sorriso e di sicuro anche la voglia di diffondere il video (e ti pare poco), ma difficilmente qui da noi si grida al capolavoro davanti a filmati come questi. Se invece vi andate a vedere ad esempio il post dell'amico Scamp sull'argomento, noterete che ci sono molte più lodi che insulti per il nuovo Cadbury. Semmai lì l'argomento è se sia giusto andare a prendere spunti su You Tube, o non sia una via troppo abbreviata e impopolare per un creativo. A me pare un po' come quando - anni fa - si "citavano" momenti o gag di film del cinema, o di video musicali. Prendere a prestito qualcosa non è mai un peccato, se poi la riporti indietro, ma è certo meno bello che crearla da zero. In questo caso poi, rispetto al Gorilla, si è scelta davvero la via del "fenomeno" della rete; sono le sopracciglia ma potevano essere i vari Cubi di Rubik o quelli che suonano la sigla di Supermario con lo scacciapensieri. Un po' troppo scorciatoia, almeno per quanto mi riguarda. Io non gli ridarei mai un premio così importante come il Grand Prix, ma come si sa ho facilmente torto. Essendo, appunto, a bastard italian Baggio mandolino.

Elvis has left the building.

sabato 24 gennaio 2009

Concorso Disbanded: fate una campagna per promuovere Dio.



I promotori delle campagne pro-ateismo si credono Disbanded? Forse non sanno che è molto più Disbanded (e difficile) fare una campagna pro-Dio. Invito tutti i creativi giovani e non più giovani, credenti e non, palesi o anonimi, a cimentarsi in questo concorso, risposta italiana alle campagne pro-atheism che hanno fatto scalpore specie sugli autobus di mezzo mondo. Questo il variopinto brief: avvicinare i giovani disillusi e non credenti alla figura immensamente suggestiva di Dio. Fare proseliti nella guerra delle religioni. Dare un senso a tante vite vuote, consumate davanti a Facebook o a una Playstation, per non citare droghe e alcool. Altro a piacere. Sono ben accetti layout, radio, virali, poster, radio, ambient, banner, semplici headline anche impaginate male se necessario.Una giuria composta da cinque direttori creativi italiani e uno straniero sceglierà i tre lavori migliori, che verranno pubblicati qui e forse altrove. Per la coppia autrice del lavoro più bello si prospetta uno stage in una brillante agenzia romana, o in alternativa, una raccomandazione vecchio stampo presso qualificate agenzie milanesi.
Inviate i vostri lavori alla mail: godcampaign@gmail.com, scadenza 8 febbraio. N.B. E' un gioco ma non è uno scherzo.

Elvis has left the building.

venerdì 23 gennaio 2009

Il rock è Disbanded* il 18/01/2008? *(deceduto)



Ai piani alti della musica, nelle redazioni delle poche testate musicali prestigiose, tra gli scaffali pieni di vecchi nastri Betamax di televisioni che trasmettono video, ma anche nelle discussioni via chat tra innamorati del rock, in questi giorni ci si chiede: il Rock è davvero morto con la rappresentazione reale davanti al 44mo Presidente americano? La sua forza rivoluzionaria, il suo potere trasgressivo, la sua stessa missione, sono definitivamente atterrati il 18 gennaio al Lincoln Memorial davanti alla famiglia Obama? Si è detto: "è stata una consacrazione e un trapasso. La fine della storia del Rock e l'inizio di qualche altra cosa". A meno di non voler dare per buona la teoria secondo cui il rock è morto già negli anni '80. Se non prima, ai tempi di Elvis. Ma se così fosse, cos'era allora Nevermind? E Ok computer? Mi sento Disbanded, forse rivoglio i Sex Pistols (che non mi sono mai piaciuti).

Elvis has left the building.

giovedì 22 gennaio 2009

L'anno degli elettrodomestici che camminano.



Se quando torni a casa non trovi più il tuo televisore, ricordati che siamo nel 2009. E' il nuovo trend. Sono cose che succedono.

Elvis has left the building.

mercoledì 21 gennaio 2009

Disbanded test of the week #11 (meglio freeze o dance?)



Bella idea di T-Mobile che mette in scena questa cosa a metà tra il flash mob e lo spot vero e proprio alla Liverpool Station. Sembrerebbe proprio l'opposto dei Freeze molto in voga nelle stazioni di mezzo mondo fino a poco tempo fa. Va bene, gli scopi sono diversi, gli strumenti pure, ma la stazione è la stessa e si tratta solo di votare quale delle due rappresentazioni avete gradito di più. Io personalmente voto questa, ma era tutta un'altra storia Disbanded.

(non mi appare lo specchietto del sondaggio, ma votate ugualmente)



Elvis has left the building.

domenica 18 gennaio 2009

The gallery. (Simon Veksner, BBH London)



Il primo creativo straniero a indicare a questo blog Disbanded i sui tre spot preferiti è Simon Veksner, direttore creativo della BBH di Londra, e autore di uno dei blog di pubblicità più seguiti in UK: Scamp. L'elenco, come per gli italiani, riguarda i film preferiti di sempre: quelli che gli hanno fatto venire voglia di fare questo lavoro, o di continuare a farlo anche in tempi recenti. Il primo dei 3 lo abbiamo già trovato in precedenza , ma era interessante leggere le sue motivazioni. Mi scrive: "The first one is easy. Levi's "Drugstore". So much about this ad is brilliant. The story, with a genuine surprise twist at the end, that really ties in to a product feature. The 1st person point of view. The perfect styling of depression-era America. And most of all, the use of techno music in a 1930s setting. Genius. The moment when the steam train starts up and the music really kicks in... it makes the hairs on the back of my neck stand up every time. This ad was around at the time when I was just trying to get into advertising, and I think ads from that period will always have a special significance for any creative. Numbers 2 and 3 change a lot. But I can say I like Blackcurrant Tango "St George". The ridiculousness of the humour had never been seen before. Nor really had a man who worked in an office. Or in marketing. In previous British ads, everyone had to be a postman or a fireman or something.
For No.3 I am going to pick an American campaign, "Bacardi & Cola", directed by Brian Beletic. I was always a huge fan of Miami Vice when I was a teenager, so although it was painful to see them take the piss out of it... they did it so well!" Thanks Simon, quest'ultima serie was very Disbanded.


Elvis has left the building.

venerdì 16 gennaio 2009

Ti prego, sali su a vedere la mia (delicata) collezione di cartacce.



Sarà capitato anche a voi di trovare per strada una lettera appallottolata e avere la curiosità di leggerla. A me no. Però insomma, c'è qualcuno che ha avuto l'idea di raccogliere su un very Disbanded sito parole, preghiere, suppliche e note scritte su pezzi di carta buttati in strada, o trasportati dal vento in qualche giardino, su un marciapiede o sul parabrezza. Il risultato non è male. Comprende anche fotografie (sono la parte più bella) carte di hamburger e biglietti del bus. Per chi crede ancora alle farfalle, sono solo la versione post urbana parlante.

Elvis has left the building.

mercoledì 14 gennaio 2009

Usare il blog per scopi personali.

Non riesco ad accedere alla mia pagina Facebook. Risulto cancellato, anche se non l'ho mai fatto. Inoltre, dal mio computer (loggato automaticamente) vedo tutti i miei contatti, ma nessuno vede me. E dagli altri computer non posso più accedere alla mia pagina, semplicemente perché non esisto. Sono un ghost. Sono ufficialmente, Disbanded.

ELvis has left the face.

martedì 13 gennaio 2009

The gallery. (Luca Albanese)



E' stata dura rintracciare Luca Albanese dall'altra parte della scrivania, ma alla fine è giunta - scribacchiata su un vecchio foglio di carta di riso - anche la galleria dei suoi 3 spot preferiti, che peraltro figurano anche nella mia top ten di sempre, specie i primi due. Li firma entrambi Jonathan Glazer: Barclays bank è una strepitosa serie di 3 o 4 soggetti, con un Samuel Jackson mai così in forma, testo meravigloso (una volta compreso) e concetto di fondo spaziale. Il secondo fa parte dell'inesauribile filone "Good things come for those who wait" di Guinness, e Luca lo cita insieme a quello della corsa delle lumache, che non ho fatto in tempo a cercare. Come terza campagna, la multisoggetto per le cucine Brandt, che regalò nuove speranze al filone del "realismo spiritoso", e soprattutto ai creativi che devono lavorare sulle cucine nell'era post-Lorella Cuccarini.

Elvis has left the building.

lunedì 12 gennaio 2009

Il panino è il migliore amico dell'uomo.



Ancora una grande iniziativa di Burger King USA, nei cui uffici marketing evidentemente non si dorme. Questa volta hanno creato un'applicazione per Facebook che ti consente di avere un Whopper omaggio se sacrifichi 10 amici. Portato all'esasperazione in larga scala, con amici veri, l'esperimento potrebbe portare a scelte molto sofferte, ma ancora più gustose di un Whopper. (Thanks Pas)

Elvis has left the building.

venerdì 9 gennaio 2009

One button. Endless possibilities.


Apple Introduces Revolutionary New Laptop With No Keyboard

Fake news in cui Apple rinuncia alla tastiera a favore di un praticissimo disco. Notare la cura nel dettaglio che rende tutto questo assolutamente credibile, e che passa anche attraverso esilaranti slogan e frasi generate automaticamente. (Thanks to My Predictions.)

Elvis has left the building.

giovedì 8 gennaio 2009

The gallery. (Mauro Manieri).



Prima gallery del nuovo anno degli spot preferiti dai creativi italiani. Ce la manda Mauroman, direttore creativo della Pirella. Ecco cosa dice l'uomo-Mauro: "Dopo le gallery di LSD, Carnevale, Cornara, Canale e gli altri, che hanno sfoderato quanto di meglio mai fatto in questo meraviglioso maledetto mestiere, cosa resta da citare a me e seguendo quale criterio? Proviamo con questi tre, selezionati rigidamente in base al criterio “Cosa direi a mio nonno, comparsomi in sogno, per giustificare il fatto che mi ha lasciato studente diligente e mi ritrova a fare il guitto in pubblicità?”
1. Nike "Tag"- “Caro nonno, guarda che meraviglia questo ardito mix di epicità e cazzeggio. Non lo trovi contagioso, e soprattutto molto meglio e meno funesto del mix di epicità e cazzeggio di quando facesti la marcia su Roma?”
2. VW “Plow" “Dici che queste cose Nike da urbanyoungadults non sono il tuo genere, nonno? Ok, allora guardati questo famoso pezzo d’antiquariato dell’epoca tua. Declinavano plus, sviluppavano demo, ma non erano noiosi e fatui come tanta robetta attuale. La fece il sig. William Bernbach. Se lo vedi gironzolare lì dove sei adesso, salutamelo e digli se può illuminarmi gli script da lassù.”
3. XBOX “Champagne
“Ricordi, nonno, quando dicevi che la vita è come la scaletta di un pollaio (corta, tutta in salita e piena di cacca)? Beh, a te gli anglosassoni non stavano simpatici, ma avete lo stesso punto di vista. Solo che loro si esprimono con un più di stile e impatto.
E, a proposito di life’s short: ci vediamo, nonno, ma il più tardi possibile.”

Elvis has left the building.