domenica 29 marzo 2009

Quality comes from quantity?



In un'interessante (ma alla fine un po' pallosa) intervista a Cannes all'interno del Diary of a Creatve Director, il pluri-decorato creativo brasiliano Marcello Serpa esprimeva un concetto interessante e al tempo stesso antico: nel lavoro creativo, la qualità deriva anche dalla quantità. Se produci due Gorilla, hai il doppio delle possibilità che almeno uno sarà buono. Se fai 100 campagne, avrai maggiori possibilità di individuarne una decina assai creative. E se ne fai 1000, le possibilità aumenteranno, e così via. La cosa ovviamente si ripercuote sui premi: conoscevo un'agenzia brasiliana che lo scorso anno aveva inviato a Cannes 380 lavori stampa: più di uno al giorno, festivi inclusi. Ora che inizia la stagione dei premi e riconoscimenti creativi, sarebbe interessante sapere se la Quantity generale dei lavori iscritti ai festival sia scesa di molto, portandosi appresso anche la già cagionevole Quality. Voci dall'ADCI parlano di un sensibile calo delle iscrizioni chiuse venerdì (in compenso sono cresciute le categorie). A Cannes non so ancora se ci sarà per la prima volta da anni un calo, ma è probabile di sì. Nel frattempo i nomi dei giurati italiani iniziano a circolare: ne conosco (e ne stimo molto) ben 3. Piuttosto: ma con tutti i soldi che fanno, perché quelli di Cannes non danno un ritocco al sito, mai così brutto e confuso?

Elvis has left the building.

33 commenti:

Zambazoo ha detto...

Sabato si è svolta l'assemblea generale dell'ADCI. Tra le varie considerazioni, spicca che nonostante l'introduzione di nuove categorie, l'iscrizione dei lavori è diminuita di circa il 50%. Si è anche parlato del prossimo annual. Probabilmente non più un tomo da 200 pagine, ma un libro più leggero, forse un opuscolo...

Ted ha detto...

Se l'annual dell'ADCI non prenderà subito la direzione online (sul modello Adsoftheworld) sarà destinato a sempre maggiori difficoltà.
So che l'operazione avrebbe dei costi, però credo che un sistema si possa trovare.

Anonimo ha detto...

Neanche il sito dell'ADCI sta molto bene. Nonostante le promesse elettorali è praticamente morto, con un blog inattivo da mesi.

Anonimo ha detto...

Infatti. Ted, ci lamentiamo del sito di Cannes, ma vogliamo parlare di quanto sia brutto e inopportuno (rispetto a un sito di creativi)un portale così brutto, bulgaro e obsoleto.

Ted ha detto...

Sì ma so che tra pochi giorni sarà online il nuovo, pare sia molto bello.

Anonimo ha detto...

direi che l'adci e l'annual sono belli che morti

Dico quello che penso e quello che già sapete ha detto...

Il problema del blog adci non è la forma, ma il moderatore/animatore.

Come spiegate che Teddisbanded è cliccatissimo e partecipato?

Perché c'è Ted che lo anima con spunti, idee, commenti realmente interessanti e vicini al mondo dei creativi.

Su quello adci chi c'è?
Un burocratello saccente e invidioso il cui ultimo e unico lavoro creativo degno di questo nome risalea 20 anni fa?
O qualcuno che crede che conoscere html e flash renda esperti nel 360°.

Ma andiamo!
Meglio chiuderlo che rimanere lì cadaveri di fronte al mondo.

Zambazoo ha detto...

Tra poco sarà on-line il nuovo sito ADCI, sicuramente con una forma migliore. Altre innovazioni arriveranno con il tempo. I primi passi per trasformare il sito sono stati fatti.

Anonimo ha detto...

La cosa pazzesca è che sul sito adci c'è persino una pagina con i link agli International Awards ( Clio, Cannes, ecc. )dove si racconta che naturalmente il club è presente a tutti gli appuntamenti internazionali. Ma a parte le importantissime mostre grafiche di svariate pro-loco, convegni sulla porchetta e altre chicche a cui l'ADCI ha partecipato in prima fila con il suo segretario, il sito non ha mai riportato notizie ufficiali delle poche vittorie o presenze in finale dei creativi italiani al Clio, a Cannes o altrove.

Zambazoo ha detto...

Sai che hai ragione, nessuna notizia ufficiale... te ne vuoi occupare tu?

Anonimo ha detto...

se a qualcuno interessa vendo per pochi spiccioli annual 14-15-16 e 17+ una pilata di Luerzer's Archive

scusami ted se ti uso come mercatino, se è un problema cancella pure il post

Zarkos ha detto...

Spero che chi rifarà il blog dell'adci si occupi anche di rivedere la lista dei links...la metà non esistono nemmeno più, e non ci sono quelli (come questo di Ted) in cui la gente viene di più...

buona camicia a tutti ha detto...

Il sito migliore dellla pubblicità italiana oggi è questo:

www.agenziacoibaffi.com

Gianni ha detto...

Sono almeno dieci anni che lo dico: l'Adci deve strutturarsi professionalmente con un direttore generale e un operativo che lavorino a tempo pieno per l'associazione, smettendola di basarsi solo sul volontarismo.

Zambazoo ha detto...

Yogasadhaka, hai ragione, ma credo che i problemi siano anche economici.

Inoltre in Italia abbiamo un grosso problema culturale, difficilmente siamo in grado di unirci e di lavorare in modo coordinato su temi comuni. Tendiamo a creare inutili faide e anche l'ADCI soffre di questo triste spirito. Tutti a distruggere e nessuno a creare... sarà questo il problema?

Anonimo ha detto...

zzzzzzzzzzzzzzzz

Gianni ha detto...

Zambazoo, non è un problema economico, è culturale. I creativi italiani sono malati di dilettantismo e pensano che il non profit si faccia solo col volontariato.

Inoltre, come ha brillantemente sintetizzato l'arguto anonimo delle 16,37, non appena si parla di soldi i creativi si annoiano e si addormentano.

Zambazoo ha detto...

Hai indubbiamente ragione, lo dimostra il fatto che ultimamente pure il profit si fa con il volontariato...

Anonimo ha detto...

Io sono per l'abolizione dell'ADCI perché in periodo di crisi non c'è tempo da perdere in cazzate. Il premio, la conferenza...etc etc...andate a lavurare!

Anonimo ha detto...

Si vede che il blogger ha una simpatia per i gorilla. Oppure va di moda nel mondo della pubblicità citare questi scimmioni come esempi. Mah. a volte, trovo questo blog di una volgarità asfissiante. ma è soltanto una mia opinione.

Saluti

Laura.

pavlov de noantri ha detto...

Laura, cercane uno buono e spendici tante sedute.

Anonimo ha detto...

YOGa non sono i soldi che ci fanno assopire ma i tuoi interventi.
Cazzo, riesci sempre ad essere moralista, qualunquista e banale in ogni intervento.
Ma non è che lo curi tu il sito dell'Adci?

Aridateme LB e i suoi amabili francesismi.

Anonimo ha detto...

Yoga, sei allucinante.

Bubu ha detto...

Yoga insieme agli altri nerd da scuola radioelettra ha mandato avanti il club con gli esiti che sappiamo: fuori dal mondo, fuori dalle competizioni internazionali.
Un gruppetto di persone ( che ci sono ancora, purtroppo ) che non ha mai, dico mai fatto qualcosa di creativamente rilevante neanche
nel campo dei buoni sconto.

Ted ha detto...

Ma perché tanto astio?
Tra l'altro non mi pare che Yoga abbia mai "mandato avanti il club". E se siamo fuori dalle competizioni internazionali non è certo per un gruppetto di persone o per il malfunzionamento di un'associazione.

kttb ha detto...

Perché tanto astio è una buona domanda.Suppongo sia frustrazione. Ma non è mai una reazione utile. Tanto meno in un momento del genere. Yoga dice quello che pensa. Insultarlo dietro anonimato è meschino. Nemmeno a me risulta che abbia mandato avanti il club". A memoria gli ultimi presidenti sono stati Pilla, Barbella, Moretti, Pogliani, Panzeri, Sala e Cremona. Credo sia inutile incolpare anche qualcuno di loro. Se proprio vogliamo trovare delle responsabilità, forse non ci ha giovato addormentarci quando si parlava di soldi. Ops, ho citato Yoga.

p.s.
Laura, cosa trovi di volgare negli scimmioni? Attenta al gorilla.

lol ha detto...

Io non ce l'ho con Yogasadhaka, ma devo dire che la definizione "nerd da scuola radioelettra" è tanto feroce quanto geniale.

Anonimo ha detto...

Ted volevo chiederti, visto che le hai vissute entrambe, qual'e' secondo te la differenza tra la crisi del '93 e quella attuale. Ovviamente parlo solo in ambito pubblicitario...

il cugino di Ted ha detto...

Guarda, ci sono molte analogie. Ma la cosa veramente sconvolgente è che all'epoca almeno i pubblicitari non scrivevano QUAL è con l'apostrofo.

Ted ha detto...

Come sentirsi vecchio.
Allora ti dirò che nel 93 lavoravo da poco, e non me la ricordo tanto. Ma secondo me c'è una bella differenza tra quella e questa.
Forse mi sbaglio, ma ho come la sensazione che la crisi di adesso (sempre pubblicitaria, mi attengo alle tue regole) sia il preludio a grandi cambiamenti che potranno essere anche positivi e belli per chi fa questo mestiere. Contiene qualche seme, ancora non è chiaro di quale pianta.
Dico questo perché altrimenti dovrei essere davvero catastrofico in quanto una crisi così grande il nostro lavoro non l'ha mai attraversata. Non è una crisi solo economica, riguarda proprio i valori e i ruoli.

Anonimo ha detto...

oh là là. l'uomo è un essere incompleto che esiste in un contesto culturale. L'immagine dello scimmione è, come dire, un po' demodé. Come dire ancora, l'habitus, è una modo di essere dell'animo umano nella sua interezza, come l'hexis aristotelico e come dire ancora, una cosa più complessa cche è il risultato di interazioni delle sue componenti psicologiche e sociali.
Ecco. Nulla contro i Gorilla,ma Pavlov lasciamolo a casa...

LB

marcocremona ha detto...

Avete ragione sul sito obsoleto ADCI. Per una volta le promesse elettorali verranno però mantenute: a brevissimo lanceremo il nuovo sito, creato dal creativo italiano digitale più premiato all'estero: Alessandro Orlandi. Speriamo vi piaccia...

Gianni ha detto...

Mai sottovalutare i nerd da scuola Radio Elettra. Sia Charles M. Schulz (Peanuts) sia E.C. Segar (Popeye) hanno imparato a disegnare i fumetti con un corso per corrispondenza.