venerdì 24 aprile 2009
E' il World Water Day: onoriamolo sprecando un po' d'acqua.
Un mailing della Duval Guillaume (nobile e assai creativa agenzia belga) a cui però sfugge una macro contraddizione: il titolo dice "Senza acqua la conoscenza non può scorrere", ma per vederlo devi sprecarne comunque un po'. Se cercavano premi, hanno vinto quello della campagna più Disbanded del mese, e quindi è andata bene. (via Copyranter)
Elvis has left the building.
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11 commenti:
macro contraddizione o spaccare il capello in quattro? That's the question. The real disbanded thing here is the fact about visualizing the basic issues of life which seem to be hidden to most people - like writing with magic-ink.
ma dai! l'importante è essere creativi, tutto il resto non conta :)
teaser observer
Both.
Spaccando il capello in quattro, emerge una bella contraddizione. Alle grandi idee di solito non capita.
allora vediamo le big ideas sono dunque solo quelle senza un capello fuori posto?!
quelle senza sbavatura?
...oh...forgot....we're in Italy.
;-) mod
forse però è uno spreco... utile. investi un po' d'acqua e poi non la sprechi più, in teoria.
Il vero spreco è di energie creative: troppi micro progetti, dai propositi pelosissimi di autopromozione.Un pò d'ecologia e possibilmenete roba utile è un filo più ambiziosa.
Lo spreco in quel caso è trascurabile. Come illustra l'Economist della settimana scorsa, siccome per produrre un chilo di verdura e un chilo di carne ci vuole qualche migliaio di litri d'acqua, ogni giorno il cittadino occidentale si beve qualche tre o quattromila litri solo per mangiare un panino al bar a mezzogiorno e una pizza al prosciutto la sera.
I due litri d'acqua che beve per dissetarsi (e il decilitro per bagnare il mailing della Duval Guillaume) sono trascurabili.
Peccato, bella trovata ma potevano giocarsela dandogli un po' di senso. Perché aggiungere agli sprechi uno spreco trascurabile?
Grande paradosso, anche se solo a livello simbolico. Bella a tutti.
abbiamo scampato, nell'anniversario, la proiezione gratuita in ogni scuola del regno, di ogni ordne e grao, del film (fiasco) di Kevin Costner.
La contraddizione è palese e fastidiosa, senza nemmeno spaccarlo il capello. Ma poteva essere utilizzata proprio in quanto tale, per esempio, calcolando quanta a acqua c'è voluta per leggere l'annuncio e confrontarla con sprechi e necessità, facendosi autocritica.
mic
:)
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