sabato 20 giugno 2009

Cavalcando Scoiattoli. (Cyber, la giuria più giovane di Cannes.)



Non riceviamo, ma pubblichiamo, questa nota di Laura Sordi, giurata italiana a Cannes. (N.B: Il titolo e la foto non hanno alcun senso, ma mi sentivo di voler dare un contributo).

"Immagina una ventina di persone in una stanza, ognuna al proprio pc, con le proprie cuffie e il proprio stato di alienazione. Immagina un silenzio assoluto e un altissimo livello di concentrazione. Ok, questo e' quello che avviene nelle altre stanze, ma nella giuria cyber no. I Cyber Jurors sono 25 persone (in media molto piu' giovani degli altri giurati "traditional") che impugnano la webcam e soffiano come pazzi nel microfono e si dimenano come scimmie kubrickiane davanti ai monitor. Immaginami mentre guido una macchina virtuale con il solo movimento della testa. Immagina a fianco a me un altro giurato che batte fortissimamente le mani sulla tastiera mentre combatte per un chewing gum. Immagina quando la call to action dice: now scream in your mic. Oppure, quando mi provo i vestiti di un e-commerce in piedi tramite augmented reality. Poi il giurato Cyber ride fortissimo. A volte, invece il giurato cyber piange, si toglie le cuffie, chiama il collega alla sue destra e si commuovono insieme. I giurati cyber sono attenti, si appuntano un sacco di cose, sono severi, si appassionano molto ai progetti profondi, complessi. Si entusiasmano come dei bambini e la sera non vedono l'ora di vedersi per confrontarsi sulle cose piu' belle che hanno visto. Ah, poi il giurato cyber fuma un pacchetto di status al giorno su twitter. Alcuni anche di piu'. :) Il giurato cyber si ricorda tutti i link e ne parla a pranzo e a cena, e alle due di notte e' ancora li' che ti tira fuori il virale che non hai mai visto e vorresti abbracciarlo.
Forse quest'anno, la tecnologia e' realmente piu' presente. Considerando che noi ancora ci stupiamo per un rich media, l'interazione via microfono, webcam, augmented reality e' davvero far away from us. Certo, spesso e' solo un pretesto dietro il quale non c'e' molto contenuto ma chiaramente non vale per tutto. Secondo me e' ancora e' presto per trarre conclusioni. Confido nel fatto che nei prossimi giorni, dopo la prima scrematura, vedremo la vera ciccia. Ad esempio, ci sono molti piu' riferimenti all'antropologia e alla diverista' delle varie culture nei lavori di quest'anno e i giurati cyber hanno un piacevole confronto a riguardo, ogni volta che un lavoro non e' chiaro o se mancano pezzi nella traduzione, ma anche e soprattutto per afferrare a pieno le sfumature culturali e calarsi di piu' nel progetto, chiedendo "come ha vissuto questa cosa il tuo paese?" perche' l'interactive e' innegabilmente piu vicino alla vita della gente di qualsiasi altra forma di pubblicita'. Ci chiediamo se ha funzionato, se se ne e' parlato, se la gente ha provato curiosita', se e' stato utile, efficace, offensivo o divertente. Come gli altri mezzi si sono integrati rispetto a questa o a quella operazione. Gia', perche' le cose piu' sorprendenti sono senza dubbio quelle che coinvolgono le persone fisicamente, concretamente, emotivamente, nella vita reale. Quando tu, pubblicitario, partorisci un'idea e vedi che la gente la tocca con mano, la sposa, la contrasta, la manda in giro, la canta, la fa sua, la usa, la vive, se la porta in tasca, quando sei in grado di far spegnere il computer del tuo utente, per portarlo per strada, li' ti rendi conto che l'accezione tecnologica della parola "interactive" e' davvero riduttiva.
p.s.la cosa piu bella di questa giuria cyber - alla faccia di chi ci vuole male - e' che siamo quasi tutti copywriter! La cosa ha sorpreso anche noi."

Elvis has left the building.

2 commenti:

Marco Diotallevi ha detto...

A Marco Diotallevi piace questo elemento.

Anonimo ha detto...

che dio benedica laura sordi.