lunedì 22 giugno 2009
"They should give Crispin Porter & Bogusky every statue on Monday and send everybody to the airport. Gold. Silver. Titanium. Plutonium. Whatever."
L'analisi di Bob Garfield sul festival di Cannes appena iniziato è spietata. Non è solo una questione di crisi, di costi e di lavori fake. E' proprio la povertà di idee a preoccupare Bob. Già sfogliando i 50 lavori delle Cannes Predictions di Leo B, si avvertiva un po' di insoddisfazione. Come avverte Garfield (forse il più importante critico pubblicitario del mondo) su 50 lavori solo 29 sono dei veri e proprio commercials. E fin qui niente di male, anzi. Il fatto è che sia tra questi 29, sia nei restanti 31, c'è ben poco da sorridere. Personalmente penso alla abissale differenza tra il "moonwalking bear" dello scorso anno e il "whodunnit" del 2009, sempre per la London Transport. Devo ammetterlo, io non mi esalto mai ai karaoke di massa di T-Mobile, né amo passare 4 minuti e 44 secondi guardando questo, o anche un solo minuto di questo. O ancora, con tutto l'amore che posso avere per gli Oasis, non sono proprio così sicuro che il luogo giusto per apprezzare questi 18 minuti su di loro sia Cannes. E lo stesso direi di Obama. L'impressione - purtroppo non solo mia - è che Cannes si sia allargato un po' troppo, e questo suo sconfinamento su tutte le aree della comunicazione (quest'anno addirittura la categoria PR) sia stato dapprima la sua salvezza, ma oggi potrebbe aver raggiunto le sembianze di un vero limite. Il risultato è - a tratti - addirittura la noia, che a questi prezzi è veramente la cosa più lussuosa che si può trovare in quel tratto di costa.
Elvis has left the building.
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7 commenti:
Ma dai, pensa che quei 18 minuti sugli Oasis non ero riuscito a vederli tutti neppure io.
personalmente spero che questo commercial di burger king non vinca un tubo, perché sono d'accordo con la maggior parte dei commenti su youtube: lo trovo bruttissimo, cinico e fuori luogo.
sembra fatto apposta per fomentare sempre più gente a tirare pietroni contro le vetrine dei burger king, e sempre meno a ingozzarsi di panozzi.
insomma, per un brand come burger king trovo azzeccata e divertente l'applicazione facebook (ideata dalla stessa agenzia) in cui sacrificavi consapevolmente un amico per un whopper gratis, non questa tristezza di farlo provare in comparativa con un big mac a persone che non li avevano mai visti prima, e che con ogni probabilità vivevano benissimo senza.
o forse mi è sfuggito qualcosa. in tal caso chiedo a chi ne capisce più di me: com'è che invece il più importante critico pubblicitario del mondo lo trova una figata?
Mi dispiace ma stavolta non sono d'accorco con te Ted.
Che Cannes sia povera di idee e' vero, ma questo si vede sopratutto per i media tradizionali TV e Print in primis. Tutti gli esempi sopra riportati,invece, sono probabilmente il futuro della pubblicita'. A contare e' una Grande Idea e non semplici esecuzioni. Un esempio e' "The best job in the wold" una campagna PR ma che ha avuto un'impatto mondiale e che a coinvolto migliaia di persone. In un festival come Cannes mi sembra assurdo non premiare queste cose.
Un saluto ;)
Sal
Sal, penso che invece siamo molto d'accordo.
L'esempio che porti è belissimo, ma non tutto è a quel livello (anzi..), e secondo me c'è una componente "esecuzionale" anche negli eventi.
Esempio: T-mobile è una normale idea ("dài, convogliamo con il nostro tam tam migliaia di persone in piazza a cantare una canzone!") ma realizzata benissimo, in grande, tra l'altro con una musica meravigliosa senza la quale tutto sarebbe stato più opaco.
baci
Su t-mobile hai ragione, ma quella degli Oasis e' figata. Il film e' lungo ma lanciare un album con gli artisti di strada e' favolosa.
;)
Sottoscrivo Ted e Sal e aggiungo che anche Whooper Virgins è una figata: è stato diretto da Stacy Peralta il regista/documentarista di Lords of Dogtown e Riding Giants.
concordo che la regia è ben fatta, ma l'idea continua a sembrarmi tremenda.
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