Il World Earth Catalogue era una pubblicazione di controcultura americana di assoluto culto, che ebbe un vita piuttosto breve ma intensa: fu creata e portata avanti da Stewart Brand tra il 1968 e il 1972. In piena era Hippie parlava di tutto ciò che potesse migliorare l'esistenza degli individui. Il fine ultimo del Catalogo (molto "eco", già allora) era quello di fornire la formazione e l’accesso ai materiali cosicché un lettore avrebbe potuto trovare la propria ispirazione, modellare il proprio ambiente e riportare la sua avventura, condividendola con chiunque fosse interessato. Una specie di WWW su carta, o meglio ancora un vero e proprio blog, con i commenti e le osservazioni scolpite con l'inchiostro. Lo stesso Steve Jobs, nel celebre, bellissimo, discorso ai laureati di Stanford, la cita come un Google in pectore. Ed è lì che pronuncia la famosa frase "stay hungry, stay foolish", prendendola di sana pianta dalla filosofia del catalogo. (Quindi non si è inventato niente Steve? Bè, non proprio). In questo interessante articolo, qualche spunto di riflessione in più, compresa la semplicissima constatazione che le "lettere al giornale" sono come i commenti ai post.
Elvis has left the building.
3 commenti:
io "celo" il mio blog su carta. tengo da sempre un diario annuale scritto a mano, corredato di foto, scontrini del cinema, bollettini medici ottimisti, fiori secchi, articoli del giornale. mi da la sensazione di valore, di sopravvivenza, di futuro - di qualcosa che resta e che nessuno può copiare e far sembrare suo. Lo lascerò a mio figlio che ne farà quel che crede meglio.
love, mod
Figlio del Whole Earth Catalog, il Whole Earth 'Lectronic Link (The Well), probabilmente il primo esempio di comunità elettronica online. Esiste ancora oggi:
http://www.well.com/
ce stà la crisi anche pè i commenti.
hihihi
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