mercoledì 12 settembre 2007

Diffida di chi, come me, si dichiara Disbanded senza esserlo.



Per anni ho ordinato l'imbevibile White Russian nei bar, solo per assomigliare a Jeff Bridges del Big Lebowsky. Poi, ho messo tutto me stesso nel perfezionamento del bowling, solo per essere il Jesus di questa scena madre del Big Lebowsky. A un certo punto ho anche pensato di trasformare il mio troppo accomodante carattere, perché volevo essere John Goodman del Big Lebowsky. E per finire, ho desiderato con tutte le forze di essere assente al mondo, come lo è Steve Buscemi nel Big Lebowsky. Ho fallito quattro volte, semplicemente perché non sono un Disbanded, ma solo uno che vorrebbe esserlo. Peraltro solo in teoria, nemmeno in pratica. Il che mi rende, forse, paradossalmente, Disbanded in extremis. Fai dunque attenzione, perché il mondo è pieno di uomini e donne che si dichiarano Disbanded e non lo sono affatto, che si dicono ribelli come una palla da bowling e sono conformisti come un birillo.
E comunque un giorno vicinissimo chiuderò questo blog, e al suo posto metterò la sequenza di Jesus che fa strike e guarda gli altri tre Disbanded al ralenty. Basterà per spiegare un'intera corrente filosofica molto meglio di qualsiasi post. Incluso questo.



Elvis has left the building.

27 commenti:

Anonimo ha detto...

Loved it.

Anonimo ha detto...

Sì, è un pò come la storia che se fai la creativa devi per forza vestirti "da creativa" (leggi: senza un minimo senso della decenza e dell'accostamento dei colori).

Ted ha detto...

Quello di cui parli è soprattutto il discorso dell' "atteggiarsi". E in questo senso sì, siamo vicini a questa storia.
Quando iniziai a lavorare c'erano molti creativi sempre vestiti di nero, con gli occhiali scuri anche al buio, perennemente incazzati per finta, un po' star. Di solito erano quelli più scarsi.
I migliori giravano con scarpe senza marca, occhiali da vista e felpa della mercurio.

Oggi sono tutti incazzati, ma almeno non è una finta.

Saluto Flavia e il suo bel blog (non era "Un blog da account", tempo fa?)

Daniele ha detto...

C'è un mio collega che fa i cornetti fino alle 4 del mattino, poi prende il furgone e li consegna, dorme due ore (quando va bene) e poi viene a scrivere leaflet, gratis, discorrendo con me di cult movies, trash '70 e spiegandomi l'essenza della musica taroccobilly. Lui si che è il mio eroe disbanded.

francescos ha detto...

caro Ted,
Se hai letto "La versione di Barney" ci trovi tre personaggi che rappresentano altrettante tipologie di artisti disbanded:

Il protagonista Barney Panofsky,regista di telefilm che è un pò il prototipo dell'artista senza pretese intellettuali, che ama godersela fra problemi di soldi e divorzi.

C'è l'amico del cuore di Barney il regista dall'aspetto figo e pensoso, che dice le cose giuste, frequenta i posti giusti e da un momento all'altro sembra debba produrre il capolavoro del secolo e che alla fine non girerà mai un film.

Invece nel romanzo sarà solo la prima moglie di Barney, artista d'avangardia a Parigi, autrice di improbabili e orrende opere protofemministe, a conoscere (dopo la morte) la consacrazione commerciale e artistica.

Insomma se lo leggi così "La versione di Barney" dice qualcosa sulla sincerità delle motivazioni artistiche o in un ultima analisi sull'onestà disbanded.

Però credo anche che il personaggio Lebonwsky rappresenti il compiacimento disbanded, il gusto insomma del disbanded un po' fine a sè stesso. Il film nel suo complesso invece è un inno all'originalità e quindi al "disbandement", grazie a tutti i suoi personaggi. Primi fra tutti la gang degli esistenzialisti.

ciao

Anonimo ha detto...

Flavia: ma pure qui?

Incazzati? Il fatto è che ormai ci ritroviamo in una "valle di lacrime", per restare in tema Lebowsky. Il più bel film dei Coen. Uno dei più belli in assoluto.

Anonimo ha detto...

TvB

Ted ha detto...

La versione di Barney la lessi circa tre anni fa, e come mi succede sempre con tutti i libri - anche quelli più amati - non ricordo nulla. Però mi fido, hai sicuramente ragione.

stefano b ha detto...

Per me questi sono sessanta secondi di puro Disbanded:

Barney Gumble / film

francescos ha detto...

Anche Lebonwsky avrebbe detto
ok devi avere ragione senz'altro tu.
E' un atteggio di compiaciuto disbandement...di amichevole disinteresse

Ted ha detto...

Sì amico, andiamo a bere un White Russian una di queste sere. Paghi tu.

Anonimo ha detto...

AMo il tuo blog Ted. hAi i miei stessi gusti disbanded,e questo film è il mio #1!

B. ha detto...

Il dilemma dell'essere o non essere dibanded è cocente. Mi sto struggendo da una settimana su questo punto. A volte finisce che il disbanding mi pare la stessa roba dello zen. A volte mi pare che sei veramente disbanded solo se non ci stai pensando, quando sei proprio spanato che cammini per strada sovrappensiero. A volte è appena ho schiacciato il tasto arancio qui sopra, che ho un brivido e mi sento veramente disbandato.

Vero, potresti chiudere il blog per evitare che il disbanding, istituzionalizzandosi, cessi di essere tale. Però se chiudi il blog davvero non è che solo per questo guadagni il disbanding sincero ad honorem. Potremo sempre pensare che è una posa per fregarci. Dunque non chiuderlo, plz:)

Anonimo ha detto...

bellissimo post e bellissimo blog.
un suggerimento: nel sondaggio a fianco leverei Doherty (e forse il Richards di oggi) e ci metterei qualche artista realmente "disbanded":
F. Bacon
J. M. Basquia
W. A. Mozart
per la cronaca io ho votato G. Best, non fosse altro per questa frase:
"Ho speso un sacco di soldi per alcol, donne e macchine veloci... Tutti gli altri li ho sperperati."

Ted ha detto...

Grazie Andrea, ahimé il sondaggio non è modificabile e mi mangio le mani perché per una svista ho lasciato fuori John Belushi. Invece di quel cazzone di P.D.
Volutamente, invece, ho scelto solo personaggi dlle nostra storia più recente.

Anonimo ha detto...

Roby: vorrei dirti che dove c'è pubblicità, c'è Flavia, ma il suono ha un che di già noto...;-)

Vivated: blog da account?!? Uhm, devi avermi evidentemente scambiata per un'altra. Flavia e account non sono termini molto compatibili
(con tutto il rispetto per coloro che fanno questo mestiere).

Anonimo ha detto...

Ted, se permetti un appunto, da quel sondaggio manca il disbanded più italiano che ci sia:
Little Tony.
Uno che ancora vive negli anni 60, cha parla come negli anni 60, che canta come negli anni 60, che ride, che si pettina, etc. come negli anni 60.
Non è che imiti Elvis, è proprio lui. Dissociato da questa epoca.

francescos ha detto...

Marlon Brando è il mio spreferito della lista, dopo che quest'estate mi sono letto l'intervista che gli fece T.Capote sul set di Sajonara.Ne esce come un tipo un pò ciula,"un bambino seduto su una montagna di canditi".
Quello che ha in comune con il resto della lista è l'alto tasso di dissipazione, ma basta la dissipazione a fare un disbanded ?

nonchiederci ha detto...

Ho appena cambiato il mio voto.
Lui merita di esserci.

In primo luogo per la personale campagna contro le tossicodipendenze:

http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/keith-richards/1.html

poi per l'incidente con la noce di cocco;

da ultimo, perché indimenticabile sul palco all'olimpico a luglio in...gessato di paillettes verdi.

Anonimo ha detto...

Ma qui è meraviglioso!

Anonimo ha detto...

Riflettendoci bene un blog, che di per se ha ragione di esistere in quanto "aggregatore" di persone (sennò sarebbe una sorta di diario privato con tanto di lucchetto) non è considerabile "disbandend", al contrario. Giusto?

Anonimo ha detto...

La donna e' il Disbanded. Dando per buona la storia di Eva, chi meglio della donna ha iniziato il Disbanded. Parlando di film, Memoirs of a Geisha e' il Dinbanded film. E' Disbanded dalla piatta idea di femminismo buona per i burocrati maschi della sinistra. E' Disbanded nella eccelsa teoria della bellezza femminile. Opera d'arte, grazia assoluta. Disbanded tale da rinnegare la propria liberta'. Rasentare il masochismo e la schiavitu' per il raggiungimento della Bellezza e Grazia totalmente Disbanded dal brutto e cafone della quotidianita'. Disbanded allora, negli anni 20 del Giappone imperiale, Disbanded oggi, nel lelemorismo e sciatteria tv imperante.
Altro che Allodole.
http://www.youtube.com/watch?v=wYzqz3dMBCo

Anonimo ha detto...

Dimenticavo. Prima dell'alzata di scudi. Chi ha mai detto che Disbanded e' posiivo, o peggio figo? O peggio ancora, cool?

Anonimo ha detto...

Dimenticavo 2. La vendetta. Ho la memoria a buchi. Il cervello pure. Il braccio no. Ma fa lo stesso. Quel film e' il tipico paradigma del Disbended dal proprio vero amore. Per un motivo o per l'altro, ci si immola a scapito del proprio vero amore. Forse per lasciarlo intatto nella sua Idea. Estetismo puro. E come tale, ribadisco, Disbanded dalla realta'. Quindi stronzissimo. Non nel senso di pezzo di merda (no disbanded). Ma nel senso di pura antipatia. Questa si', Disbanded.

Daniele ha detto...

Ma invece, secondo te, il vero disbanded è l'autore del personaggio o il personaggio stesso?
Paz o Zanardi?
Bart o Groening?
Jack o Belushi?

Anonimo ha detto...

Per me hai fatto esempi di personaggi che collimano con i creatori Entrambi disbanded. Ci sono poi degli artisti che piu' che disbanded sono dissociati. O proprio per questo disbanded.Certo che questo pensiero filosofico del disbanded e' proprio disbanded. Quindi forse troppo giustapponente. Spostiamolo sull'allevante.

Ted ha detto...

I veri Disbanded sono i personaggi.
Gli autori sono tutt'al più Ex-disbanded, o in qualche caso Disbanded eterni.
Ma i personaggi non si battono.
Grazie Frà per la sottile nota sulla Donna ver DSBND, e a Robty dico: Little Tony DSBND italiano, ne faremo un sodaggio a parte.
Il Blog non è strumento DSBND. Il caso è chiuso.