martedì 20 maggio 2008

Non accettare pacche sulle spalle dagli sconosciuti.



Guardando questo fantastico spot vincitore al Clio, mi è venuta in mente la vecchia raccomandazione che si sentiva dire quando eravamo piccoli: di non accettare le caramelle da certi signori, per esempio davanti la scuola. Queste fantomatiche caramelle, a ripensarci oggi, chi le ha mai viste? cosa avrebbero dovuto contenere? che tipo di droga? Ma soprattutto: dove si vendono oggi queste caramelle? Qualcuno conosce il sito? In mancanza di meglio, queste dello spot sono strepitose.

Elvis has left the building.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma magari le avessero regalate, avrei sicuramente visto meno gente rovinarsi comprando le tic tac.

:)

a. ha detto...

ogni tanto mi aggiro ancora davanti a qualche scuola, cercando le caramelle, forse sbriciolandole e fumandole sballerebbero ancora di più, chissà.

Vecchio dentro ha detto...

Ted! Le caramelle le puoi chiedere al tuo negoziante di fiducia o nei migliori bar.

Anonimo ha detto...

"prendiamo il mito di re mida e al posto dell'oro mettiamoci le caramelle!"

in quale agenzia italiana questa idea non sarebbe stata segata subito con scuse tipo "nessuno conosce il mito di re mida", "è troppo ansiogeno per i bambini", "non va bene, bisogna inserirci la demo di prodotto", "è fuori brief" bla bla bla

ditemelo, che mi trasferisco subito.

stefano

Anonimo ha detto...

La campagna SKITTLES è sublime. Come la campagna COMBOS.Perchè all'interno dell'umorismo che da sempre è il filone privilegiato di caramelle, snack e patatine ha trovato una vena originale, weird. E' bello quando un umorismo non banale diventa anche un differenziale di comunicazione.

Anonimo ha detto...

Skittles, appunto, strepitosa comunicazione. Le caramelle che dovevamo evitare magari erano proprio le Skittles, perché il pericolo veniva da chi ce le offriva. Non dovevamo ascoltarlo, crederci, urlare per richiamare l'attenzione, mai seguirlo. A spese delle povere caramelle, ma che gran metafora.