venerdì 18 luglio 2008

Non accadrà mai più.



Tra le mille campagne contro le Olimpiadi in Cina, questa ha vinto un bronzo all'ultimo Festival di Cannes. Non è che fosse migliore delle altre (anzi), ma aveva delle belle foto ed era firmata da TBWA/Paris, quindi aveva più peso specifico naturale nonostante il pensiero di primissimo livello. Ma la notizia di oggi è che sia Amnesty, sia la TBWA mondiale nella persona del suo CEO Tom Carrol ne prendono le distanze. "E' troppo dura", dichiarano. Tu pensa, a me che sembrava deboluccia invece. Per essere più precisi, lo zio Tom promette che "verranno prese misure adeguate affinché non accadano più episodi simili". Promessa impossibile, e quindi Disbanded. I CEO non sapranno mai quante e quali cose vengono prodotte dalle proprie sedi mondiali. Analoghi incidenti erano capitati anche con una campagna per le Doc Martens con le rockstar defunte e con una campagna della Saatchi Cina che costò la testa ai due creativi che ne erano gli autori. Ma per me la cosa più Disbanded di tutte è che queste campagne contro le Olimpiadi Cinesi andavano fatte all'indomani - o meglio il giorno prima - della nomina di Pechino come sede dei Giochi, e quindi all'incirca 8 anni fa. Oggi non servono a niente, se non a vincere un bronzo a Cannes, pure con pentimento postumo.

Elvis has left the building.

18 commenti:

vix ha detto...

il pianto del coccodrillo lava più bianco.

Ale ha detto...

Che ipocrisia,
certo che la Cina non si può proprio toccare.
Prendiamo ad esempio anche la campagna per Lancia Delta, Ted hai notato che nei 6x3 Lhasa è stata bellamente cancellata?

Anonimo ha detto...

ma non è che TBWA magari lavorava anche per l'Adidas e si stava giocando dei clienti in Cina, come dice il Wall street Journal? http://online.wsj.com/article/SB121598805607649301.html.html

smack my ass ha detto...

Comunque, cambiando discorso, la campagna Lancia Delta è orrenda, ma l'auto dal vivo è fighissima. Veramente bella.

Anonimo ha detto...

Trovo la campagna brutta e finta.
Trovo ipocrita boicottare le olimpiadi o chi odia la Cina.
Per fermarla dovremmo cambiare completamente il nostro stile di vita. Quanti di voi sono pronti a rinunciare a tutto?
La nostra pace, i nostri diritti, il nostro benessere derivano tutti dall'aver insanguinato il resto del mondo negli ultimi sessanta anni (II guerra mondiale esclusa). Lamentarsi mi sembra come fingere di non averne fatto parte. E invece ne siamo grandi fautori ogni volta che accendiamo un luce, beviamo una bottiglia d'acqua in plastica o quando compriamo un televisore o un computer. Non serve comprarsi uno yacht per essere i mandanti di un sistema come quello cinese, basta essere fottuti e grassi consumatori. - 1731975@gmail.com

p.s.: http://lagerrarefatto.blogspot.com/2008/05/uno-sguardo-sottile.html

Anonimo ha detto...

1731975,
Penso di aver compreso il senso del tuo post e concordo a metà.
Non siamo tutti grassi, anche se vorremmo ingrassare. Senza accendere la luce e afferrare una bottiglia d'acqua (non aggiungo il televisore perchè lì incontriamo un altro paio di maniche), avremmo industrializzato l'acqua del Po e il settore delle candele.

Mr. Becks

Anonimo ha detto...

La vera tortura è vedere quante patacche produce
TBWA Parigi. Però per essere una campagna fasulla ha
prodotto dei danni veri. Forse persino Sarkozy è meno cinico di Erik Vervroegen sulle cause umanitarie.

Anonimo ha detto...

Mr. Becks,

invece a me sfugge il senso del tuo commento.
Non intendevo dire che l'occidente non doveva fare ciò che ha fatto e che fa. Intendo dire che non dovrebbe rompere i coglioni se poi lo fa qualcun altro; sia in economia che in politica, come pure sul fronte diritti.
Ti faccio un esempio. Andarsene al G8 e predicare lo stop alle emissioni ai paesi emergenti come la Cina, viene visto da molti come un abuso. Noi abbiamo fatto quello che volevamo per più di due secoli, non si capisce perché dovrebbe rallentare la Cina che lo fa da pochi anni. Senza contare che i suoi ritmi industriali sono dettati da una forte richiesta che arriva proprio da noi.
E' come andare a puttane, farsi una trombata e poi chiudere la serata facendo alla prostituta una ramanzina sulla moralità. - 1731975

Body ha detto...

Ted, ma le campagne sociali contro Pechino non funzionano a prescindere. farle per vincere a Cannes è la loro unica, nobile funzione.

Anonimo ha detto...

1731975,
sì, mi hai rispiegato proprio quello che concordavo. Avevo soltanto dei dubbi sui fautori, dei quali stavi parlando, ma poco importa. Non è questa la sede adatta.

A presto

Mr. Becks

Vecchio dentro ha detto...

1731975,
sembra di sentire i discorsi di un 16 con la Kefia all'assemblea d'istituto.
Noi, noi, noi. Noi chi? L'occidente? Chi è questo occidente? Non comprare le bottiglie d'acqua in plastica, il televisore o il computer? Il boicottaggio non cambia nulla.
Anch'io quand'ero al G8 di Genova pensavo queste cose. Poi mi sono fermato un secondo e mi sono detto: cosa posso fare concretamente? Parlarne, parlarne. L'unico modo per cercare di fermare la barbarie è diffonderne la percezione al mondo ma soprattutto far vedere a chi vive in quei paesi che esiste altro. Forse non migliore, ma diverso.Solo chi vive sotto oppressore può liberarsene - se vuole farlo. Sembra poco. E forse lo è.
Per quanto riguarda la campagna: concodo sul ritardo.
Scusate il pippone.

Anonimo ha detto...

Caro Vecchio Dentro,

io al G8 non ci sono stato. Sinceramente la giudico una perdita di tempo dentro e fuori la zona rossa.
"Noi noi noi"? Sì, parlo proprio dell'occidente.
E scusa se poco. La kefia non la metto e non gli metto nemmeno la maiuscola. Leggi solo quello che vuoi leggere e pure male. Se vuoi te lo dico con chiarezza: dei diritti dei tibetani, neri, bianchi, gialli, marziani o chi ti pare, no me ne frega niente. E dico che in fondo non gliene frega un bel niente a nessuno: basta solo avere il coraggio di ammetterlo per fare quel passetto avanti che cancellerà da Cannes queste pubblicità che non servono proprio a niente. E sarebbe già un gran bel risultato - 1731975

p.s.: semmai volessi rispondere, non che ne senta la necessità, quantomeno leggi quello scrivo. Non basta passarci sopra con gli occhi.

Vecchio dentro ha detto...

Perdono per la maiuscola, ne pagherò il fio! Di certo potresti trovare ben altro per polemizzare.
Scusa la mia stupidità ma non capisco a cosa ti riferisci quando dici "leggi solo quello che vuoi leggere e pure male" e "quantomeno leggi quello scrivo". Potresti cortesemente illuminarmi?
E poi, suvvia, non c'è bisogno di scaldarsi. Le idee sono fatte per essere discusse.

Anonimo ha detto...

Figurati certo che sono fatte per essere discusse.
Volevo solo dirti che non facevo la predicuzza sul noi ecc.
Trovo semplicemente idiota fare tanta comunicazione sociale senza poi cambiare mai niente nei fatti. E quando mi riferisco all'occidente è perché comunque il mondo gira soprattutto intorno al nostro sistema economico e politico, con tutto quello che ne consegue. E poi, sinceramente, parlare e straparlare non fa sempre bene. Guarda cosa è successo a forza di parlare di insicurezza nella nostra società. La percezione della gente è quella di vivere sempre in pericolo.
Parlare della Cina brutta e cattiva senza mai guardare se qualche cazzata la facciamo anche noi ha un effetto deleterio, ci fa sembrare sempre nel giusto. In fondo ormai per fare del bene, dalle nostre parti basta ricordarsi di spegnere la luce, no? Insomma, hai capito cosa intendo.
Tornando all'aspetto patetico della comunicazione sociale, ricordi quegli annunci che dicevano più o meno: "Grazie a me un art director ha vinto un oro a Cannes", o una cosa del genere. Per visual avevano dei barboni se non sbaglio. Quanto mai attuali non trovi? - 1731975

p.s.: ieri mi è capitato di rivedere il video di "We are the World". Il gruppo di grandi artisti si chiamava USA for Africa. Non mi pare che le cose siano migliorate molto da allora, anzi. Eppure se ne straparla da decenni. Magari, visto che lì non si risolve niente potremmo chiedergli di fare un Usa for Tibet.

Ted ha detto...

Tutto vero, tutto triste. Compresi gli annunci "Grazie a me un art director ha vinto un oro a Cannes" , che erano i più tristi di tutto in assoluto perché fatti a loro volta apposta per vincere dei premi, ma si fregiavano di avere una qualche valenza sociale.

Anonimo ha detto...

Ted,
quegli annunci parlavano ai pubblicitari, ben venga se hanno vinto qualcosa. L'annuncio pubblicato da te ha la presunzione di parlare a molte più persone. Ed è proprio un'altra storia. - 1731975

Ted ha detto...

Indubbiamente.
Notavo solo chegli annunci dei/per pubblicitari erano forse ancora più ipocriti di questo.
Perché fanno la morale su un argomento che è alla base del loro stesso annuncio. Meno dannosi, su questo concordo, ma forse altrettanto inutili.
Se ci pensi, non esiste un solo pubblicitario che vedendo quell'annuncio abbia pensato "forse dovrei limitare la mia voglia di fare campagne sociali quando non sia realmente ed emotivamente coinvolto". Non uno.

Anonimo ha detto...

Su questo sono d'accordo. - 1731975