lunedì 2 giugno 2008

Bob Disbanded.


Qualche anno fa ero in una piccola galleria d'arte di Londra dove esponevano questo struggente capolavoro: le foto scattate dal treno funebre di Robert Kennedy ad opera del trentottenne Paul Fusco, che lungo cinque stati e otto ore di viaggio aveva immortalato gli americani mentre davano il loro ultimo saluto al loro futuro mancato presidente. Sono foto cinematografiche, emozionanti, per me meravigliose, di un'epoca in cui il fotoritocco non poteva rovinare le bellezza della realtà. Il 6 giugno saranno 40 esatti dalla scomparsa di RFK, e Repubblica ci rivela che anche le ultime foto mancanti di questa straordinaria raccolta sono state ritrovate. Se vi capita, saranno esposte a New York fino al 31 luglio. Il libro-mostra-evento si chiama Funeral Train.

Elvis has left the building.

4 commenti:

onan ha detto...

Anche Bobby (il film) mi sembra di ricordare tenti riprodurre questa meravigliosa immagine. Ma là. ahimè. siamo necessariamente nel ritocco.

Anonimo ha detto...

Caro ted, mi fa piacere vedere che anche tu sei stato toccato nel profondo. era tempo che non mi commuovevo davanti ad una foto come mi è successo domenica davanti a questa.
Un conto è la pubblicità, un conto è la vita e chi sa farcela vedere meglio. Tutti a rosicare su Toscani: io domenica rosicavo su Fusco.
(Tra parentesi: per trent'anni nessuno ha voluto pubblicare o mostrare questo lavoro, ma non essendo Toscani, il mite e modesto Fusco non è neanche potuto andare a lamentarsene coi giornalisti...:-)))
besos

Anonimo ha detto...

Tra le cose piu' belle che gli americani abbiano mai prodotto. Oddio, hanno 'prodotto' anche l'assassinio prprio di Bob Kennedy e di suo fratello piu' un'altra decina di crimini contro l'umanita'. Ma quelle persone che cosi' come si trovavano, senza trucchi o vestiti, hanno reso omaggio a quel mancato loro presidente (chissa' che USA ci avrebbe dato, poi?), questa famigliola in scala alla fratelli Dalton, e' pura poesia. E bravo a scattare Fusco. Il mio ricordo e' di una mattina di giugno assolata, davanti la mia scuola elementare, dove forse avevo gia' fatto il mio esame di quinta, e la radio al bar all'allangolo che dava la notizia. Ricordin bianco e nero: lo spoglio delle schede per l'elezione di Segni come presidente, gli sceneggiati, i film di fantascienza come l'Invasione degli ultracorpi (puo' essere?), non ricordo di John Kennedy, ma di Ruggero Orlando e Barbato che coprivano l'uccisione di Bob si. E poi la guerra Israele ed Egitto a guardar in cielo per vedere se passavano gli aerei, il conto dei morti in Irlanda del Nord, quello in Vietnam,l'alluvione a Firenze, e la mia invidia per gli angeli del fango che avevano stivaloni di gomma bellissimi per me di 8 anni. Ma quella mattina di Bob Kennedy, il sole accecante lo ricordo come lo scoppio di una bomba atomica. E forse lo e' stato.

Anonimo ha detto...

So di essere antipatico conquello che scrivero' ora: per le cazzate di ADCI o di PN6 decine di commenti, per questo fatto fondamentale 4 (con questo). Poi uno si chiede che scians abbiamo noi italiani al festival della reclame a Cannes.
A ninna dopo Carosello. Caro mio sello.